Comment, please♥
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Anche oggi Louis mi ha portata a lavoro (malgrado gli avessi detto che volevo prendere un taxi) dopo che ieri sera, prima di addormentarmi, gli ho mandato un messaggio in cui gli ho riferito che oggi tornavo a lavoro. È strano non usare formalità con il mio capo, ma mi piace fare così.
Oggi è pieno di riunioni e ho dovuto cancellare e spostare tantissimi incontri che aveva con altre persone. È un disastro oggi alla Tomlinson's Publishing House, ma il mio lavoro è proprio quello di aiutare Louis ed è quello che sto cercando di fare da stamattina. Tantissimi documenti, appuntamenti da rimandare, e-mail da inviare, fotocopie e tanto altro ancora. Ma è proprio grazie al lavoro che io riesco a distrarmi da tutto il dramma che è successo con Harry.«Chelsea, hai rimandato altri appuntamenti?» mi domanda appena passa davanti la mia scrivania.
«Sì, uno con una certa Shirley Gibson, uno con Johnny Gallagher e un altro con Mia Thompson» leggo i nomi sullo schermo del computer e lui si tira leggermente i capelli per l'esasperazione. «Se posso chiedere, perché devi rimandare così tanti appuntamenti?»
«Sono soltanto i soliti che rompono ogni giorno per organizzare interviste e alcuni servizi fotografici» fa spallucce.
«Davvero? Oh, non succede quasi mai» sorrido contenta. «È vero, perché ultimamente vogliono intervistarti?»
«Forse perché sono un lavoratore e capo così meraviglioso che questa casa editrice sta riscuotendo molto successo a New York» si vanta.e io alzo gli occhi al cielo.
«Mmh, non vantarti troppo» ridacchio. «Okay, ehm... ora dovrebbe arrivare... Harry Styles»
Il mio cuore affonda appena leggo il nome sullo schermo e mi schiaffeggio mentalmente: potevo rimanere a casa, cazzo.
«Oh sì, mi ha detto che vi conoscete da tanto»
«Sì, da un bel po’» sorrido amaramente. «Desideri qualcosa? Caffè?»
«Oh, no grazie. Posso anche prepararmelo con la macchinetta del caffè che ho lì in ufficio» indica la porta del suo ufficio.
«E com'è che io non ho mai visto una macchina del caffè lì dentro?» ridacchio.
«Perché l'ho comprata solo ieri» fa spallucce. «Steven vorrebbe tanto rivederti» aggiunge e il mio cuore si scioglie.
«Aw, anch'io vorrei tanto rivederlo»
«Rivedere chi?»
Ci giriamo entrambi e vediamo Harry che sta camminando verso la nostra parte e mi metto subito composta sulla mia sedia.
È, come sempre, in giacca e cravatta, con le mani nelle tasche dei suoi costosissimi pantaloni e un piccolo sorrisetto sulla faccia.«Buongiorno... signor Styles» lo saluto non sapendo come dovrei chiamarlo di fronte a Louis.
«Buongiorno, signorina Kerrey. Tomlinson» fa un cenno ad entrambi. «Bene, sono solo venuto per fare quattro chiacchere con il mio vecchio amico»
«Accomodati, pure»
Louis va ad aprirgli la porta e mentre sta andando verso l'ufficio, prima di entrarci dentro mi lancia una piccola occhiata per poi farmi l'occhiolino. Io scuoto solamente la testa alzando gli occhi al cielo.
Be’, finora non mi ha ancora dato tanto fastidio. Vedremo come andrà la giornata.
***
Dopo l'arrivo di Harry, Louis ha avuto un altro colloquio e Harry è stato praticamente obbligato a rimanere lì a farmi compagnia. Ora è ancora lì seduto sulla sedia di fronte la mia scrivania che mi fissa con un piccolo sorrisetto sulle labbra.
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Styles
FanfictionHarry Styles, un ricco e giovane capo delle imprese Styles. Conosciuto dappertutto e con un carattere un po' presuntuoso. È sposato e arrogante, ma ciò non gli impedisce comunque di essere un donnaiolo. Chelsea Kerrey, assistente personale del capo...