Styles

Capitolo 23: Don't tell her I was here

Sapete una cosa? Adoro il neo di Harry vicino alla fossetta sinistra xD ♥ lo so, è strano.

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Harry's P.O.V.

«Signore, la prossima volta eviti di dare un pugno alla testiera del letto» cinguetta l'infermiera mentre finisce con l'ingessatura alla mia mano.

La guardo negli occhi con uno sguardo impassibile e lei si schiarisce la voce essendo ovviamente a disagio. Mi sono rotto la mano per aver dato quel cazzo di pugno a quella fottutissima testiera del letto.
Poco più tardi, sono libero dalle grinfie di quell'infermiera e posso tornarmene a casa per dormire un po'. Uso le scale non avendo voglia di aspettare l'ascensore e cammino lungo il corridoio che porta fino all'uscita.
Avrei dovuto immaginarmelo che sarebbe finita così con Chelsea se non avessi smesso di andare a letto con Chrissie. Ma come mi era saltato in mente di scoparmi quella bionda solo perché io e Chelsea non facevamo sesso? Dovevo accontentarmi anche solamente del fatto che mi aveva dato un'altra occasione per poter tornare a far parte della sua vita come una volta, ma stavolta ho bruciato tutte le mie possibilità e fa bene ad odiarmi.
Non mi accorgo che sto piangendo quando sento una lacrima bagnare il mio viso e il mio collo. La asciugo con la mano sana e affretto il passo.

«Attenzione! Fate attenzione! Liberate la strada!» un dottore urla mentre altri infermieri spingono una barella con le lenzuola impregnate di sangue.

Non riesco a vedere chi c'è sulla barella a causa di tutti quei infermieri che continuano a spingerla.
Quando vedo Katy e Niall in preda al panico e le lacrime agli occhi dietro la barella, il mio cuore si ferma. Non era ciò che pensavo, giusto?

La barella mi passa davanti e il mio sangue gela a vedere Chelsea pallida e sanguinante.

«Chelsea...» spalanco gli occhi e poco dopo sento una mano poggiarsi sulla mia spalla.

«Harry, che ci fai qui?» mi chiede Niall e intanto mi tira con loro due per rincorrere la barella.

«Mi sono rotto la mano.», spiego velocemente «Cos'è successo a Chelsea?» chiedo iniziando ad andare nel panico.

Nessuno mi risponde e quando arriviamo davanti delle porte, un infermiere ci prega di attendere qui e quasi lo butto fuori dalla finestra per la rabbia. Ci sediamo in sala d'attesa e Katy piange sulla spalla di Niall. Io sono totalmente confuso e preoccupato.

«Allora?! Mi dite cos'è successo?!»

«L'hanno sparata, okay?! Non sappiamo di preciso chi è stato, ma ora ha la vita appesa a un filo!» urla arrabbiata Katy.

«Ehi, abbassate le voci.», ci prega Niall «Ce la farà. Lo sappiamo tutti che è una ragazza forte.»

«Niall, qui stiamo parlando di uno sparo che probabilmente le avrà perforato un organo interno! Sai quante sono le probabilità che possa sopravvivere? Sono veramente basse!» piange istericamente Katy.

«Come... come avete fatto a trovarla?» chiedo.

«Mi ha chiamato un suo vicino. Mi ha raccontato che avevano sentito delle grida e degli spari, così era corso fuori. L'ha vista per terra che sanguinava e ha chiamato subito l'ambulanza. Poi, prendendo il cellulare di Chelsea nella tasca dei pantaloni ha chiamato l'ultima persona che l'aveva chiamata, cioè io.», mi racconta Katy lanciandomi uno sguardo omicida «Se vengo a sapere che è stata un'altra delle assurde idee di tua moglie, giuro che vi faccio a pezzi tutti e due.»

«Non può essere stata Brittany. Non è mai uscita di casa, se non quando viene accompagnata da una mia guardia del corpo per tenerla d'occhio.»

«Non la difendere, cazzo. Non la difendere! Sai benissimo che è capace di far qualsiasi cosa!», Katy si alza in piedi e mi prende per il colletto della camicia «Potrebbe benissimo aver ingaggiato qualcuno per uccidere Chelsea!»