Paralizzati dall'accaduto, restammo qualche minuto lì, fermi, a guardarci in giro.
Sapevo già chi intendevano e forse lo intuivano anche gli altri.
Alla fine ci alzammo, Derek ormai stava già guarendo, quindi non volle aiuto nel rialzarsi e camminare, andammo diretti solo da una parte, casa mia e di Scott.
L'unica lei che potevano intendere era Chiara, e dovevamo scoprire il perché.
Prima di aprire la porta di casa, mi girai verso gli altri.
"Sicuri?"
"Dai, andrà tutto bene" disse Kira.
Misi la mano sulla maniglia della porta, intenta ad aprire, ma la mano di Derek si posò delicatamente sulla mia, così che aprimmo la porta insieme.
Entrammo fianco a fianco, seguiti dai ragazzi.
A destra, in cucina, vidi subito mia madre correre verso di noi, o meglio dire verso Derek.
"Tu dovresti essere Derek"
"Non ci credo.." dissi, poco più indietro c'era papà che se la rideva, gli avrà detto tutto lui su come fosse fatto esteticamente.
"A quanto pare" disse cercando di sembrare gentile.
"Io sono la mamma di Marlin, piacere Eliza"
Si limitò a stringerle la mano e intanto la studiava attentamente, avrà notato che ci assomigliamo molto poco, l'unica cosa che ho preso da lei sono i capelli neri.
Non perdemmo troppo tempo con le chiacchiere, e andammo subito verso il salotto, dove sicuramente ci sarebbe stata Chiara.
Aiden guardò Scott e andò verso di lui, farfugliando qualcosa.
Chiara sorrise, era un po' in imbarazzo, anche perché ancora non conosceva tutti, ma subito dopo le presentai i ragazzi.
Aiden portò su in camera mia Chiara, da ordine degli altri e dal mio consenso per andare nella mia stanza.
"Non possiamo dirglielo"
"Dobbiamo, è lei" disse Derek.
Lo guardai male.
"Sai, tua sorella sta insieme a un lupo mannaro, oh aspetta anche suo cugino è un lupo mannaro, ah ma anche tutti gli altri sono lupi mannari" dissi ridicolizzando la mia voce.
Stiles ghignò un po', ma dopo che fu guardato male da Malia divenne subito serio.
"Io ci sto nel dirglielo, ma trovate voi il modo" replicai.
"Sei te il modo" disse Liam, così che tutti lo guardammo con affare interrogativo.
"Si fida di te, insomma siete sorelle, devi dirglielo te"
"Ridategli la memoria"
"Non so se-"
Non feci finire Scott che lo zittì subito.
"Sì, si può, si riesce, se non tu, Derek, se no Peter"
All'improvviso mi venne un'idea.
Presi dal mobile poco distante dal divano del salotto, la scacchiera.
"Farò come ha spiegato Stiles a suo padre!"
"Non è che ha proprio funzionato però" disse.
"Se non ci crede, ci sono tante persone che glielo possono confermare"
Non sembravano tanto convinti ma tentare non nuoce.
Chiamammo Chiara, che scese insieme ad Aiden.
La feci sedere sul divano, accanto a qualcuno, mentre io ero seduta per terra con davanti gli scacchi sopra il tavolino posto davanti a lei.
Presi ogni pezzo e sopra ne misi un post-it con scritto il nome di una creatura.
E iniziai a provare a spiegarle, insieme a Stiles che a volte mi correggeva provando a spiegargli lui.
Avevo paura della sua reazione, io in fondo l'avevo presa bene, non sapevo cosa potesse fare, non la conoscevo poi così bene, e poi fin da piccole siamo sempre state opposte.
Alla fine di tutto, rise.
"Ma perché ridete sempre nei momenti meno opportuni?" replicò Liam.
Non era una risata di gusto, era una risata nevrotica, nervosa.
"Sapevo che a Beacon Hills c'erano cose strane, ma.."
"Chi ti ha detto che ci sarebbero state cose strane?" chiese Isaac.
"Sono voci che si sentono, ma credevo fossero infondate. Pensavo ci fosse qualche ladro in più, non addirittura dei lupi mannari"
Aiden, che era affianco a lei le prese la mano, lei non gliela lasciò, anche se a prima impatto sembrò che volesse farlo.
"Non è tutto" disse Malia "abbiamo tempo fino alle 18 di domani"
Su questa storia, sui Berserker, ne sapevo molto poco, perciò le spiegarono Derek e gli altri.
Io mi limitai ad osservarli soltanto.
Notai che Derek quando era nervoso si grattava il sopracciglio sinistro, e mentre parlava continuava a farlo.
"Non mandatemi da loro vi prego" concluse.
Liam si alzò sbuffando e andò in cucina, ormai tutti facevano come se fosse casa loro; ma io lo seguì.
"Che hai?" gli chiesi dopo averlo raggiunto.
"Sono stufo, le abbiamo detto tutto e dice solamente che non vuole morire"
"È normale no?"
"No. Non lo è. Tu oggi hai visto Derek a terra e hai cercato di combattere contro chi lo aveva attaccato"
"Forse sono io non normale"
"Può essere" disse sorridendomi.
Ancora una volta, eravamo nel salotto tutti insieme, a preparare il piano.
Ero sulle gambe di Derek, lui era seduto per terra sopra il tappeto, entrambi con gli occhi chiusi.
Eravamo tutti stanchi morti, finché Tom arrivò con gli altri, pure lo sceriffo, che a pensarci bene avevo visto molto poco, urlando che fosse pronta la cena, così ci alzammo dirigendoci verso la cucina.
C'era la pizza, nemmeno ce n'eravamo accorti fosse andato via.
Mangiammo tutti insieme, dopo di che andammo di nuovo in salotto a vedere cosa ci saltava in mente.
Avremmo potuto dargli buca, ma poi ci avrebbero cercato.
Avremmo anche potuto cercare di attaccarli, ma avremmo fallito sicuramente.
Dovevamo portarla con noi, non le sarebbe successo niente, non l'avrei permesso, se no chi la sentiva Eliza urlare o disperarsi per la sua bimba.
Infine mi addormentai poggiando la testa sulla spalla possente e calda di Derek, coccolata da qualche bacio sul collo; poi anche tutti gli altri si misero a dormire.
Il mattino seguente andammo tutti a scuola, chi in ansia, chi preoccupato, chi entrambi, ma per fortuna le cinque ore di lezioni volarono, tra cui un'interrogazione di psicologia andata bene, in cui mi ero offerta al posto di Derek poiché alla fine non gli avevo più dato ripetizioni.
Alla fine ci ritrovammo tutti fuori e decidemmo di andare subito nel posto prestabilito, anche se fossimo abbastanza in anticipo, anche per prepararci psicologicamente.

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a miserable heart.
FanfictionCome quando lo vidi per la prima volta, che a primo impatto non capì se i suoi occhi fossero azzurri o verdi; nei suoi occhi non ci avevo visto niente, il vuoto, ma l'ho arredato, sono diventati casa mia; e avrei voluto sentirli sulla mia pelle, ch...