In un secondo mi ritrovai appiccicata al corpo di Derek tenuta dalle forti braccia che avevo desiderato tanto e ad ogni suo respiro mi toglieva un po' di ossigeno "bene. Non impazzivo all'idea di condividere le tue labbra con qualcun'altro" e detto questo fece incontrare le nostre labbra e ridandomi l'ossigeno mi insegnò a respirare.
Ci muovevamo bramosi l'uno dell'altra e il suo gusto di listerine si propagó nella mia bocca. La mia vita era migliorata un po' quando Derek mi aveva abbracciata e adesso potevo dire di essere la persona più felice sulla faccia della terra. Quando ci staccammo presi un respiro profondo. Era stato decisamente il bacio più movimentato che avessi mai dato. I capelli di Derek erano un disastro e le labbra arrossate lo rendevano decisamente sexy. "Oh mio dio" dissi sorridendo; ero sfinita ma avevo già nostalgia delle sue labbra. Mentre lo guardavo sorridere mi resi conto di quanto finalmente la mia vita avesse preso il verso che desideravo. Rimaneva solo la mia vendetta contro i messicani e poi tutto sarebbe stato perfetto. "Ragazzi sono stanco per voi. Dio santo non avevo mai visto Derek baciare una ragazza, ma se bacia sempre così, tesoro ti ritroverai sfinita dopo solo due bacetti" Stiles attirò la nostra attenzione diminuendo lievemente la passione che si era creata (e meno male, gli sarei saltata addosso altrimenti). "Okay ragazzi direi che adesso possiamo dileguarci. Ma Theo dov'è finito?" Mi voltai a cercarlo ma nel campo lui non c'era. Da una parte lo capivo, neanche io sarei riuscita a sopportare di vedere Derek baciare qualcun'altro, ma perché andarsene senza dire niente a nessuno?"Quindi adesso? Che cosa siete?" mi chiese Lydia mentre camminavamo tranquille nel bosco. Dopo essere tornati dal campo invitai Lydia a casa mia perché avevo finito di ristrutturarla e riarredarla e volevo sapere cosa ne pensava lei prima si dare una festa di inaugurazione. Anche lei si innamorò della foto del lupo (cioè di Derek) e anche della foto della cassettiera che avevo messo in camera mia. "Non lo so, ma spero di poterci stare insieme. Lo vorrei davvero" lei mi sorrise; era la ragazza con cui più mi sentivo a mio agio in tutta Beacon Hills. Il suo essere speciale, ma senza sapere bene come mi faceva sentire vicina a lei. "Probabilmente state già insieme, dovete solo dirvelo adesso" mi disse. Passammo a fianco al nemeton e mi venne un'idea: l'avrei portata alla casa bruciata. "Vieni, ti devo fare vedere una cosa" la trascinai fino alla casa e quando la vide mi guardò come sorpresa. "Bella vero?" Le chiesi "Leila tu non sai niente?" "Riguardo a cosa?" Non capivo cosa intendesse. Cosa avrei dovuto sapere? "Questa è la vecchia casa della famiglia di Derek" mi disse quasi in un sussurro. Guardai la casa quasi a pezzi e me la immaginai in fiamme mentre Lydia mi raccontava: "quando Derek era giovane una cacciattrice ha dato fuoco a questa casa uccidendo tutta la sua famiglia e portando quasi alla morte suo zio, Peter. È dovuto crescere da solo perché lo zio era ridotto su una sedia a rotelle. Non ha parlato e non si è mosso per più di dieci anni. Ora si è trasferito ma fino a un anno fa lui viveva qui" quando finì di parlare non avevo parole. A malapena riuscivo a respirare e non potevo credere a ciò che mi aveva appena raccontato. Conoscere qualcosa del passato di Derek era nuovo per me; si, sapevo che la sua famiglia era morta e sapevo che aveva avuto un'infanzia difficile, ma non immaginavo difficile quanto la mia. Un dolore lancinante mi colpì il petto e il tatuaggio cominciò a bruciare; avrei provato questo tutte le volte che avessi scoperto qualcosa su Derek? Era davvero un dolore insopportabile.
"Stai bene?" Mi chiese Lydia probabilmente vedendo la mia faccia sofferente. "Si si. Mi sono ricordata che devo andare da Deaton per fargli un po' di domande sul mio potere. Scusami" le dissi. Dovevo andare da Deaton perché secondo me il bruciore non era solo una sensazione; era proprio come se il tatuaggio si accendesse, come se prendesse realmente fuoco. Dopo aver riaccompagnato Lydia a casa andai alla clinica dove incontrai Scott. "Ciao Leila! Cosa ci fai qui?" Gli sorrisi "Ciao Scott, dovrei parlare con Deaton. C'è?" Lui annuì senza fare domande fortunatamente. Mi indicò la sala con il tavolo e lo vidi intento a curare un pastore belga che era sdraiato sulla superficie metallica. "Ciao Deaton" lo salutai sorridendo e mi avvicinai per poi accarezzare quella palla di pelo. "Ciao Leila, che piacere! Tutto bene? Di cosa avevi bisogno?" Mi guardai attorno controllando che Scott non fosse nei paraggi anche se sapevo che probabilmente era nascosto da qualche parte ad ascoltare. "Allora. Il mio tatuaggio è collegato a quello di Derek, giusto? - annuì - Bene. Io, quindi, dovrei sentire una specie di dolore quando gli fanno del male, si? - annuì di nuovo - Ma per quanto riguarda le cose del passato? Per esempio la sua infanzia, le emozioni negative che ha provato nel passato? Dovrei sentire dolore anche per quelle?" Lui sfilò l'ago dalla pelle di quel povero cane e mi guardò "Se ci riesci sei forse il lupo delta più potente di tutti i tempi. È una specie di ritorno nel passato. Tu rivivi le sue emozioni nel presente, ma anche nel passato. Evidentemente il collegamento con lui è così forte da fornire al tuo tatuaggio una conoscenza che tu stessa non hai. È molto raro Leila" il mio cervello stava rielaborando le informazioni che il veterinario mi stava fornendo, ma non avevo ancora fatto la domanda essenziale, quella che era il motivo della mia visita. "E che tipo di dolore dovrei provare?" "Beh, dipende dalle emozioni. Diciamo che dovrebbe essere come un pizzicorìo più o meno forte." Ok, forse c'era qualcosa di anomalo nel mio tatuaggio. Io decisamente non sentivo 'solo un pizzicorìo'. "Vedi, Deaton. Io credo ci sia qualcosa che non va. Credo che ci sia qualcosa in più che però non riesco a capire." Mi guardò interessato "Perché dici questo?" Presi un bel respiro mentre passeggiavo avanti e indietro per la stanza "Perché io non sento solo un pizzicorìo. Io sento un bruciore forte. Proprio come se prendesse fuoco, come se nell'esatto momento in cui vengo a conoscenza di un dolore del suo passato questo dolore si triplica nel mio tatuaggio facendolo accendere. Non l'ho mai guardato mentre sentivo questo dolore, è successo solo due volte, ma ne sono quasi certa" Deaton aveva gli occhi spalancati e pareva sovrapensiero probabilmente stava meditando una risposta decente da darmi o forse neanche lui sapeva di cosa si trattasse, magari era una cosa più grande di lui, più grande di tutti noi. "Il tuo tatuaggio prende fuoco?" Io annuii e lui mi guardò come se gli si fosse accesa una lampadina. "Vieni con me, andiamo a far visita allo sceriffo".
Arrivati all'ufficio di Stilinski Deaton salutò il padre di Stiles che invece a me abbracciò. "Quale onore! Avete bisogno?" Ci chiese cordialmente "dovremmo parlare con Parrish. In privato" gli rispose Deaton. Ma chi era questo Parrish? Ci portò in una stanza che sembrava da interrogatorio. "Chi è questo Parrish?" Chiesi a Deaton durante la nostra attesa "diciamo che è la persona che più si avvicina a ciò che pensi stia succedendo a te" "in che senso?" Gli chiesi non capendo la sua affermazione "Parrish prende fuoco, Leila" ok; questo era strano.
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Il girasole che girava al contrario. #Wattys2019
Werewolf"Cosa sono io, Leila? Dimmelo." Non riuscivo a ragionare. 'Sei l'amore che non credevo di poter trovare.' Pensai ricacciando subito il pensiero indietro, io non potevo amarlo: lui era il mio φαρμαχον (farmacon), veleno per il cuore ma antidoto per l...