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Maledico il mio cellulare mentre lo sto cercando nella borsa per aver interrotto il nostro momento.

Ma é possibile che ogni volta che stiamo da soli spunta sempre qualcuno o qualcosa che ci impedisce di dirci cose importanti come quella di poco fá?
Non sarà il destino vero?
No ma che stupidaggine, io non credo a queste cose.

Trovo il cellulare e vedo che la persona che mi sta chiamando é mio padre.

-" Papà ti posso chiamare tra un pó? Ora ho da fare!"- dico.

-" Hai da fare cosa?"- chiede curioso.

-" Papà sto parlando con una persona di una cosa importante dai ti richiamo io dopo"- ripeto.

-" Mia Thomas non sarai mica con un ragazzo vero? Non dirmi che ti sei fidanzata, se é così ti aggiusto io quando torno a casa"- esclama scherzoso.

-" Papà la finisci? Ok ho capito cosa c'é?"- chiedo alla fine.

-" Quando arrivi a casa devi andare subito a prendere qualche cosa da mangiare perché sia io ce tua madre oggi finiamo prima e stiamo per tornare a casa. Così mentre io la vado a prendere in ufficio tu compra una pizza con i soldi che ti ha lasciato lei questa mattina sullo scrittoio"- dice.

-" Ok a tra poco"- e riattacco per tornare a parlare con Harry.

-" Problemi?"- domanda.

-" No niente di che, devo solo andare a fare una commissione"- spiego.
-" Allora cosa stavi per dirmi?"- chiedo.

-" Ah niente niente. Ne riparliamo un altro giorno con calma"- dichiara ancora nervoso.

-" Ok. Beh io allora vado e grazie per il passaggio"- rispondo.

-" Prego"- ci diamo un abbraccio veloce e scendo dalla macchina per entrare in casa.

Sullo scrittoio ci sono i soldi per la pizza.
Corro per posare la borsa con i libri di scuola in camera, dó da mangiare e da bere a Jack e riesco di casa.

Non ci metto molto a trovare una pizzeria e riesco a comprarne due gusti diversi; margherita e boscaiola.

Quando torno a casa vedo la macchina di papà parcheggiata nel vialetto, entro e vado dritta in cucina per posare la pizza.

-" Ti prego dimmi che hai portato qualcosa. Muoio di fame!"- esclama papà.

-" Si ciao padre, anche il sto bene e non ti preoccupare é stato un piacere andarti a prendere il pranzo"- rispondo ironica.

-" Meglio così"- esclama e io come risposta gli do un pugno sul braccio mentre lui scoppia a ridere.

-" Voi due smettetela e venite che é pronto"- dichiara mamma.

Iniziamo a mangiare. Papà sta cercando qualcosa da vedere alla tv mentre mamma prende la coca cola in frigo.

Adesso mi sento molto più rilassata. Non dico che ho dimenticato quello che é successo questa mattina anche perché mi sarà impossibile da dimenticare,ma stare insieme ai miei genitori mi ha sempre aiutato ad affrontare con più serenità i problemi. Molto probabilmente é stato grazie al carattere giocherellone, ironico e a volte iperprotettivo di mio padre, ai consigli e alla simpatia di mia madre.
Grazie al loro sostegno sono riuscita a superare periodi della mia vita veramente brutti.

Come quello dell'incidente.
No non voglio pensarci.
Non devo pensarci!
Ormai l'ho superato, é tutto apposto, o almeno credo.

-" Miaaaaa!"- urla mia madre facendo sobbalzare sia me che mio padre.

-" Mamma ma sei diventata matta? Mi ha distrutto un timpano"- dichiaro massaggiandomi l'orecchio dolorante.

-" Sei tu che sei sorda. É cinque volte che ti ripeto la stessa cosa ma tu non mi stai a sentire"- risponde.

Tu Sei Lo Stronzo Che Mi Ha Fatto InnamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora