Ero stanca. Dei segreti, dei litigi, dei problemi. L'ultimo mese era stato un continuo susseguirsi di problemi senza soluzioni. L'aver rivisto mio zio scoprendo che è effettivamente uno psicopatico e poi la sua sparizione, l'essere stata rapita e torturata per un ciondolo che io non ho, il tradimento di Derek e ora? Ora se ne sarebbe aggiunto un altro perché sicuramente non sarebbe stato un 'particolare' piacevole, nessun particolare tralasciato era mai piacevole. In questo terribile periodo avevo imparato che la vita non ne ha mai abbastanza, ma che se le superi tutte qualcosa di bello ti arriva. "Illuminami" dissi davvero poco volenterosa di venire a conoscenza di questo particolare. "Leila io sto perdendo i miei poteri". BOOM. Mi sentii mancare. Le gambe mi diventarono molli e improvvisamente sentii che avevo bisogno di sedermi. "Da quando? Come? Perchè? Morirai? È colpa mia vero? Dio non avrei mai dovuto fare quello che ho fatto, è... è stato troppo per te, dovevo saperlo. Insomma tu eri in coma e entrambi stavamo soffrendo, ho agito impulsivamente. Scott lo sa? E Styles? Lui ne sarà distrutto, sai quanto ti vuole bene. Derek io non so se posso farcela senza di te. Dobbiamo chiedere a Deaton se lui può fare qualcosa. Sono un disastro. Perché non me l'hai detto prima? Non dovresti tralasciare particolari del genere. E poi ubriacarti in un bar? Sul serio? Ma quanti anni hai? Saresti potuto morire là dentro o avresti potuto uccidere qualcuno. Io non ti verrei a trovare dietro le sbarre, te lo dico già nel caso ti venisse in mente di fare altre cretinate del genere. D'ora in poi dovrai stare molto più attento Derek! Non riesci più a controllarti come una volta e non so se crederebbero di nuovo ai cocktails corretti e alla storia del giaguaro se ti dovessi trasformare in pieno centro. Sei un idiota. Non so neanche perché ti sto ad ascoltare, ma perché spreco tempo a darti consigli? Tanto non mi ascolti! Fai sempre tutto di testa tua Derek e ora per colpa mia stai morendo e io.." Fui bloccata dalla sua mano sulle mie labbra e dal suo sorriso smagliante che mi lasciò senza parole. "Calmati ok? Non sto morendo, non ancora. Lo sanno tutti e ho già parlato con Deaton che crede che non sia stato il tuo incantesimo a farmi questo, ma il tizio grosso quanto mi ha buttato a terra, probabilmente mentre eravamo svenuti mi ha iniettato un veleno. E non te l'ho detto prima perché la signorina Madamadorè mi ha chiesto di starle alla larga e di darle tempo. Non sentirti in colpa ok? Non è assolutamente colpa tua. Tu mi hai salvato, di nuovo. Sembra quasi che tu non riesca a fare altro che salvarmi la vita. Davvero ti fidi di me? Sono stato un idiota, lo so, mi dispiace." Ora era lui che stava straparlando e quindi lo feci tacere unendo per la prima volta da un mese le mie labbra con le sue. Subito un sapore di menta mi pervase rinfrescandomi la bocca. "Si, mi fido di te. Ora pensiamo a non farti morire". E mano nella mano lasciammo Jordan con il suo Pick-up e un sacco per morti pieno di cuscini.
"Quindi cosa possiamo fare?" Eravamo nella clinica veterinaria perché avevo insistito per andare a parlare a Deaton. So che lo aveva già fatto Derek, ma volevo farlo io stessa. "Aspettare. È l'unica cosa che ora possiamo fare. La sua perdita dei poteri potrebbe portare ad un upgrade del lupo in cui si trasforma, potrebbe diventare più forte. Non dobbiamo escludere il fatto che potrebbe anche morire, ma prima di ciò ci saranno dei segnali che ci diranno su quale sponda attraccherai." Ero insofferente, dovevo fare qualcosa, qualsiasi cosa. "E quanto c'è dai segnali alla morte? Giusto per sapere" vedemmo entrare Stiles e Scott che evidentemente avevano ascoltato la nostra conversazione. "Abbastanza per attuare un piano B, Stiles" gli rispose Deaton. Mi sorse una domanda che non riuscii a reprimere "ah, abbiamo un piano A?" "Penso fosse l'aspettare il piano A" mi rispose Derek appoggiato al bancone di fianco a me. "Che bel piano. A me sembra più un'attesa inutile. Non possiamo starcene semplicemente con le mani in mano mentre Derek soffre. Io non posso perché, nel caso ve lo foste dimenticati, io provo le sue emozioni e mi distrugge sapere che prova dolore o frustrazione o qualsiasi altra emozione negativa senza poter fare niente. Io non sono capace ad 'aspettare' e basta. Quindi qualche altra idea per far diventare il piano A un piano più intelligente?" Tutti mi guardavano interrogativi e poi Deaton parlò: "dobbiamo distrarlo, Leila. Così non proverà emozioni negative e il piano A sarà più 'piacevole' per entrambi". L'enfasi che diede alla parola 'piacevole mi fece arrossire, ma allo stesso tempo mi ricordò di quanto desiderassi Derek. Mi guardai attorno con ancora le guance in fiamme e notai che tutti guardavano me e Derek. Rivolsi poi lo sguardo verso Derek che mi fissava con le pupille allargate. CHE ANSIA. "Ok, ragazzi ho capito. Non mettetemi ansia però! Madonna smettetela di guardarmi così" "Così come?" Mi chiese Stiles allargando ancora di più gli occhi, cosa che mi fece ridere allentando un po' la tensione. Dopo svariati minuti di silenzio in cui tutti non facevano che guardami presi la situazione in mano "ok, io me ne vado. Ciao a tutti" e me ne andai. L'idea di essere così stressata per fare una cosa che mi avrebbe cambiata mi metteva davvero tanta ansia. Non l'avrei fatto solo per distrarre Derek, ma sapere di non sapere quanto tempo mi restava, mi metteva decisamente fretta. Io provavo decisamente una forte attrazione sessuale per lui, non potevo negarlo. Insomma, chiunque provava una forte attrazione sessuale per lui, era un figo assurdo. Ma la passione non mi bastava perché era la mia prima volta e sarebbe dovuta essere importante.
Mentre camminavo nel bosco mi ritrovai davanti per l'ennesima volta la casa bruciata. Le transenne erano tutte a terra, ma la casa non sembrava messa peggio dell'ultima volta in cui ci ero entrata. Passata la soglia un odore di legno e ricordi mi avvolse e venni catapultata in una vita che non era la mia. Vidi un piccolo Derek correre per casa divertito rincorso dalla madre. Un suono sfocato di una ninna nanna mi accompagnò lungo il corridoio al piano di sopra. Storie di leggende narrate a giovani licantropi assonnati mi cullavano nel viaggio che stavo facendo nel passato di Derek. La fine del corridoio era crollato insieme a tutto il resto della facciata e io vedevo le rovine di una casa abbastanza grande da ospitare intere generazioni di un'unica famiglia. Tutto in quel luogo profumava di malinconia. Mi sedetti lì con le gambe a penzoloni e la testa persa in un passato che non mi era mai stato raccontato. Derek non mi aveva mai parlato della sua famiglia e io non mi ero mai preoccupata di fargli domande ricordandomi quanto odiassi quando tutti mi chiedevano come mai vivevo con mio zio.
"Leila?" Una voce sorpresa mi fece sussultare. "Ciao Derek" gli dissi mentre si avvicinava a me. "Cosa ci fai qui?" Sembrava intimidito, spaventato. Sapeva che quello era il momento di aprirsi con me. "Passavo di qua e sono entrata" si sedette a fianco a me "Non dovresti entrare in case che non conosci, per di più se sono abbandonate". Guardai il bosco al di là delle rovine. "Non è la prima volta che vengo in questa casa, la conosco meglio di quanto pensi" inspirai l'aria fresca che mi arrivava addosso con una leggera brezza che faceva muovere le foglie degli alberi. "Sei già stata qui?" Annuii non avendo le forze di dire altro. "Quando?" "Poco dopo averti conosciuto e il giorno dopo che ti ho detto che ti amo" sentivo il suo sguardo su di me, ma non avevo alcuna intenzione di ricambiarlo. Non disse nulla così parlai io. "Sai, dopo la morte della mia famiglia io non riuscivo a parlare. La polizia a malapena erano riusciti ad avere una dichiarazione. Sono stata muta per mesi fino a che non ho conosciuto Clara. Lei era l'unica capace di farmi parlare. 'Stress post-traumatico' lo chiamavano gli psicologi da cui mio zio inutilmente mi aveva fatto visitare. Ma la verità era che non avevo niente da dire. La mia famiglia era morta e io ero rimasta senza parole, non perché fossi traumatizzata, ma perché ero sola. Mi zio mi picchiava, mi trattava come una schiava, ovviamente io con lui non parlavo e non avevo amici prima di Clara. Mi sono sentita responsabile della morte dei miei fino a quando non ti ho salvato la prima volta, quando ho scoperto il vero responsabile. È difficile continuare a vivere con un peso del genere sulle spalle, ma mi dicevo che meritavo di soffrire per quello che non avevo fatto. Perché non ero a casa a proteggerli. Vedere i corpi di ogni componente della tua famiglia lacerato, vedere la tua casa mezza bruciata, vedere il tuo cane morire tra le tue braccia; è inevitabile che ti cambi. Quando tu hai visto il mio passato da una parte mi dispiaceva che tu dovessi soffrire quanto avevo sofferto io, ma dall'altra mi sentivo molto più leggera. Non ho mai avuto il coraggio di raccontare tutta la storia come l'hai vista tu, a partire da quella cassetta". Ero appoggiata al suo petto e sentivo il suo cuore accelerare avogni frase che pronunciavo. Eravamo uniti in un abbraccio che sembrava come l'arca di Noè. Poi lo sentii. La vibrazione del suo petto che indicava che stava cominciando a parlare. "Era notte. Io e mia sorella non eravamo in casa. Allora io ero innamorato di questa ragazza. Era una cacciatrice e mi aveva ingannato inducendomi a dirle dove fossimo nascosti. Diede fuoco alle cantine in modo che il fuoco si propagasse più velocemente. Si potevano sentire le urla dei bambini e degli adulti a miglia di distanza. Mi zio ne rimase ustionato. Aveva metà viso bruciato ed era catatonico. Lo è stato per sei anni. Dopo l'incedio mia sorella si trasferì e io rimasi da solo. Non mi fidavo più di nessuno. Per dieci anni sono rimasto solo e poi ho conosciuto Stiles e Scott e mio zio è tornato 'normale'. La solitudine non è una cosa buona soprattutto se non smetti di cercare chi ha ucciso la tua famiglia. Sono quasi impazzito durante tutto quel tempo. Quando ti ho trovata nel bosco ero fuori di me. Stavo scappando dai cacciatori ma quando ti ho vista sdraiata sul Nemeton non ho potuto fare a meno di fermarmi. Eri completamente nuda e quella notte ci saranno stati sei gradi. Quello che ti manca dei tuoi ricordi è che io non sono stato seduto a fianco a te per tutte quelle ore, mi sono sdraiato in modo che ti potessi appoggiare a me. Saresti morta ibernata se non l'avessi fatto. Non sapevo fossi un lupo per questo mi sono così sorpreso quando ti sei trasformata. Leila, tu mi hai salvato la vita senza accorgertene perché i cacciatori non mi hanno trovato solo perché ero con te. Da quel momento ti ho sognata tutte le notti, proprio come tu hai sognato me" il mio cuore stava impazzendo a quelle parole. Pensare di aver dormito nuda con un lupo e non ricordarlo mi sembrava impossibile. Eppure per l'ennesima volta il destino mi aveva legato a Derek in un modo così dolce da sembrare quasi ironico.
Tutto questo sarebbe stato bellissimo, se solo fosse durato più a lungo.
STAI LEGGENDO
Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019
Werewolf"Cosa sono io, Leila? Dimmelo." Non riuscivo a ragionare. 'Sei l'amore che non credevo di poter trovare.' Pensai ricacciando subito il pensiero indietro, io non potevo amarlo: lui era il mio φαρμαχον (farmacon), veleno per il cuore ma antidoto per l...