Chapter 35

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Avevo sognato molte volte il mio matrimonio. Fin da piccola mi immaginavo nel mio vestito bianco a camminare lungo la navata verso Joe Jonas dei "Jonas Brothers" che mi guardava ammaliato. Poi dopo il matrimonio saremmo andati in un capannone imbandito e sulle note di una canzone delle barbie avremmo avuto il nostro primo ballo.

 Ovviamente Lydia era impazzita quando l'aveva saputo e aveva subito iniziato a progettare tutto quanto. Da quando, due settimane fa, l'abbiamo detto ai ragazzi; Derek ed io non abbiamo piu' avuto un momento da soli. In casa mia c'era sempre qualche ragazza ad aiutarmi a pensare alle bomboniere, ai fiori e alla torta, e in casa di Derek, Scott e Stiles si erano stabilizzati. Io e lui ci vedevamo di sfuggita qualche volta e magari riuscivamo a scambiarci un bacetto passeggero. Lui stava peggiorando e, anche se lui cercava di non farmelo capire, io lo sentivo; nonostante tutto io e lui eravamo sempre sentimentalmente collegati. E poi il suo profumo... era cambiato: non profumava piu' di bosco e liquirizia, ma di legno bagnato ed erba tagliata. Qualcosa stava succedendo in lui che lo stava cambiando e io nel profondo sapevo che non era niente di buono. Proprio per questo mi ero preparata nel caso fosse successo qualcosa di brutto: avevo un piano B. Nonostante questo la mia felicita' non era ancora stata scalfita. Mi stavo per sposare con l'uomo che amavo e questo era un dato di fatto. 

"Questo ti sta da Dio. Secondo me e' quello giusto" Eravamo in un negozio fuori citta; a cercare il mio vestito. Avevo voluto tenere questa scelta come ultima cosa perche' sapevo che averlo davanti a me rischiava di farmi venire troppa ansia. Ero accompagnata dalle ragazze e Malia era gia' stanca dopo il mio quarto tentativo e dopo la quarta volta che lei diceva sempre la stessa cosa. Vedermi vestita di bianco mi faceva un certo effetto, ma sapevo che quel vestito con le balze non era quello giusto. "No, non e' lui. So che non e' lui." Malia sbuffò e Lydia arrivo' portandomi altri tre vestiti che io accolsi, ma mentre camminava verso di me vidi dietro di lei un vestito nascosto tra altri quattro. "Provero' questo adesso" Lydia stava per protestare, ma senza darle bada andai verso il camerino. Lo indossai e mi sorpresi che fosse esattamente la mia taglia. Era un vestito all'apparenza normale con la gonna che cadeva morbida sui fianchi. Il decollete' era coperto da una maglietta di pizzo leggero che mi copriva anche le braccia.  Lo strascico del vestito non era particolarmente lungo, ma era reso della lunghezza giusta dal velo semitrasparente che mi copriva il viso. Camminai verso la piattaforma davanti agli specchi con le lacrime agli occhi. Sapevo di averlo trovato e non mi serviva guardarmi allo specchio per averne la conferma: mi basto' guardare Lydia negli occhi per capire che avevo ragione. Si stava emozionando quanto me e appena ci stringemmo in un abbraccio scoppiammo entrambe a piangere. "Sei... un capolavoro" sorrisi tirando su col naso e mi guardai allo specchio: aveva ragione, lo ero. Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentivo la ragazza piu' bella del mondo. In quel vestito era come essere diventata all'improvviso un'altra persona. Mi piaceva e sapevo sarebbe piaciuto anche a Derek.
Uscii da quel negozio con il cuore pieno d'amore e il portafogli vuoto, ma non mi interessava: la parrucchiera l'avevo gia' pagata. 

Arrivai a casa mia e trovai Stiles seduto in cucina a chiaccherare con Jordan. "Ciao ragazzi" dissi interrompendo la loro conversazione. "Ciao bellissima cugina. E' andata bene la caccia al Vestito?" annuii sventolando la busta prima di appoggiarla sul divano. "Stiles tu non dovresti essere da Derek? Sei il suo testimone dopo tutto" lui mi sorrise. "Volevo sapere come stava la mia migliore amica e sorella. E volevo salutare Parrish. - si avvicino' a me e mi sussurro' - e poi era una scusa per vedere Lydia" sorrisi  e lo spinsi verso di lei che lo abbraccio' per salutarlo. Ero al settimo cielo.

"Ciao cuginetta, come stai?" Mi chiese Jordan mentre stavo controllando le ultime cose per la cerimonia. "Affaccendata e ansiosa, ma felice. Tanto felice" gli sorrisi passandogli dei biglietti da tagliare. "Tu?" Aggiunsi. "Sto bene grazie" sapevo che voleva aggiungere qualcosa. "Davvero?" Chiesi "In effetti.. volevo chiederti una cosa. - annuii aspettando che continuasse - Lo sai che la situazione sta peggiorando, vero?" Sospirai "Si, lo so. Non rimane molto tempo. Ma ho un piano, stai tranquillo. Andrà tutto bene." Mi abbracciò sorprendendomi. "Sei la mia unica famiglia, ti prego stai attenta Leila. Tengo a te più di quanto credi" ricambiai l'abbraccio stringendolo a me. "Io non sono la tua unica famiglia. Il branco lo è. Siamo una famiglia e se non ci sono io, ci sono loro. Starò sempre accanto a te J, stai tranquillo". Una lacrima mi sfiorò la guancia. Non sapevo bene se fosse di felicità o di tristezza, ma sapevo che il bene che provavo per lui era piu' che sincero. Mi ricordava i miei fratelli in una maniera spaventosa in molte cose. Aveva le stesse espressioni di Ian e aveva lo stesso carattere di Logan. Lo adoravo perche' in lui vedevo la famiglia che mi era stata strappata via. 

La sera le ragazze ed io saremmo andate in un Pub per il mio addio al nubilato. Il mio abbigliamento era un po' troppo sexy, ma Lydia mi aveva costretta a mettermi qual vestito mettendo un lucchetto al mio armadio "Drastico, ma necessario" mi aveva detto mentre infilava le chiavi in tasca. Non sapevo dove sarebbe andato Derek e, anche se mi fidavo di lui, speravo vivamente che non incontrasse una delle sue ex.                                                                                                  "Ciao ragazze" salutai le mie damigelle che mi aspettavano fuori dal locale "Wowowowo attenti uomini arriva un'ondata di caldo dal fronte Leila! Ragazza sei una bomba!" risi verso Kira che le abbracciai una ad una. Entrammo a braccetto come delle vere VIP e mi sentii gli occhi di molti uomini addosso. Mi sentivo sporca, ma mi sentivo dannatamente sexy. Cominciammo a bere e poi, raggiunto un tasso alcolico abbastanza alto da non avere piu' imbarazzo, andammo a ballare. Ballare in discoteca per me era una cosa abbastanza insolita per me, ma in quel momento mi sentivo come a casa. Ci strusciavamo tra di noi in un ballo forse un po' troppo spinto. Poi la folla si dissolse e un uomo pieno di muscoli vestito da poliziotto sexy inizio' a camminare verso di me con un'aria molto decisa. Al che' guardai Lydia, Malia e Kira che se la ridevano e allora capii: era uno spogliarellista. Normalmente questa cosa mi avrebbe dato fastidio, ma con tutto quell'alcool nel sangue niente avrebbe potuto darmi fastidio; quindi stetti al loro gioco. Mi sedetti su una sedia messa in mezzo al cerchio formato dalla folla come mi aveva ordinato il poliziotto sexy. Mi lego' una benda sugli occhi e si mise davanti a me pericolosamente vicino al mio viso. Quindi poso' le mie mani sul suo petto. Era completamente diverso da quello di Derek: questo era molto piu' pompato, un po' finto, e poi completamente senza peli il che mi fece un po' strano perche' mi sembrava di toccare delle tette finte. Comunque la cosa ando' avanti con lui che mi faceva toccare cose e mi faceva balletti provocanti davanti e poi basta. Mi sarebbe piaciuto di piu' se fosse stato Derek, ma avremmo avuto tempo anche per quello. 

La mattina dopo mi svegliai con il peggior post-sbornia di tutta la mia vita. Ringraziavo Dio di aver pagato delle brave estetiste che mi facessero il trucco, perche' senza ero davvero uno zombie. Fui truccata e pettinata e poi mi vestii. Alla fine di tutto mi guardai allo specchio con tanto di buche' di tulipani in mano e mi emozionai. Stavo per sposarmi. Salii nella macchina di Jordan che mi porto' verso il mio destino.

Il matrimonio si sarebbe tenuto al Nemeton e l'avrebbe celebrato Deaton che, in quanto druido, ne aveva il potere. Sarebbe stato un perfetto matrimonio tra creature sovrannaturali. 

Stavo aspettando che il pianoforte cominciasse a suonare nascosta dietro un tronco a braccetto con mio cugino. Non vedevo l'ora di vedere Derek. Per quanto non l'avessi mai visto vestito in giacca e cravatta, ero sicura che sarebbe stato bellissimo. In realta' ero abbastanza sicura che sarebbe stato bene anche con un sacco di iuta addosso. L'aria fu impregnata dalle note della marcia nuziale e io cominciai a camminare seguendo il tempo della canzone e lo guardai innamorandomi per l'ennesima volta. Arrivata all'altare chiusi gli occhi e inspirai. Non mi piacque affatto cio' che sentii: Odore di morte. 

Il prete comincio' a recitare la solita manfrina ed io cercai di non mostrare la mia preoccupazione che si allevio' leggermente vedendo il suo viso sorridente. "Ti prego non ora" continuavo a ripetermi in testa. "Leila Charlotte Sophie Flowersun, vuoi tu prendere Derek Hale come tuo legittimo sposo?" "Si, lo voglio con tutto il mio cuore" Dissi decisa e guardai Derek. Aveva gli occhi tremendamente arrossati e le labbra secche. Deaton gli fece la stessa domanda e lui degluti' "Si - sentii un tremolio nella sua voce che non mi fece tranquillizzare - lo voglio" il suo sorriso era sparito e gli occhi erano lucidi. Percepivo il suo dolore. Percepivo che stava per crollare. Deaton non riusci' a finire la frase finale che Derek crollo' sul legno del Nemeton e a me scese una lacrima sapendo a cosa andavo in contro. Mi accovacciai per sentirgli il battito del cuore che non era piu' in sincrono con il mio; non era piu' in sincrono con nessun cuore. Derek era morto. 

Con le lacrime che scendevano copiose attuai il piano B e, donandogli la mia linfa vitale, con la speranza che funzionasse mi spensi, come una candela, in un soffio di fiato.

Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora