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Sophie Le Orfleur
When the sun goes down • I
Eravamo in viaggio verso Roma, la capitale. Mi trovavo dentro un grosso Suv nero con i finestrini oscurati, piuttosto spazioso e con sedili in pelle, nulla a che fare con le limousine a cui ero abituata ma sicuramente migliore di tanti altri mezzi in cui temevo di dover metter piede.
Rick era alla guida e, alla sua destra, sul sedile del passeggero, c'era Zaira. Dietro, nei sedili posteriori con me c'era Nate.
Rick aveva una guida molto sportiva e aggressiva, e nel frattempo trovava comunque il tempo e il modo di chiacchierare con Zaira, la quale era palesemente attratta dal lupo. C'era un certo feeling tra i due e questo loro modo di flirtare e punzecchiarsi mi infastidiva, dovevo concentrarmi su come affrontare al meglio quell'impiccio e il loro continuo chiacchiericcio mi nauseava.
Nate, da parte sua, guardava in silenzio fuori dal finestrino, pensieroso. Lo avevo sbirciato più di qualche volta con la coda dell'occhio, ritrovandolo sempre nella stessa posizione, assorto, tanto che mi cominciai a domandare cosa frullasse in quella sua testolina iperattiva.
Obscura stava diventando un problema serio. Quella maledetta Strega era riuscita a trovare un modo per localizzarmi, se l'incantesimo non aveva avuto successo era solo merito di suo figlio Max. Questa volta era solo e unicamente grazie a lui se mi ero salvata. Aveva avuto la brillante idea di farlo eseguire dentro la Villa, protetta dalla magia delle streghe, di modo da disturbarne l'esito e rendere impossibile il mio ritrovamento.
Chi mai avrebbe potuto pensare che la vampira di cui erano tanto alla ricerca si trovava proprio nella loro stessa stanza? Chi poteva supporre che proprio la loro magia mi stava proteggendo?
E ora che ero fuori non avrebbero potuto riprovare senza il mio sangue. Questo mi rincuorava, almeno al momento ero al sicuro. Una volta tornata avrei cercato una nuova scappatoia.
O forse non sarei più stata costretta a trovarne una. Questa era la mia occasione per scappare. Certo, le condizioni erano sfavorevoli, ma avrei potuto ribaltare la situazione a mio vantaggio, dovevo solo pensare a qualcosa. Ero tesa, dovevo essere costantemente vigile e attenta, la mia vera identità poteva venire smascherata qualora avessimo incrociato un gruppo di vampiri inviati da mio Padre e allora avrei avuto ben poche chance di uscirne libera o, peggio ancora, viva.
Dovevo depistarli, senza che se ne accorgessero. Ma non potevo semplicemente allontanarli dalla verità , dovevo trovare qualcosa che catturasse la loro attenzione per tenerli impegnati, un diversivo, una bugia credibile. Un capro espiatorio?
Ero ancora parzialmente sottoshock per ciò che era accaduto il giorno prima, Nate era riuscito a fare qualcosa che mai prima d'ora nessuno aveva fatto per me. Non avrei mai potuto immaginare una cosa simile, e dentro la mia testa conservavo quel ricordo come qualcosa di prezioso da rivivere nei momenti più scuri della mia esistenza. Era dura accettare di non poter più rivedere quello splendido Sole luminoso, caldo e accogliente, o riassaporare la sensazione dei raggi sulla pelle, e i colori che prendevano forma...
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Immortal Down (Book I) [In Revisione]
ÜbernatürlichesSophie le Orfleur è una vampira giovane, figlia illegittima del reggente d'Italia, uno degli immortali più antichi che abbiano mai calcato questo mondo. Da sempre circondata da un lusso così sfrenato da offuscare le persone, si ritrova orfana di mad...