Capitolo 13: Nothing

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COMMENT, PLEASE♥

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I miei ora sono in viaggio e devo solo attendere tre ore e mezzo, poi tutti insieme ci vediamo proprio davanti il palazzo. Ho chiesto a Louis se potevo stare a casa solo la Vigilia e il giorno di Natale perché una settimana sarebbe stato troppo anche per me. I miei genitori non se la sono presa neanche troppo e mia madre mi ha detto che ne avrebbe approfittato l'occasione per rinnovare un po' casa mia. Io glielo lascio fare, ha buon gusto mia madre.

Harry? Non l'ho più sentito da quando è venuto qui per prendere il suo regalo. Sì, ci sto ancora male, ma forse lo strazio è diminuito come il dolore. Mi mancava, ma poi mi sono resa conto che non posso soffrire per la stessa persona ancora un'altra volta. È apparso in TV dicendo che avrebbe passato il Natale con Brittany e il sorriso che aveva sulla faccia era... non so, un po' falso. Ma forse mi sbaglio io.

***

Harry's P.O.V.

È il fottuto giorno della Vigilia di Natale e Brittany è nel Minnesota dai nonni (se sono ancora veramente vivi) con sua sorella. In televisione me la tiravo tanto dicendo che avrei passato un bellissimo Natale con mia moglie, e invece, sono qui sdraiato sul divano a contemplare il soffitto perché ai miei ho regalato una vacanza in Italia, quando potevo passare il Natale con loro. Avevo ricevuto tanti regali, ma quello che mi incuriosiva di più era quello di Chelsea perché per quanto piccolo appariva, per me aveva un gran significato. Io non le avevo comprato niente e mi sento stronzo per questo. Non le dispiacerà se lo apro ora.
Mi alzo dal divano e mi dirigo verso l'albero di Natale e mi abbasso per prendere la piccola scatola rossa. Mi risiedo sul divano e inizio a scartare; mi si presenta una piccola scatola con un foglio ripiegato. Apro la scatolina e mi ritrovo... una semplice palla di plastica trasparente. Cosa?

«Ma cosa...» rigiro e rigiro la palla di plastica per capire cosa ci sia di così speciale. Apro il foglietto e subito riconosco la scrittura di Chelsea.

"Ehi, buon Natale Harry

Ti starai chiedendo perché ti ho fatto un regalo così insignificante. Quella palla di plastica è chiamata "Nulla"... sì, esatto: si chiama "Nulla". Te l'ho regalato perché è come un modo per dirti che non hai bisogno di un regalo speciale da parte mia perché tu hai tutto. Io ho pensato ad ogni cosa che potesse piacerti, ma avevo il timore che se ti avessi fatto un regalo diverso da questo l'avresti giudicato ancora più insignificante di quella palla.
Spero non ti faccia troppo schifo come regalo perché altrimenti mi sentirei seriamente imbarazzata.
Potresti dipingerla un po' con una decorazione natalizia, oppure... buttarla, se non ti piace.
Volevo anche dirti un'altra cosa: sono felice che tu sia tornato nella mia vita perché sei stato e sei il mio migliore amico di sempre. Ci terrei tanto a passare il Natale anche con te perché non ne passiamo uno da tanti anni, ma lo passerai con tua moglie e non voglio interrompere nessun programma che avevate già in mente.
Ah, un'ultima cosa: Buon Natale.

Chelsea."

«Io non ho tutto. Non ho te.»

***

Chelsea's P.O.V.

Io, Katy e i miei genitori abbiamo appena finito di fare il giro della città e ho già dato a Katy il suo regalo. Ora è sera e io e i miei genitori siamo seduti sul divano a guardarci un film de Il Signore Degli Anelli. Abbiamo deciso che avremmo guardato un film natalizio domani sera.

«È deciso: voi dormite in camera mia e io qui sul divano.» dico. «Anche perché non c'è altro modo. Non credo voi ci starete su questo piccolo divano»

«Non vedo l'ora che sia domani, così apriremo i nostri regali» mia madre batte le mani felicemente ed io ridacchio.

«Ho bisogno di una lunga doccia» mio padre si stiracchia ed io alzo gli occhi al cielo. Lo so benissimo che dice così perché non gli piace guardare Il Signore Degli Anelli. «Posso, vero?»

