"Non ci dovevamo fidare! Io lo sapevo fin dall'inizio!" disse a denti stretti.
Non aveva tutti i torti, lui e Stiles erano stati diffidenti subito e avevano ragione, purtroppo.
Non gli risposi, era inutile pensarci ora.
Derek avrà voluto tirare un pugno al muro, ma avrebbe fatto crollare tutto.
Stavamo camminando in una specie di caverna, era fredda e buia, quindi per muoverci usavamo delle torce.
Eravamo solo io e Derek poiché avevamo deciso di dividerci.
Iniziammo a sentire dei rumori sospetti, così ci fermammo per capire cosa fosse e all'improvviso il terreno sotto di noi si ruppe, formando una voragine.
Ogni secondo che passava il buco si faceva sempre più grande. Derek quasi cadde dentro, era aggrappato alla pietra con i piedi all'aria, ma dopo poco si tiró su.
Eravamo divisi, lui era dall'altra parte e il buco era troppo grande, non sarei mai riuscita a saltare.
In mezzo il vuoto. Il buio.
Tutto quello che stavo provando in quell'istante.
"Salta! Ti prendo!" mi disse.
Feci una risatina nervosa, "sai che non posso, non ci riuscirei.. se solo tu mi ascoltassi qualche volta! Ti avevo detto di trasformarmi! Se fossi come te adesso non avrei tutti questi problemi a saltare!"
"Non piangere, raggiungo gli altri e ti vengo a prendere ok?"
Non risposi. Ero in ginocchio a terra, volevo essere forte ma non ce la facevo, le lacrime non riuscivano a non scendere.
"ok?" ripeté.
Annui.
"Ti amo"
E svanì nel buio.
--Mesi prima:
Eravamo in macchina con la musica a palla come sempre, cantavamo tutti a squarciagola finché Derek spense la musica dicendo che gli stavamo dando fastidio.
Arrivati al parcheggio della scuola, diedi un bacio a Derek e scendemmo tutti dalla macchina, tranne Derek poiché aveva finito scuola l'anno prima e di entrare in quella prigione, come lui la definiva, non ne voleva sapere.
Stavamo aspettando Malia, come suo solito in ritardo.
All'improvviso sentimmo il rumore di una moto e di una macchina, Malia e Aiden con Chiara.
Malia entrò a scuola con una faccia cupa, quasi come ogni mattina dell'anno scolastico. "no,no, dimmi che ho passato matematica, ti prego!" le chiesi.
Era andata solo lei a vedere i risultati degli esami, io non ne avevo avuto il coraggio.
Alzò lo sguardo piano piano per poi fare un sorrisino e urlò "siamo in quinta!" e subito gli saltai addosso abbracciandola.
Dopo vari abbracci, ci dirigemmo verso la biblioteca, dove si faceva una specie di tradizione, si scrivevano le proprie iniziali su uno scaffale.
Eravamo in fila, eccitati, forse anche ansiosi, quando Kira chiese "ma..è una cosa illegale?"
"no, credo" intervenne Lydia, facendoci sorridere.
Isaac mi passò il pennarello, era arrivato il mio turno, bastava scrivere delle semplici lettere, tuttavia era un gran passo.
Ero in quinta. L'ultimo anno.
Notai le scritte del mio migliore amico I.L, poco dopo D.H, e lì vicino scrissi le mie, M.S.
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a miserable heart.
Fiksi PenggemarCome quando lo vidi per la prima volta, che a primo impatto non capì se i suoi occhi fossero azzurri o verdi; nei suoi occhi non ci avevo visto niente, il vuoto, ma l'ho arredato, sono diventati casa mia; e avrei voluto sentirli sulla mia pelle, ch...