Il tavolo gelido su dove mi ritrovai mi fece rabbrividire, per impulso mi alzai di scatto ma sentì solo un dolore dappertutto.
"Stai giù" mi disse una voce a me estranea.
Odiavo essere comandata, così ci provai di nuovo ad alzarmi e vidi i ragazzi, c'era Scott di fianco a me, Isaac, Malia e Liam erano poco distanti da Scott mentre Derek era sull'orlo della porta che a malapena mi guardava.
"Dove sono? Chi sei tu?" dissi rivolta allo sconosciuto che mi pareva sembrare un dottore.
"Io sono deaton, piacere. Sei nel mio ambulatorio, sono un veterinario".
"Ma..veterinario?"
"Tranquilla, lui sa tutto ed è l'unico in grado di aiutarci e capirci qualcosa in questa faccenda" mi calmò Scott.
"Ma..oddio, Chiara! Cosa è successo?"
"Le abbiamo modificato i ricordi"
Non replicai. In effetti non sapevo nemmeno si potesse fare, ma pensai fosse meglio così.
"Cosa è successo?" Ripetei calcando l'ultima parola.
"Era un berserker, ti ha attaccato, Kira, Stiles e Lydia sono andati da Peter, mi dispiace ammetterlo ma è l'unico che li conosce bene" intervenne Deaton.
"Mio padre" risposi soltanto.
"L'ho chiamato dicendo che avresti dormito da me" disse Malia.
"Oh..okay,grazie. Ma ora devo andare da lui".
Non mi lasciarono andare, la ferita c'era ancora così ci avviamo tutti al loft di Derek, dove ci sarebbero stati gli altri, anche se Deaton non voleva poiché avessi ancora la ferita aperta coperta solo da una garza, noi andammo, mentre lui restò nel suo ambulatorio.
Nel viaggio andai in macchina con Derek, e nessuno dei due parlò;
troppi pensieri stavano prendendo il sopravvento della mia mente.
Aprì la grande porta marrone, senza bussare, con accanto a me Derek.
Erano tutti attorno al tavolo, qualcuno era in piedi, qualcuno era seduto sul divano, poi vidi Peter, che con gli azzurri, quasi ghiaccio, ci guardava.
Mi avvicinai piano piano ma prima di raggiungerli Lydia mi corse incontro, seguita da Kira e Stiles, che mi chiesero come stessi.
Infine, Peter mi chiese di alzarmi la maglietta perché voleva vedere la ferita, ma fu guardato male da tutti.
Mi alzai la maglia poco poco, giusto per far vedere solo la ferita, facendo qualche smorfia di dolore, ricambiata da delle smorfie di disgusto da parte dell'uomo dagli occhi di ghiaccio, poi si sedette.
"Beh?"
"Che c'è?"
"Dì qualcosa!" Disse Isaac.
Probabilmente era la prima volta che gli urlava contro, visto lo sguardo perplesso degli altri.
"Niente. Non sta diventando un Berserker, non sta diventando come noi, ha solo un po' di sangue"
"Fin qui ci arrivavamo" intervenì Scott.
Io non fiatavo, non sapevo cosa dire, e poi, io non ci ero arrivata a quella conclusione.
"Ma perché l'ha attaccata? Qualcuno li controlla?" continuò Scott.
"Per forza" disse una voce, una sagoma che stava scendendo dalla scala a chiocciola poco distante da noi. Era cora.
"Sei tu che li controlli? Non è che Marlin ti stia così simpatica"
Stava per andarsene ma dopo quell'affermazione da parte di Peter si fermò.
Sorrise, più o meno, poiché sembrava di più un ghigno.
"Se fossi io, di certo non ve lo direi, ma no, non sono io, lei non mi sta simpatica, ma non farei mai una cosa del genere a Derek" disse guardandomi e io ricambiai lo sguardo.
Mi sembrava sincera.
Finì di indossare il giubbotto di pelle di Derek, messo senza chiedergli nemmeno il consenso e se ne andò.
"Ha ragione" dissi io.
"Come lo dici?"
"Non lo so, ci spero" risposi a Malia.*****spazio autrice*****
Grazie per le 1000 letture, ci tengo davvero tanto!
Ve se amaa

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a miserable heart.
Fiksi PenggemarCome quando lo vidi per la prima volta, che a primo impatto non capì se i suoi occhi fossero azzurri o verdi; nei suoi occhi non ci avevo visto niente, il vuoto, ma l'ho arredato, sono diventati casa mia; e avrei voluto sentirli sulla mia pelle, ch...