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Io detesto il raffreddore. Detesto avere il naso tappato e congelare anche se sono sotto le coperte. L'autista di Harry mi aveva infradiciata per bene e ora mi ritrovo qui in camera mia sotto le coperte a guardare fuori dalla finestra la pioggia che batte sul vetro. Mi dispiace, onestamente, non poter lavorare oggi per Louis... ma sono comunque contenta perché non sono in giro con i tacchi.
La mano mi fa ancora male, ma è decisamente meglio di ieri. Ora stanno iniziando a formarsi delle piccole croste intorno le nocche e il gonfiore è quasi sparito. Forse non dovevo tirare un pugno allo specchio; spero soltanto che non c'erano telecamere o mi denuncerebbero.
Zoe è addormentata sul cuscino accanto al mio e solo ora vorrei tanto che ci fosse qualcuno qui che mi parli perché mi sto annoiando tanto."Ehi, sono in pausa pranzo, che fai?" Katy mi manda un messaggio.
"Sono sdraiata sul letto e mi sono alzata solo per bermi un tè caldo e per lavarmi i denti." le rispondo. "La vita fa schifo quando sei da sola in casa, ammalata e con una gatta che non fa altro che dormire." aggiungo.
"Se vuoi, dopo il lavoro, passo da te."
"No, no, vai a casa riposarti. Posso anche stare da sola, non voglio attacarti il raffreddore"
"Come vuoi, ma se hai bisogno, sono sempre disponbile"
Katy era davvero l'amica che vorrebbero tutti. E mi ritengo fortunata per averla conosciuta.
Johanna è una mia amica, sì... ma non siamo così intime come io e Kat. Johanna era la mia compagna di stanza all'Università e andavamo d'accordo. Ho una vaga sensazione che voleva fare seriamente amicizia con me quando mi ha proposto di condividere un appartamento con lei dopo l'Università, ma sapevo che non mi sarei mai divertita nel modo in cui ho pensato avrei fatto.
Katy ha il fidanzato e sta con lui da cinque anni, e credo proprio che le chiederà di sposarlo molto presto. Almeno lei ha trovato già qualcuno, io ho una gatta che mi fa compagnia.Il cellulare vibra di nuovo e apro il messaggio di un numero sconosciuto.
"Ciao.
H."I miei occhi spalancano alla vista di quel messaggio. Era Harry? Probabilmente, sì. Come ha fatto ad avere il mio numero? Non lo so, ma mi fa paura la cosa.
"Come hai fatto ad ottenere il mio numero?" chiedo subito.
"Come fai a sapere che sono la persona che tu credi di sapere?" ignora la mia domanda e io alzo gli occhi al cielo.
"Perché ti conosco benissimo, Harry Edward Styles. Potevi evitare di mettere quella H"
"Già, potevo... ma ormai è fatto. Dove sei?"
Questo è uno di quei momenti in cui voglio disperatamente prendere a pugni qualcuno o qualcosa.
"Che t'importa? E comunque, non hai ancora risposto alla mia domanda: come hai fatto ad avere il mio cazzo di numero?"
"Prima cosa, sei diventata decisamente più acida.
Seconda cosa, ho molte fonti e si dia il caso che io e il tuo capo ci conosciamo da parecchio tempo. E qualche minuto fa ha menzionato che la sua carissima assistente personale, Chelsea, non c'era perché si era ammalata. Gli ho chiesto, ovviamente, di quale Chelsea stesse parlando e mi ha detto chiaramente Chelsea Kerrey""Tu fai paura, lo sai? Non puoi semplicemente chiedere al mio capo, che apparentemente è anche tuo amico, il mio numero!"
Cos'era? Uno stalker?
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Styles
FanfictionHarry Styles, un ricco e giovane capo delle imprese Styles. Conosciuto dappertutto e con un carattere un po' presuntuoso. È sposato e arrogante, ma ciò non gli impedisce comunque di essere un donnaiolo. Chelsea Kerrey, assistente personale del capo...