Mi svegliai presto, stranamente, mi faceva ancora male un po' la testa per la festa precedente.
Decisi di andare giù a fare colazione, ma non ritrovai nessuno a casa, neanche Scott, pensai fosse già andato da qualche suo amico, papà sarà andato a cercare lavoro, mentre Melissa avrà avuto il turno di mattina.
Mi preparai con calma, vestendomi con dei jeans, un top e una felpa con il cappuccio, per via del fresco che si era fatto a causa del temporale che c'era.
Uscì di casa con l'ombrello poiché pioveva, ma dopo neanche 5 minuti di strada il mio ombrello si girò e non ritornò più com'era prima, tutta la sfiga a me in pratica. Ero ormai sotto la pioggia quando vidi una bici sfrecciarmi affianco per poi frenare di colpo.
"Sali!" era Isaac, così salì sul manubrio e corremmo a scuola. All'entrata non c'era nessuno, e ci credo con la pioggia che c'era;
Alla prima ora c'era educazione fisica, ovvero i ragazzi giocavano a lacrosse o a baseball e le ragazze li guardavano...
Isaac andò nei spogliatoi e io lo seguì, anche se era vietato andare nello stesso spogliatoio per due persone del sesso opposto, infatti a chi era dello stesso sesso andava bene.
Isaac prese un'asciugamano dal suo borsone e me la porse, "asciugati"
"Grazie, sei stata la mia salvezza" dissi subito dopo aver starnutito..
All'improvviso mi prese e mi sbattè contro un armadietto,
"il coach sta arrivando"
"ma io non l'ho sentito.."
Mi mise il suo indice sopra le mie labbra e fece segno di non parlare, e così feci.
"Pericolo scampato" disse
"Perfetto, io allora vado.. esci dopo 5 minuti di me".
Entrai nella palestra e subito sentì le urla del coach che mi rimproveravano per il ritardo, andai da Malia e Lydia, gli altri stavano giocando e pure Kira, la invidiavo in un certo senso, io sono sempre stata una capra negli sport.
"Cos'hai al collo?" mi chiese Lydia
"Un regalo..Derek" risposi
"Uuuh" fecero entrambe, e lo chiamarono facendo segno fossi lì, diventai rossa da morire e non ci pensavo minimamente a guardarlo quando sentì una mano prendermi, era Derek, ok dovevo restare calma,
"Vieni"
"Non ci penso neanche" ma inutile dirlo che mi tirò, lo aspettai fuori dallo spogliatoio che si cambiò e mi portò in cortile, dove ci fu la nostra prima discussione...
"Noto che ti piace"
"Uhm?"
"La collana, noto che ti piace"
Non risposi. Non gliela avrei mai data vinta.
"Senti, ti va di uscire con me?" disse così velocemente che ci misi un po' a metabolizzare la frase.
"Sì"
" si?! Perfetto! Ti vengo a prendere stasera alle 8 ok? Non farmi aspettare"
"Le donne si fanno sempre aspettare"
mi baciò sulla fronte e se ne andò.
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a miserable heart.
FanfictionCome quando lo vidi per la prima volta, che a primo impatto non capì se i suoi occhi fossero azzurri o verdi; nei suoi occhi non ci avevo visto niente, il vuoto, ma l'ho arredato, sono diventati casa mia; e avrei voluto sentirli sulla mia pelle, ch...