Rimanemmo seduti lì per almeno altre due ore. Non parlammo molto, semplicemente eravamo in silenzio cullati dalla storia di quella casa bruciata. Eravamo l'una nelle braccia dell'altro come se quello fosse stato l'unico posto in cui dovevamo essere. Ci appartenevamo con il miele appartiene alle api e tutti lo sapevano. Ormai io e lui eravamo il gossip costantemente sulla bocca di tutti perche' tutti sapevano che sarebbe successo qualcosa che ci avrebbe fatto dividere, ma che qualunque cosa fosse alla fine saremmo tornati una nelle braccia dell'altro. "Andiamo dai, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto" disse Derek spezzando la silenziosa magia che si era creata. Mi alzai lasciando spazio all'uomo dagli occhi verdi per alzarsi a sua volta. Mano nella mano uscimmo dal passato di Derek camminando verso il nostro futuro.
"Ecco i piccioncini" entrammo in casa mia e come sospettavo trovammo tutto il branco appollaiato sul mio divano. "Sembrate felici" disse Stiles ammiccante. Sorrisi "Lo siamo" Derek mi guardo' con uno di quegli sguardi che solo lui sa dare. Le pupille un po' dilatate e l'aria persa di chi e' davvero innamorato. Non mi interessava se Stiles o tutti gli altri stessero pensando a noi mentre facevamo sesso (anche se la cosa poteva essere decisamente strana), perche' solo noi due sapevamo il motivo della nostra felicita' e questo mi bastava. Lasciai Derek con Stiles, Scott e Parrish a bersi una birra nel mio salotto mentre io salivo con le ragazze in camera mia. "Allora? Com'e'?" accolsi la domanda di Malia e, facendo finta di non capire, risposi "Com'e' cosa?" risero "Beh, il sesso con Derek" sorrisi. "Noi non abbiamo fatto sesso" risposi con una semplicita' che le sconvolse "COSA?" mi girai di scatto distraendomi dal piegare i miei vestiti zittendo Kira che l'aveva presa con un po' troppo entusiasmo. "Non l'avete fatto?" continuo' Lydia ammonendo Kira a sua volta. "No" dissi con tanto di spallucce, mi stavo divertendo non poco. "Ma cosa avete fatto per tre ore? Nessuno e' andato a casa di Derek perche', dopo aver controllato qui, pensavamo vi steste divertendo" "Eravamo alla casa bruciata... Aspetta, avete controllato se stessimo facendo sesso? Sul serio?" guardai le ragazze che, ignorando le mie domande, mi chiesero di continuare notando la mia aria felice "mi ha raccontato del suo passato e poi siamo rimasti abbracciati per un'ora e mezza in silenzio. Semplicemente abbracciati... E' stata la cosa piu' intensa che io abbia mai fatto. Era come se ci stessimo parlando con le sensazioni che ci attraversavano. Sembra una cosa stupida, ma e' stato molto piu' gratificante del sesso" Lydia, Malia e Kira mi guardavano incuriosite aspettando che continuassi, ma non dissi piu' nulla. Era tutto quello che riuscivo a trasmettere a voce di quella esperienza. "Lo voglio fare - dissi poi nel silenzio - questa sera. Sono pronta e lo voglio. Qualche consiglio?" Non l'avessi mai fatto! Passammo il pomeriggio a parlare di come fare una cosa piuttosto che un'altra come preparare la serata eccetera fino a che non le frenai alzandomi e uscendo dalla stanza scusandomi e salutandole.
'Lights will guide you home, And ignite your bones, And I will try to fix you' Le parole di Fix you dei Coldplay ancora una volta avvolsero il loft di Derek liberato dal divano e con al centro tanti cuscini, una coperta e cibo cinese da asporto. Il tutto illuminato da candele che, ancora una volta, erano sparse in ogni punto della casa proprio come la sera del nostro primo bacio. Derek entro' rimanendo stupito di come avevo ridotto casa sua. Lo stavo spiando dal piano di sopra, ma sapevo benissimo che lui sapeva che ero in casa. Lesse il biglietto che avevo attaccato al tappeto davanti alla porta "Come la prima volta che ci siamo baciati, voglio che questa serata sia una continua piacevole sorpresa. Benvenuto in questa avventura." Segui' le frecce di post-it fino alla cucina dove c'era il sacchetto del cibo da asporto e un altro biglietto "Come la prima volta che ti ho visto, mangiamo cinese. Spero ti piaccia" Continuo' a seguire le frecce e arrivo' allo stereo "Torniamo all'ormai lontano giorno del nostro primo bacio. Iniziato terribilmente male (perche', se ti ricordi, mi avevi svegliato terribilmente male quel giorno) e continuato sempre peggio fino a quando non mi hai chiesto di ballare su questa canzone e io ho fatto la migliore scelta della mia vita: ho accettato." Segui' le frecce ed arrivo' al muro su cui c'era un altro post-it "Qui termina il nostro viaggio. Questo e' l'esatto posto in cui hai scoperto che con un bacio sul collo potevi farmi fare qualsiasi cosa ed e' qui che scoprirai che io di natura, posso fare qualunque cosa." Ero dietro di lui e mentre stava ancora leggendo lo abbracciai da dietro avvolgendo la sua vita muscolosa con le mie piccole braccia. Lui si giro' e, prendendomi dolcemente il viso tra le mani mi bacio'. Fui io ad approfondire il bacio toccandogli la schiena sotto il tessuto della sua maglia. Volevo sul serio che se la togliesse e i miei tentativi di farglielo capire servirono a qualcosa. Una volta che entrambi eravamo senza maglia mi prese in braccio continuando a baciarmi e mi porto' sui cuscini che avevo preparato. Il resto venne tutto naturale. Lui fu premuroso come sapevo sarebbe stato e rese la mia prima volta ancora piu' speciale di quanto mi aspettassi. Stavo provando una miriade di emozioni tutte insieme che, se sommate, mi mettevano in confusione. Una confusione bella, sia chiaro. Molto bella. Una confusione perfetta. Tutto era perfetto in quel momento. Avevo avuto paura che l'aver deciso il giorno e il come avrebbe potuto rovinare un po' l'effetto sorpresa della cosa da parte mia, ma anche il cibo cinese freddo e molliccio che mangiammo tra il primo e il secondo round parve perfetto. Si, perche' niente avrebbe potuto rovinare un momento del genere. Le cose sarebbero potute andare solo meglio.
Eravamo sdraiati sui cuscini ormai disordinati con il mio viso sul suo petto e la sua mano che mi accarezzava dolcemente la schiena. "Vorrei che questo momento non finisse mai, - dissi sovrappensiero - ma finira' - aggiunsi - se non facciamo qualcosa" conclusi rendendomi conto di aver parlato ad alta voce. Le sue braccia si strinsero attorno ai miei fianchi e come un sospiro lo sentii. Vicino al mio orecchio, un pensiero passeggero proveniente dal corpo sotto il mio "Sposami".
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Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019
Werewolf"Cosa sono io, Leila? Dimmelo." Non riuscivo a ragionare. 'Sei l'amore che non credevo di poter trovare.' Pensai ricacciando subito il pensiero indietro, io non potevo amarlo: lui era il mio φαρμαχον (farmacon), veleno per il cuore ma antidoto per l...