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Il mio ultimo pensiero prima di sprofondare in un sonno pesante senza sogni, é stata la parola piccola; accompagnatale da quel profumo così dolce e delicato della sua felpa che avevo ancora addosso.
Poi oscurità assoluta, silenzio eterno e un pace incredibile.

Il mio piano era quello di rimanere a casa con il mio amore eterno, cioè il letto, al calduccio fino a mezzogiorno dato che era sabato e non avevo niente da fare.

Ma il mio bellissimo e rilassante sonno viene interrotto da un suono squillante ed insistente.
Certo di evitarlo il più possibile mettendomi il cuscino sulla faccia e sprofondando nelle coperte.

Finalmente quel suono fastidioso finisce e riesco a rilassarmi di nuovo tornando a riposarmi beatamente.

All' improvviso la porta della mia camera di apre ed entra mia madre tutta agitata.

-" Mia.. Mia svegliati"- inizia a squotermi.

Io mugolo un monosillabo a causa della mia scarsa possibilità comunicativa, perché ho la testa ancora nel mondo dei sogni.

-" Mia alzati dal letto!"- continua lei spostandomi le coperte da dosso e andando ad accendere la luce.

Odio quando fa così.
Glielo avrò detto mille volte che mi da fastidio quando mi toglie le coperte di dosso, facendomi congelare ed accendendo quella dannata luce, mi sembra di avere 357000 fari puntati addosso.

-" Maaa.. non rompere dai! Ancora cinque minuti e mi alzo, ma adesso va a spegnere quella maledetta luce"- mi lamento con gli occhi ancora chiusi e tirandomi lo coperte fin sopra la testa.

-" Mia o scendi di tua volontà o ti butto giù io. Decidi!"- mi minaccia.

Io però non la sto neanche a sentire perché sono di nuovo sprofondata nel mondo dei sogni.

-" Ok adottiamo le maniere forti"- dichiara tirandomi via le coperte.

Io mi rigiro nel letto cercando di afferrarle ma mi sporgo troppo e atterro con il sedere sul pavimento gelato.

-" Mamma ma ti sei impazzita. A furia di svegliarmi così oltre a farmi rompere il sedere mi causerai dei traumi"- esclamo massaggiandomi il didietro.

-" Forza alzati dobbiamo andare"- annuncia.

-" Andare dove? Aspetta ma sono solo le cinque del mattino. Perché mi hai svegliato alle cinque del mattino? Di sabato poi!"- sbotto alzandomi.

-" Ti ricordi del fratello di papà? Zio Blake?"- mi chiede.

-" Si certo, che domande fai. Ma ora che centra?"- domando.

-" Sua moglie, la zia Sarah ha avuto un incidente con la macchina e pare che sia abbastanza grave"- dice.

-" Oddio!"- rispondo allarmata.

-" Tuo zio ha chiamato poco fá e ci ha chiesto di venire ad aiutarlo, i nonni stanno andando in ospedale in questo momento ed anche zia Kate li sta raggiungendo. Quindi prendi un borsone e metti i vestiti essenziali per un paio di giorni. Partiamo tra un'ora"- mi informa.

-" No aspetta fammi capire bene, stiamo andando a New York per un paio di giorni? Dall'altra parte dello stato?"- chiedo incredula.

-" Esatto tuo padre sta cercando tre posti per il volo e credo che l'unico disponibile sia tra due ora, quindi ti conviene sbrigati"- mi incita.

-" Ma come ..."- cerco di ribattere ma lei esce dalla mia stanza lasciandomi con mille domande.

Mi dispiace tantissimo per zia Sarah e sono davvero preoccupata. In più non voglio neanche pensare a cime possano stare lo zio Blake e Seth.
L'agitazione cresce sempre di più al solo pensiero.

Tu Sei Lo Stronzo Che Mi Ha Fatto InnamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora