"Sveglia bell'addormentata" la luce del sole entrò nella stanza e d'un tratto l'aria fredda mi avvolse il corpo; non avevo più le coperte. "Ma chi sei? Cosa vuoi dalla mia vita? Lasciami dormire!" Dissi con la voce ancora impastata dal sonno a chiunque fosse l'artefice di quella disgrazia "sù Leila. Hai scuola oggi, farai tardi!" Riconobbi la voce di Derek e lo maledissi per tutto ciò. Mi sedetti cercando di coprirmi le gambe essendo solo con le mutande e una vecchia maglia di mio fratello Ian. Rivolsi uno sguardo omicida a quel viso così sveglio e allegro. Pff Derek allegro, mai visto. "Ti odio" gli dissi passandogli davanti per raggiungere la cucina in cui aleggiava un dolce profumo di caffè appena fatto. Il mio umore migliorò leggermente quando sentii quel profumo afrodisiaco, ma continuavo ad odiare Derek nonostante avesse fatto il caffè. "Ricordami di non farti dormire mai più a casa mia. Ma ti svegli sempre così presto? Dio che brutta vita." Lui rise. Allora era davvero allegro. "Perché sei così fastidiosamente allegro? Ti hanno dato un osso?" Dopo avermi guardato malissimo rispose "Mi ha messo di buon umore svegliarti in quel modo. Mi dà una sorta di felicità darti fastidio" non ci potevo credere... davvero? L'aveva detto davvero? "Derek fatti curare e secondo immagino mi porterai anche a scuola visto che nei pochi kilometri che mi dividono da lì potrei uccidere qualcuno. Ah no aspetta, l'unico che voglio ammazzare cruentemente sei tu."
Mi preparai in fretta e in una mezz'oretta ero pronta davanti alla porta con le chiavi della berlina in mano. Uscii di casa aspettando che l'uomo mi seguisse per poi chiudere il portone a chiave. Arrivammo a scuola con dieci minuti di ritardo perché Derek mi aveva imposto di dargli uno zaino con i vestiti da portare a casa sua. Entrai in classe e mi sedetti tra Scott e Stiles. Avrei voluto ucciderli. Li guardai malissimo tutto il tempo fino al suono dell'inizo dell'intervallo. "Leila tutto bene? Ci guardi come se volessi ucciderci" allora non sei così stupido come pensavo Scott "Perché vi voglio uccidere. - mi fermai ma il loro sguardo interrogativo mi indusse a continuare - avete detto a quel celebroleso di un lupo di controllarmi che si da il caso che si diverta a darmi fastidio. Mi ha svegliato male e vedere la sua brutta faccia allegra di prima mattina non ha fatto altro che aumentare il mio cattivo umore. Quindi si, vi voglio uccidere perché sapete benissimo che non ho bisogno di un controllore, ma secondo voi potrebbe nascere qualcosa tra me e Derek. Illusi." Loro mi guardavano ed erano arrossiti alla mia ultima frase, come se io non mi fossi accorta che ci spiano. "Ok ok, forse crediamo che ci sia qualcosa, ma tu hai bisogno d'aiuto Leila. Soprattutto in questi giorni. Tutti sappiamo che effetti ha la luna piena." Alzai gli occhi al cielo. "Io non sento niente Scott, niente. Solo il fastidio di dover avere un baby sitter. Non ho bisogno d'aiuto e il fatto che tu sia il mio alpha non ti dà il diritto di impormi cose, ok? Domani c'è la luna piena e prima di domani vorrei parlare con Deaton perché non so ancora che cosa sono" me ne andai. Dovevo calmarmi. Non sapevo perché ma parlare di Derek mi faceva sempre agitare.
"Ciao" dissi all'uomo con gli occhiali da sole che mi aspettava nella berlina nera. "Ciao Leila. Ti piace il sushi? - io annuii - bene perché ho un amico che lavora al ristorante giapponese. Mangeremo lì" ma cosa gli stava capitando? Dov'era finito il Derek incazzato e antipatico che conoscevo? Mi piaceva questo nuovo aspetto di Derek, era carino.
"Sei pronta per oggi? Faremo molti più esercizi sempre corporali e domani penseremo alla mente." "Ok.. - mi guardai intorno e poi vidi due teste familiari in un tavolo poco più lontano da noi e sorrisi poi continuai sussurrando sapendo che Scott ci stava ascoltando - Derek vieni in bagno, poi ti spiego" gli presi la mano mentre lui non capiva. Andai in bagno e quando fui sicura che non ci ootesseto vedere mi nascosi dirtro la porta trascinando Derek con me "ma cos.." non lo feci finire tappandogli la bocca con la mano. Come previsto vidi Stiles e Scott entrare in bagno e così chiusi la porta attirando la loro attenzione "ragazzi dovete farvi curare." Guardai l'uomo accanto a me che mi guardava interrogativo "pensano che tra di noi ci sia qualcosa e ci spiano da quando sei arrivato a casa mia ieri sera." Lui rise guardando Scott "ragazzi per quanto sono sicuro che le piacerebbe, non è il mio tipo" ero esterefatta 'sono sicuro che le piacerebbe'? Ma in che mondo vive? "Derek non incominciare. Tu continua a sperare che io voglia venire a letto con te. E comunque toglimi una curiosità, quale sarebbe il tuo tipo?" I due ragazzi ci guardavano interessati, ma io e Derek ci eravamo dimenticati di loro, ora esistevamo solo io e lui. "Innanzi tutto meno rompi palle, poi sicuramente non si sveglia nel bel mezzo della notte e inizia a suonare il pianoforte. - arrossii, non sapevo che mi avesse sentito - e poi che sappia cucinare" mi veniva solo da ridere "primo: io non rompo le palle, poi io mi sveglierò anche nel pieno della notte, ma almeno non russo come un trattore e so cucinare e anche bene solo che, nel caso non te ne fossi accorto, praticamente non ho una cucina. Anzi sai cosa ti dico? Questa sera cucino io così ti faccio vedere quanto 'non so cucinare'." Un colpo di tosse ci fece girare e all'unisono dicemmo "che c'è?" Poi ci guardammo e scoppiammo a ridere sempre insieme mentre Scott e Stiles ci guardavano sorridendo "o mio dio ahahahha ho male alla pancia" dissi mentre mi appoggiavo al muro. Guardai Derek e qualcosa si scatenò in me. Il suo sorriso sincero mi scaldò il cuore e la sua risata rieccheggò nella stanza diffondendo felicità. In un attimo tutto sfumò e rimanemmo solo io e lui. Lo guardavo negli occhi e lui smise di ridere quando incrociò il mio sguardo. Sentivo il battito del mio cuore in sincrono con il suo, ma interruppi la magia perché troppe emozioni stavano crescendo in me.
"Scusate devo andare" e me ne andai. Sarei comunque andata a casa di Derek perché avevo bisogno di imparare, ma in quel momento avevo solo bisogno di prendere un po' d'aria. Camminai fino al nemeton dove, per l'ennesima volta, mi sedetti. Oramai era il mio pensatoio; venivo sempre qui quando volevo stare sola ed ero lì anche in quel momento sebbene volessi essere da tutt'altra parte. Non riuscivo a capacitarmi che io potessi provare qualcosa del genere per un tipo come Derek e non riuscivo a credere che in ciò che diceva Stiles c'era un fondo di verità. Lui mi faceva qualcosa, ma non avevo ancora capito se fosse qualcosa di buono o meno. Sapevo che anch'io avevo un certo effetto su di lui, ma ero quasi sicura che non me ne sarei dovuta preoccupare. Non avevo mai pensato a lui in quel senso; io davvero non lo sopportavo, ma allora perché avevo provato quelle cose nel bagno del ristorante? Perché il fiato mi si mozzava mentre ci guardavamo? Proprio non riuscivo a capire. Dopo aver deciso che diavolo fare della mia vita decisi di seguire la mia volontà e per la prima volta sarei andata esattamente dove volevo andare: da Derek.
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Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019
Werewolf"Cosa sono io, Leila? Dimmelo." Non riuscivo a ragionare. 'Sei l'amore che non credevo di poter trovare.' Pensai ricacciando subito il pensiero indietro, io non potevo amarlo: lui era il mio φαρμαχον (farmacon), veleno per il cuore ma antidoto per l...