È notte e non riesco a dormire.
Vorrei andare nel letto dove c'è Isaac, ma non posso.
Mi rigiro nel letto di continuo, finché decido di alzarmi e andare in salotto a distrarmi guardandomi un po' di tv, per far cascare lo sguardo poi sempre al telefono.
Apro Instagram e vedo dei meme su di me, Isaac e persino Derek.
Il tempo vola; mi accorgo che è l'alba perché sento dei rumori al piano di sopra, sono Melissa e Tom che si preparano per andare a lavoro. Io rimango sul divano a bere la mia tazza di thè. Mio padre si accorge di me e mi chiede se sto bene:
"Sì, papà, mi son solo svegliata un po' prima"
"Scusami per ieri se sono stato troppo duro con te, mi raccomando stai attenta" mi abbraccia e poi se ne va.
È presto, così decido di fare una bella corsetta nel bosco di fronte alla scuola. Sento un rumore che si fa sempre più forte ad ogni mio passo, finché davanti mi compare Peter.
"Che ci fai qui?" chiedo con il cuore a mille dallo spavento.
"Spio" mi risponde.
Seguo il suo sguardo ed i miei occhi si fermano sul professore di storia.
"È il professore Foster! Che ti ha fatto?" gli chiedo.
"Ha rapito mio nipote" risponde freddo e fugge.
"Peter!" urlo, cerco di raggiungerlo, ma niente.
Torno a casa, in cucina vi sono Scott ed Isaac che fanno colazione.
"Mar, pensavo fossi in camera tua a dormire!" mi dice mio cugino.
"Ci vediamo a scuola" rispondo con freddezza.
"Aspetta che ti porti Isaac, così non devi andare a piedi, io porto Malia, se no ti avrei portato io".
Faccio spallucce ed intanto sorseggio un bicchiere d'acqua.
Sono sulla moto con Isaac e siamo diretti a scuola, ma improvvisamente frena di colpo:
"Isaac! che fai?" urlo provando a farmi sentire nonostante il rumore attorno a noi. Accanto ci sono delle macchine che continuano a suonare il clacson provocando un baccano assurdo.
In mezzo alla strada c'è un uomo, sembra confuso poiché si guarda in giro, decido di scendere dal mezzo, mi tolgo il casco e mi dirigo verso di lui: piano piano che mi avvicino i suoi lineamenti mi sembrano sempre più familiari e lo è, è Derek. Quest'ultimo è proprio sulla traiettoria di un camion in arrivo, mi fiondo addosso a lui tentando di non farci investire. Ci sono altre macchine in arrivo, Isaac si lancia addosso ad entrambi e finiamo tutti e tre a terra, ma in salvo.
Io e Derek ci alziamo, lo guardo e lui anche, noto che mi osserva, ma in modo diverso.
I suoi occhi sono diversi.
"Non so come ringraziarvi ragazzi" dice, girandosi poi dall'altra parte per incamminarsi non so dove.
"Derek..." lo fermo, afferrandogli il polso con la mano, ma lui subito mi tira uno schiaffo su di essa togliendomi la presa.
Isaac si alza di scatto per difendermi, ma Derek se ne è già andato.
Il mio migliore amico mi guarda la mano colpita, si è formato un grosso livido, sorride e mi prende per mano, dalla sua le vene iniziano a scurirsi, mi sta prendendo il dolore, ma io lo blocco subito e gli lascio la mano.
"Io guarisco più in fretta" mi dice rassicurandomi.
"Il dolore vero che sto provando adesso non me lo puoi prendere." gli rispondo mentre ci incamminiamo verso la moto.
La prima cosa che facciamo appena arriviamo a scuola è andare in infermeria, lui per la caduta ha una bella botta in testa. Si siede sul lettino mentre io intanto gli metto del ghiaccio sulla ferita e lui fa altrettanto con la mia mano, che è appoggiata sulla sua coscia.
Infine mi appoggio a lui, metto la testa sul suo petto, sento il suo cuore e ciò mi rilassa.
Lui però mi sposta per guardarmi negli occhi.
La porta si apre di scatto, è Scott.
"Ragazzi! ho saputo dell'incidente, è tutto ok??"
"Sì" rispondo non distogliendo lo sguardo da Isaac.
"Oggi pomeriggio andiamo da Peter, non prendete altri impegni"
Annuiamo. Scott ritorna a lezione, ma subito dopo entra Sarah, che è preoccupata per Isaac.
Esco per lasciarli soli.
"Ele.." mi saluta Isaac poco prima che io varca la porta, gli sorrido.
La prima ora di scuola ormai è andata.
Entro in aula per la seconda ora, mi dirigo agli ultimi banchi per stare vicino a Malia.
"Tuo cugino...non mi ha riconosciuta" gli dico balbettando, mentre aspettiamo che il professore arrivi per far lezione.
All'improvviso entra il bidello e ci comunica che il professore Foster è assente.
Mentre i nostri compagni, data l'ora buca, se ne vanno in giro per la scuola, io e Malia rimaniamo in classe a parlare un po'.
"Sì, Peter sospetta qualcosa"
"Come scusa, hai parlato con Peter e non ci hai detto niente?"
"È mio padre, ovvio che ci parlo. Comunque anche tu ci hai parlato e non hai detto niente"
Vorrei chiederle come faccia a saperlo, ma intuisco la sua risposta: è suo padre, così evito di dire altro.
Abbiamo ancora un po' di tempo libero così andiamo sugli spalti di lacrosse a vedere gli altri giocare ed incontriamo proprio la squadra di Scott, Isaac e Stiles.
Stiles dalla panchina ci saluta sorridendo, ma subito dopo riceve una pallonata in pieno viso.
"Chissà io e Lydia cosa ci abbiamo trovato in Stiles!" dice ridendo Malia.
"Ma dai, è così carino e simpatico" dico ridendo anch'io.
"Mi sa che qualcuno ti ha sentito" mi dice indicandomi qualcuno in campo, mi giro e c'è Isaac che mi guarda.
"È finita ormai, penso mi abbia già rimpiazzata con la sua ex" dico per provocarlo, so che ci sta ascoltando.
"Sarah?? Quella stronza? Questo da Isaac non me lo sarei mai aspettata"
"Ormai può fare quello che vuole" rispondo guardandolo con aria di sfida.
L'ultima campanella della giornata suona;
sono fuori con gli altri e stiamo aspettando che arrivi Isaac. Egli esce, è mano per mano con una ragazza ed infine la saluta baciandola davanti a noi, davanti a me.
Ora siamo diretti al loft, da Peter.
"Vieni con me in moto" mi dice Isaac.
"No ho già accettato il passaggio da un'altra persona" dico, salendo sulla Jeep di Stiles.
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a miserable heart.
FanfictionCome quando lo vidi per la prima volta, che a primo impatto non capì se i suoi occhi fossero azzurri o verdi; nei suoi occhi non ci avevo visto niente, il vuoto, ma l'ho arredato, sono diventati casa mia; e avrei voluto sentirli sulla mia pelle, ch...