Capitolo 31: Talk

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Psst, oggi è il mio compleanno ♥ ^_^

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Al mio risveglio, mi ritrovo nella stanza mia e di Harry con Miranda che poggia sul comodino un vassoio con la colazione sopra. Appena mi vede con gli occhi aperti, sorride felicemente e si avvicina me sedendosi sul bordo del letto accarezzandomi il viso.

«Ehi, stai bene? Questa mattina, io ed Hanck ti abbiamo trovata stesa per terra con dei cocci di vaso sparsi per terra. Abbiamo subito chiamato il dottore e Hanck ti ha portata in braccio fin qui per lasciarti visitare.» mi racconta brevemente ed io mi massaggio la tempia.

«E cosa ha detto il dottore?» chiedo con voce roca.

«Solo un leggero trauma cranico, starai bene domani. Dopodomani, al massimo.», mi sorride per rassicurarmi e mi rilasso guardando il soffitto «Ho già chiamato Niall per dirgli che non sarai a lavoro per qualche giorno.», mi dice ed io non posso lamentarmi. La testa mi fa ancora male «E ho chiamato anche Harry per raccontargli ciò che è accaduto.»

I miei occhi spalancano a sentirglielo dire e la guardo con espressione spaventata.

«Cosa? No no no, è in un importante viaggio di lavoro e lo conosce bene perc-»

«Ha detto che sta tornando a casa e che non vuole sentire scuse o lamentele da parte tua.» sospira.

«Ma... quell'affare era molto importante per lui.»

«Allora vuol dire che tu sei ancora più importante, bambina mia.», sorride e mi da un bacio sulla fronte «Tienitelo stretto quell'uomo.» mi sussurra prima di alzarsi ed uscire dalla nostra stanza.

Mi tiro su con il busto per sedermi sul materasso e solo ora mi rendo conto di avere una benda intorno la testa, chiedendomi perché mai dovrebbe servirmi se è solo un leggero trauma cranico. Mah, i dottori.
La mia mente, poi, torna sul fatto che Harry sta veramente tornando a casa nel bel mezzo di un affare importante; se torna qui, mi sentirò in colpa per molto tempo perché gli ho tolto l'occasione di completare un grande affare.
Prendo un toast dal vassoio e inizio a mangiare, sentendo la pancia brontolare come non mai; tutta questa storia mi sta mettendo un certo appetito e il fatto che fra qualche ora Harry varcherà la soglia di quella porta mi innervosisce, il che mi induce a mangiare ancora di più.

«Maledetto chiunque sia stato ad aggredirmi ieri notte.» do un morso al toast.

Faccio uno squillo a Hanck e mi risponde quasi subito.

«Pronto, signorina?»

«Hanck, scusami non voglio disturbarti, ma si sa chi è stato a ridurmi così?» sospiro stancamente.

«Nessun disturbo, signorina. Comunque, no anche se le telecamere hanno ripreso tutto; la persona che l'ha aggredita aveva una maschera nera sul volto, perciò, era irriconoscibile.», mi spiega ed io mi demoralizzo ancora di più «Ma mi sono preso la responsabilità di aumentare le guardie, soprattutto quando è notte.»

«Grazie, Hanck. Sei il migliore.» sorrido.

«Si figuri, signorina. Ha bisogno di qualcos'altro?»

«Sì, quando vai a prendere Harry all'aereoporto?»

«Fra un'ora, signorina.»

«Ti prego, cerca di calmarlo appena lo vedi e digli che sto bene perché so già che arriverà qui chiedendomi di tutto e di più fino ad arrivare al punto di avere un esaurimento nervoso.» mormoro quasi disperata ricevendo una piccola risata da parte sua.

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