«Certo, vai pure.» annuisco e lui si alza un po' con fatica e si dirige in camera mia. «Anche se so che non vuoi guardarti il film» mormoro ridendo.

Mia madre guarda la porta di camera mia con un piccolo sorriso sulle labbra. «Tuo padre sta invecchiando, Chelsea. Lui vuole sentire le risate dei suoi nipotini il più presto possibile» e con questo quasi mi strozzo con la mia stessa saliva.

«Mamma, non ho neanche il ragazzo» tossisco.

Si aggroviglia intorno il mio braccio come una bambina di cinque anni che ti sta chiedendo le caramelle. «Oh, allora trovatelo. Tesoro, fra qualche anno compirò settant'anni e non ho ancora un nipote»

Be', non aveva tutti i torti, ma come facevo a darle dei nipoti se non ho neanche il ragazzo?

"Harry" mi urla la mente, ma scaccio via il pensiero scuotendo la testa.

«A proposito, ehm... e Harry?» mi chiede.

«Harry? Harry è a casa con la moglie a festeggiare il Natale» faccio spallucce.

«Non era quello che intendevo» scuote la testa ed io le lancio uno sguardo interrogativo. «Avete chiarito?»

«Ecco... sì, più o meno.» dico titubante. «Mamma, non ho voglia di parlare di Harry. È la Vigilia e lui è l'ultimo dei miei problemi, ora come ora.»

«È vero. Scusami, tesoro.» mi da un piccolo bacio sulla tempia ed io appoggio la testa sulla sua spalla. «Se ti fa o ti dice qualunque cosa, sono qui se hai bisogno»

«Grazie, mamma» sorrido e lei mi da un bacio sulla fronte.

Mi era mancato sentire l'affetto di mia madre sulla mia stessa pelle.

«Resistete ancora un po'. I nipotini arriveranno presto» rido e lei pure. «Mamma» la chiamo guardando l'ora sul mio telefono. «È tardi, vai a dormire. Siete tutti e due stanchi dal viaggio»

«Hai ragione» si alza in piedi e sistema meglio il mio cuscino vicino al braccio del divano. «Buonanotte, tesoro» mi da il terzo e ultimo bacio sulla fronte e se ne va in camera con papà.

Spengo la televisione e mi sdraio sul divano. Spero soltanto di non sognare di nuovo il momento in cui Harry mi aveva confessato ciò che provava per me, perché mi sento sempre di più in colpa per averlo rifiutato.

***

È quasi mezzanotte e ancora non sono riuscita a chiudere occhio. Posso sentire il russare di mio padre anche con la porta di camera mia chiusa, non è mai cambiato. Non riuscivo a dormire perché continuavo a pensare solo a Harry e a quel giorno in cui era venuto in casa mia con le anemoni in mano. I fiori li ho messi dentro un vaso e ogni volta che li guardo si crea sempre una stretta nel mio petto. Stavolta l'avevo ferito io, ma ancora peggio. Lui mi aveva confessato quella cosa e l'ho semplicemente rifiutato... perché l'ho fatto? Perché sono stupida, ecco perché.

Qualcuno, improvvisamente, bussa alla porta ed io mi alzo velocemente per guardare dallo spioncino. Non vedevo molto bene, il corridoio era buio. Apro la porta e mi si presenta davanti un Harry leggermente sudato e... in pigiama? Con questo freddo è venuto qui vestito solo così.

«Harry» dico solamente.

Lui non mi risponde e prende il mio viso fra le sue mani attaccando subito le nostre labbra. E proprio in quel momento sento il piccolo rumore di un bip e realizzo che proviene dal suo orologio da polso. Era Natale e lui mi ha baciata proprio appena è scoccata la mezzanotte.

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Il capitolo è un po' corto perché non volevo tardare troppo come ho fatto l'altra volta.
Sì! Si sono finalmente baciati... e poi al primo secondo della giornata di Natale! Lo voglio anch'io Harry per Natale XC nella foto c'è il regalo di Chelsea per Harry ;)

Comunque, cosa ne pensate? Cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo?

Chi vuole il capitolo quattordici? ♥

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