Chapter 19

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La mattina passò tranquillamente. A scuola avevo fatto un test per vedere se ero adeguata al corso advanced di varie materie. Avevo passato la mattina con un professore giovane, probabilmente di sostegno. Era carino, ma pur sempre un professore (oddio avrei pagato per avere un professore come lui in modo permanente). Mi aveva aiutato in un sacco di cose e mi aveva anche offerto un caffè, ma avrei avuto un impegno dopo scuola.
Quando la campanella suonò uscii subito prima che iniziasse il solito traffico dopo scuola. Riuscii ad arrivare alla mia meta in dieci minuti. In quattro anni non era cambiato niente; l'erba era sempre ben tagliata e il ciliegio faceva ombra alle lapidi della mia famiglia. Erano quasi cinque anni che non venivo in questo cimitero. Davanti alla tomba di mia madre c'erano dei gerani freschi e questa cosa mi gettò in confusione. Chi metteva i fiori qui? C'era qualcuno che conosceva i miei tanto da lasciare dei fiori sulle loro tombe? Comunque tralasciando questo particolare posai i tulipani che avevo comprato su ogni lapide constatando che erano davvero troppe. Mi sedetti con la schiena appoggiata al tronco dell'albero e cominciai a parlare con mia madre come non facevo da tanto. "Ciao mamma. Scusa se non ti parlo da così tanto, ma non riuscivo ad avere le forza di tornare in questa città. Lo zio mi ha abbandonata, ma probabilmente lo sai già. Ho conosciuto tanta gente che mi ha insegnato a controllarmi, perché non me l'avete mai detto? Avreste potuto insegnarmi anche se ero piccola. Per fortuna ho I miei amici, il mio branco, la mia nuova famiglia che mi aiuta; sono molto protettivi e chissà perché continuano sempre a ripetere che questo periodo è troppo tranquillo e che sta per succedere qualcosa di brutto. Sai, mi sono innamorata. Si è strano anche per me, soprattutto è strano ammetterlo, ma è vero. Lui è il mio opposto, siamo diversi in quasi tutto, ma il carattere è molto simile. Deaton dice che i nostri tatuaggi si cercheranno sempre e sinceramente un po' lo spero perché non ci parliamo quasi mai e vorrei tanto ritornare come prima - mi squillò il cellulare - ora devo andare mamma. Ti voglio bene. - mi alzai e risposi - Si? Che succede?" La voce di Scott che mi rispose era preoccupata "Leila corri a scuola. Il più velocemente possibile. Devi risolvere una situazione" risolvere una situazione? Io? "Va bene arrivo". Andai in macchina e corsi fino a scuola parcheggiandomi, ormai come al solito, di fianco alla macchina di Stiles. Entrai nelle grandi porte e mi ritrovai Scott davanti "che cosa è successo?" Gli chiesi mentre camminavamo a passo spedito "non lo so. Theo mi ha chiamato e ha detto che Derek era impazzito: gli urlava contro cose senza senso e si era anche semitrasformato. Ho pensato che l'unica cosa che collega questi due fossi tu e quindi ti ho chiamato" eravamo arrivati all'entrata sul campo da lacrosse e io non sapevo cosa aspettarmi. Perché Derek era impazzito? C'entravo io?
Quando entrammo nel campo vidi Stiles, Lydia, Malia, Kira e Liam che cercavano di trattenere distanti Theo e Derek che erano entrambi semitrasformati ed entrambi incazzati. Corsi verso di loro e mi fermai quando vidi Derek sporco di sangue ovunque, ma ovviamente senza graffi. "Oddio ragazzi ma che state facendo?!" Dissi attirando la loro attenzione. "Come hai potuto? Come hai potuto farmi questo? Non me lo aspettavo da te" mi disse con uno sguardo incazzato che mi fece un po' paura. Sentivo la delusione nella voce e questo, pur non sapendo il motivo, mi fece male al cuore. "Ma cosa ho fatto?!" Lui mi guardò incredulo mentre Theo rimaneva in silenzio; ora la lotta non era più tra loro due, ma tra me e Derek e per questo lui si rilassò. "Come cavolo hai potuto beciarlo, Leila? - guardai Theo. Cosa gli aveva detto? - E dio solo sa che cos'altro avete fatto?!" Io ero incredula. Perché si era arrabbiato così tanto? Perché gli interessava? Se anche l'avessi fatto che cosa cambiava a lui? Non avevo parole. Lui pensava che io avessi baciato Theo quando avrebbe dovuto sapere che non l'avrei mai fatto. Nonostante tutto quello che Derek mi aveva fatto passare non sarei mai riuscita a baciare Theo. "A parte il fatto che a te non dovrebbe interessare cosa ne faccio della mia vita. Sei tu che ti sei tirato indietro, quindi hai poco da incazzarti. Sei tu che mi hai spezzato il cuore perché eri cosí stupido da non vedere quanto io fossi presa da te. E sinceramente mi ferisce che tu possa credermi capace di una cosa simile. Davvero pensi che io l'abbia baciato? Te lo ha detto lui? Derek dovresti finirla di credere a tutto quello che ti dicono e dovresti imparare ad osservare. Perché se mi avessi osservato avresti capito che non sono riuscita a baciarlo. Ci ha provato per una settimana; ogni giorno per sette giorni. E, diamine, è un gran bel ragazzo; sai quant'è difficile resistere ad un faccino così? Ma non ci riuscivo. Sarebbe stato come mentire a me stessa e io non potevo farlo perché sapevo che poi mi sarei sentita sporca. Non ci sono riuscita perché lui mi dava sempre ragione ed era cosí fastidiosamente adorabile; le sue braccia non erano abbastanza forti e prepotenti. Non l'ho baciato e lo dovresti sapere perché se mi avessi osservato sapresti che non avrei mai potuto farlo perché io ti amo Derek. E non mi interessa se tu credi che io sia in pericolo per questo, se hai paura che possa farmi del male standoti a fianco. Io ti amo e se per stare con te devo farmi del male, allora prepara il kit di pronto soccorso perché io non me ne vado." Un silenzio di tomba era calato e io mi resi conto di avergli appena confessato i miei sentimenti, avevo appena affrontato la mia paura più grande a piedi uniti. Lui aveva gli occhi sbarrati e la bocca leggermente aperta. Non sapevo se questo stupore fosse una cosa buona o meno, ma speravo che dicesse qualcosa. "Dì qualcosa Derek, ti prego" gli sussurrai. Lui si avvicinò facendo un passo alla volta quasi sull'attenti. Il mio cuore stava impazzendo e mi si era formato un nodo allo stomaco in attesa di una sua qualsiasi affermazione. Aveva una luce particolare negli occhi che erano tornati verdi, sembrava quasi sotto steroidi. I ragazzi attorno a noi ci guardavano probabilmente ancora confusi dalle mie parole. Loro non sapevano niente di questa faccenda, l'unico che sapeva qualcosa era Stiles a parte Scott che probabilmente aveva già rimosso tutta questa storia. Derek non aveva ancora detto niente ed era passato un tempo che sembrava eterno. Era un'attesa snervante che era peggiorata dal suono di tutti i nostri battiti che mi facevano come un conto alla rovescia che mi rimbombava nella testa. Era una situazione davvero surreale; non mi sarei mai aspettata di dichiararmi così palesemente e mentre aspettavo iniziai a temere che se ne andasse, che mi lasciasse sola, che avessi fatto tutto ciò per niente. L'idea di scappare crebbe dentro di me, l'idea di lasciare tutto di nuovo e di andare come sempre al nemeton per trasferire un po'di questo dolore nel mio tatuaggio che era ormai l'unica cosa che teneva i pezzi di me ancora in piedi. Le lacrime rischiavano di uscire; iniziavo ad avere davvero la consapevolezza di aver fatto una cagata a dirgli tutto. Avrei dovuto rimanere in silenzio e semplicemente dirgli che si fida delle persone sbagliate. Avrei dovuto solo far cambiare idea alla sua testa cocciuta senza accennare a nessun tipo di sentimento. Avrei dovuto giostrarmi la questione diversamente senza farmi prendere dal panico.
"Davvero?" La voce di Derek mi riportò sulla terra e il mio cuore perse un battito "davvero cosa?" Gli chiesi "davvero non l'hai baciato?" Ceh, io gli ho appena detto che sono innamorata di lui e mi chiede ancora del bacio?! "Si, Derek. Non l'ho baciato" gli risposi fredda aspettandomi di tutto meno quello che fece.

Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora