Styles

Capitolo 16: She was here

Ragazze, commentate o non vado avanti :/

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Accendo la televisione abbassando subito il volume dato che i miei stanno ancora dormendo in camera mia, compresa Zoey che si è rifugiata tra le braccia di mia madre. Harry non mi aveva spiegato per quale motivo non poteva portarmi a lavoro oggi, ma non volevo sembrare una maniaca per cui non gliel'ho chiesto.
Oggi conoscerò James e non vedo l'ora di fare il mio primo giro su un auto di classe con il mio primissimo e personale autista. Bevo velocemente il mio caffè (bevanda che ormai bevo più spesso al mattino per svegliarmi) e corro fuori in punta di piedi. Ero vestita molto comoda oggi. Forse perché stavo indossando dei tacchi più bassi. Sicuramente, la gente mi guarderà male se mi vedranno vestita così a dicembre, ma voglio vestirmi bene per il semplice fatto che sto uscendo con uno degli uomini d'affare più conosciuto nel mondo e non voglio fare brutta figura.

Mi metto addosso il cappotto ed esco di casa. Esco dal palazzo e mi si presenta subito una bellissima Audi nera e l'autista è in piedi vicino alla mia portiera.

«Signorina Kerrey, mi chiamo James e sarò il suo autista quando il signor Styles non sarà con lei.» mi dice formalmente e ci stringiamo la mano.

«Per favore, chiamami semplicemente Chelsea» dico nervosamente.

«Come preferite» annuisce e mi apre la portiera. «Prego»

«Grazie»

Salgo in macchina e subito il caldo avvolge il mio corpo. Fino a qualche giorno fa ero soltanto una normalissima ragazza che va a lavoro con il taxi tutti i giorni, ma ora ho un'autista personale e mi vesto addirittura bene perché sto semplicemente uscendo con Harry. Poteva andare meglio di così? È già anche troppo per me tutto questo. Non sono abituata al lusso.

***

«Buongiorno Louis, ti ho portato il caffè e alcuni documenti da firmare... e sai quali sono.» sospiro. «Probabilmente, fra qualche ora arriverà John Woods per consegnarti un manoscritto che aveva letto ieri e da quanto mi aveva raccontato sembrava davvero una cosa fantastica » ridacchio alzando gli occhi al cielo. «Poi, oggi hai un colloquio a scuola con la maestra di Steven alle tre, quindi dovrai uscire presto. Tutti i tuoi regali sono stati spediti a casa tua e tua madre mi ha chiamata per dirmi che verrà da te questa sera per darti personalmente il suo regalo di Natale e del tuo compleanno.»

«Sei la migliore e-- cosa?! Mia madre arriverà questa sera?» annuisco in risposta. «Cavolo, non la vedo da quando è nato Steven ed è ritornata improvvisamente quando è venuta a sapere che io mi sto divorziando» si strofina il viso con le mani. «Verrà soltanto a dirmi “te l'avevo detto, Louis.”»

«Non pensare già al peggio e pensa a lavorare» scherzo e lui tira un piccolo sorriso. «E poi verrà con dei regali. Perché dev'essere una cosa così brutta quando qualcuno arriva da te con due regali?» chiedo per distrarlo un po’ da quei pensieri che molto probabilmente lo faranno deprimere se non faccio qualcosa.

«È vero, hai ragione» sospira contento. «Oggi riceverò altri due bei regali e aprirò tutto il resto. Prenota un tavolo per due in qualsiasi fistorante per le otto.» oh, grazie Signore, non è depresso. «Ehm, Chelsea?»

«Sì?»

«Sei vestita molto bene oggi» mi guarda dalla testa ai piedi. «C'è un motivo particolare?» ghigna.

«Oh, no no... li ho trovati in fondo al mio armadio perché il resto dei miei vestiti sono sporchi» mento.

Si fa scappare una piccola risata prima di bersi un sorso del suo caffè. «Lo so che è per Harry» dice. «Tutti si vestirebbero bene per lui. Soprattutto chi lo frequenta.»