Capitolo 19: Asshole

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Eccomi, sono tornata con un nuovo capitolo ♥

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Io e Louis con Steven in braccio corriamo per i corridoi dell'ospedale dopo aver chiesto al bancone di informazione dove si trovava Katy e l'infermiera ci ha detto che è ancora in sala operatoria e ci ha detto di stare in sala d'attesa con tutta la sua famiglia.
Una volta arrivati in sala d'attesa vengo accolta con un abbraccio dalla madre di Katy dopo aver visto il dolore e la preoccupazione nei suoi occhi.
La cosa che mi addolorava di più era Noah che, pur non conoscendoci neanche tanto e non ci siamo quasi mai rivolti la parola, è venuto da me e mi ha abbracciata come se fosse un bisogno urgente e si è messo a piangere sulla mia spalla mentre io accarezzavo la sua schiena.

«Andrà tutto bene, Noah», singhiozzo «andiamo a sederci, dai»

Lo tiro verso due sedie e lui tiene la testa sulla mia spalla senza dire una parola e, come due migliori amici, ci teniamo la mano mentre piangiamo in silenzio.
Katy sta bene. Lei è forte. Sarà soltanto svenuta e si riprenderà fra qualche ora.
Ma nessuno di quei pensieri è riuscito a calmarmi.
Katy è come una sorella per me, non posso e non devo perderla. Mai e poi mai.
Sposto lo sguardo su Louis e vedo che ora Steven è seduto alla sedia accanto a lui. Mi dispiace averli trascinati in un posto così triste, soprattutto perché Louis è ammalato e Steven è ancora troppo piccolo per capire cosa sta succedendo.
Louis mi vede e, quasi leggendomi nel pensiero, mi mostra un piccolo sorriso come per dirmi che andava tutto bene e che gli faceva piacere poter essere presente anche lui in questo posto per Katy.

Dovevo chiamare Harry. Dovevo sentire la sua voce.

Con la mano libera prendo il cellulare dalla tasca della giacca e cerco subito il nome di Harry in rubrica. Schiaccio subito l'icona verde e metto il cellulare all'orecchio, ricevendo la sua risposta pochi squilli dopo.

«Ehi, piccola» mi saluta, ma non mi basta per consolarmi.

«Harry» fatíco a chiamarlo.

«Ehi, cosa succede? Perché sta piangendo?» e subito si allarma.

«Katy... Katy ha avuto un incidente stradale e ora sono qui in ospedale in sala d'attesa» singhiozzo. «È ancora in sala operatoria, Harry. Nessuno é ancora venuto a dirci come sta» piagnucolo.

«Okay okay, ehm... sto arrivando, piccola. Sto arrivando, non preoccuparti.» dice e lo sento aprire una porta e dice a Hanck di portarlo in ospedale. «Aspetta in che ospedale è?»

Gli spiego tutte le indicazioni sapendo già che Hanck sapeva dove si trovava questo ospedale, ma volevo far qualcosa per distrarmi e Harry questo lo sapeva.

***

Passano una dozzina di minuti e quando sento il familiare suono dei tacchetti degli stivaletti di Harry fare rumore sul pavimento, alzo subito la testa e lo vedo venire da me con il fiatone. Noah toglie la mano dalla mia, avendo capito chi era Harry ed io mi appoggio al suo petto dopo essersi seduto accanto a me.

«Ancora niente?», mi chiede ed io scuoto la testa con il cuore addolorato «vedrai che sta bene» mi strofina la schiena con la mano e intanto mi asciugo le lacrime.

«È una cosa troppo traumatizzante, Harry. L'ho vista soltanto stamattina perché stavamo facendo colazione insieme al bar e ora sono qui in ospedale ad aspettare che qualcuno entri da quella porta per dirmi come sta.» cerco di non dirlo troppo ad alta voce. «È una delle poche amiche che ho nella vita, Harry. Non voglio perderla.»

«Non la perderai, piccola. Katy è una ragazza forte, non credo voglia arrendersi proprio ora»

Alzo lo sguardo verso i suoi occhi. «Lo spero tanto»

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