Capitolo 10

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Non caddi, ci furono delle braccia a reggermi, braccia che conoscevo benissimo e che avrei avuto che mi stringessero tutta la vita.
" Non farlo mai più, ora pensa a riposare"
Non gli risposi, nemmeno lo guardai negli occhi.
Provai di nuovo ad alzarmi ma fallì, mi faceva troppo male la testa. Mi sentivo debole, e odiavo quella sensazione.
Infine lo guardai: era lì in piedi con le braccia conserte davanti alla finestra.
Notai che addosso avevo solo una maglietta abbastanza lunga, era di Derek che gli avevo fregato tempo fa perché mi piaceva.
"Chi mi ha cambiato?"
"Le ragazze" rispose freddo, sospirai...
"Almeno guardami! inventati una scusa per questo tuo comportamento!"
Avevo gli occhi lucidi, mi guardò soltanto, forse gli facevo pena...
Nella stanza entrarono tutti, appena mi videro ormai in lacrime Scott prese per il collo Derek chiedendo cosa mi avesse fatto,
"Lascialo stare, non ha fatto nulla"
Scott lo lasciò e lui uscì dalla stanza, per poi pormi un ultimo sguardo mentre chiudeva la porta.
"Cos'ha? Ora so la verità, se c'entra qualcosa dei vostri problemi ditemelo"
"Ti vuole lasciare" disse velocemente Stiles, e subito dopo tutti lo guardarono male.
Ti vuole lasciare.
Il mio cuore si spezzò, letteralmente.
Non riuscivo a concepire il perché, non dissi nulla, non chiesi spiegazioni, le volevo, ma non da loro.
"Stanza 32" sussurrò Lydia quando fossi davanti la porta.
Corsi per tutto l'hotel alla ricerca di quella porta, arrivai con il fiatone, per un millesimo di secondo ebbi un ripensamento, ma poi iniziai a bussare forte sulla porta.
Mi aprì un ragazzo, più alto di me, magrolino, capelli biondi, occhi azzurrissimi, con una sigaretta in bocca.
"Sì?"
"I-io sono venuta qui per Derek"
"Ah, ho capito, esco un attimo, beh comunque piacere, io sono Brett"
"Piacere" risposi, il mio nome sicuramente lo sapeva già.
Dopo che mi accertai che se ne fosse andato veramente, entrai dentro la camera, ancora con il fiatone.
C'erano due lettini singoli sulla destra con ognuno il proprio comodino con sopra una lampada, alla sinistra una finestra con un balconcino, e dritto una porta, presumibilmente il bagno.
Derek stava guardando dentro all'armadio posta vicino alla finestra, e quando sentì la porta chiudersi guardò chi ci fosse.
Io.
Appena lo vedi non riuscì a trattenere il pianto, dopo la prima lacrima fece una smorfia di dolore, ma non ci feci molto caso.
Ci guardammo alcuni instanti, il mio cuore batteva all'impazzata e sapere che lui lo sentiva mi imbarazzava ancora di più di quanto fossi già.

*****spazio autrice*****
La scuola è iniziata :c
ma pubblicherò lo stesso ogni 2/3, salvo eccezioni.
A volte può capitare che pubblico dopo un giorno ma è perché ho talmente tanti capitoli già scritti che dopo faccio confusione AHAHA. Il prossimo capitolo credo di pubblicarlo stasera, byee
600 visualizzazioni, beh vi amo :')

a miserable heart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora