Louis.
"Quindi hanno detto a te di chiamarmi per questo? Ma che cazzo?" sputa Hannah, mentre parla al telefono, entrando in cucina. I suoi occhi incontrano i miei per un secondo, prima di andare verso il frigorifero. Roteo il bicchiere con dentro quel che resta della mia coca cola, prima di ingoiarla. Hannah continua a litigare al telefono, muovendo il cibo nel piccolo spazio.
È al telefono dalle otto di questa mattina e non sembra aver intenzione di smettere. Per ora ci siamo solo io e lei in casa, quindi può parlare liberamente. Ovviamente ci sono le telecamere, ma Hannah non è il tipo da controllare il linguaggio, come me del resto. Il terribile padre di Melanie è uscito a fare le sue cose da fattoria oppure sta costringendo dei bambini a lavorare illegalmente per lui. Thea aveva detto qualcosa sull'andare a fare la spesa per un evento, ma l'unica cosa che ho sentito è stata, "Vado a prendere da mangiare, torno tra un'ora." Melanie e Harry chissà cosa stanno facendo e io sto per uscire per andare a servire ai campagnoli, la loro unica fonte di salvezza.
"Beh, allora è un bene che non me ne freghi un cazzo, giusto?" ride e prende un pezzo di pizza avanzata, nonostante il fatto che siano le 9:37 di mattina. Io, dal canto mio, finisco i miei cereali. Sorrido al ricordo di me e Melanie a fare la spesa. Aveva significato tanto per me come si fosse schierata al mio fianco quando quelle persone mi avevano guardato male. Non mi aspettavo nemmeno che mi lasciasse comprare quegli 'schifosi' cereali così velocemente. Avevo delle buone argomentazioni comunque e sapevo che non avrebbe resistito.
Merda, mi sono dimenticato di dare a Melanie la sua confezioni di Sour Patch...
Volto il capo quando sento la porta scorrevole aprirsi e due corpi inciampare in casa. Harry e Melanie ritrovano l'equilibrio, con gli occhi spalancati e il sorriso sulle labbra. Hannah si volta e muove la mano, facendo segno di fare silenzio, quando cominciano a fare troppo rumore.
È così strano da osservare, ma anche divertente. Anche se siamo qui da appena due mesi, sono cambiati entrambi così tanto. L'Harry che ho conosciuto all'aeroporto avrebbe di sicuro fatto a botte con l'Harry che ho di fronte ora, senza pensarci due volte. Il suo cambiamento è una sorta di sollievo, devo ammettere. L'altro Harry si arrabbierebbe per ogni piccola cosa e ti prenderebbe a pugni se mai dovessi istigarlo. Se ne starebbe sulle sue e ti insulterebbe se dovessi provare a dubitare delle sue emozioni. So che Melanie l'ha cambiato, nonostante quello che mi ha raccontato lui. Non è stupido e lo sa.
Melanie si allontana dal suo fianco per occuparsi dei piatti sporchi nel lavandino. Gli occhi di lui osservano ogni mossa che lei fa, mentre cammina, completamente preso dalla sua presenza. L'attenzione di Harry si sposta da Mel, quando mi sente ridere. Non posso far altro, di fronte ai sentimenti che prova per lei. Il suo sorriso si trasforma in una smorfia quando i suoi occhi si posano su di me.
"Perché cazzo stai ridendo?" chiede, tentando di intimidirmi, sedendosi accanto a me. Magari mi sbaglio. Il vecchio Harry è ancora qui... solo nascosto sotto a questi giganti orsetti di peluches e cuori di caramella. Il suo pugno viene in contatto con la mia spalla, facendomi scuotere la testa con il sorriso ancora fermo sulle labbra.
"Come ti pare, ci sentiamo dopo. Ciao," sbuffa Hannah, terminando la chiamata. Da un morso alla sua pizza e rimane in silenzio, i suoi occhi fissi su qualcosa fuori dalla finestra.
"Con chi eri al telefono?" le chiedo, alzandomi dal mio posto. La mia ciotola cade nel lavandino, sbattendo contro gli altri piatti. Provo ad ignorare lo sguardo arrabbiato di Melanie per via della mia mancanza di attenzione.
"Con il mio fratellastro. Riesco a malapena a capire cosa dice la metà delle volte," mormora Hannah, masticando. "Ha dovuto dirmi cosa stava succedendo per tre volte per farmelo capire. Giuro, Niall ha bisogno dei sottotitoli a volte." Hannah scuote la testa, avvicinandosi al cestino.
STAI LEGGENDO
Troubled. [Italian]
FanfictionNon penso tu sappia chi sei veramente, finché non perdi te stessa. Non conosci il dolore, finché la persona per cui daresti la vita, toglie la sicura della granata, lasciandoti da sola in un campo di battaglia. Non conosci l'amore, finché la fonte d...