OFFICIAL TRAILER IMMORTAL DOWN: https://www.youtube.com/watch?v=UG5WFoBvELI
Sophie Le Orfleur
You don't know who I am
Ero stata trattenuta in quel guazzabuglio per giorni, incatenata con ceppi su cui era stato applicato un unguento di biancospino. Bruciava terribilmente, lo sentivo corrodermi ed ustionarmi la pelle. Mi nutrivano con sacche di sangue drogate di rosa selvatica, ingenti quantità. Per un vampiro come me sia il biancospino che quel tipo di rosa sono oggetti apotropaici, dannosi per l'organismo, capaci di farmi stare buona. Purtroppo o per fortuna non avevano ancora capito con chi avrebbero avuto a che fare.
Non sono solo un vampiro puro, ossia nato tale e non trasformato, ma faccio parte della Casata dominante dei Le Orfleur, i Reali se così vogliamo chiamarli. Immaginavo che non appena avessero scoperto la mia identità, non appena avessero scoperto di avere tra le grinfie la Principessa Sophie Le Orfleur, probabilmente avrebbero iniziato a comportarsi e reagire differentemente. Ho intuito che le cose per me si sarebbero complicate e quindi decisi di tenere segreta fino all'ultimo la mia reale identità. Feci finta di essere un vampiro comune, uno dei plebei, un trasformato.
Se mi trovavo in quella situazione in parte era colpa mia e della mia imprudenza. Ero una figlia illegittima del Re, riconosciuta solo per via delle innate doti che possedevo. Ancora non ero in grado di padroneggiarle ma il consigliere di mio padre ripeteva sempre che erano passati secoli dall'ultima volta che aveva visto un vampiro così dotato. Tra le altre cose ero l'eterna più giovane della mia dinastia, pensate, solo diciotto anni reali.
Comunque ero scappata. Mio padre mi considerava solo una pedina nella sua scacchiera, mi aveva allenata duramente, voleva utilizzarmi nella battaglia contro i lupi mannari e pretendeva di accasarmi con un antico vampiro purosangue del nord Italia. Leggevo crescere ogni giorno di più, nei suoi occhi, uno spasmodico bisogno di rafforzare il dominio sui territori ed io rappresentavo il tassello fondamentale di quel mosaico. Così una notte semplicemente me ne andai e fui tanto brava a nascondermi che poco dopo la fuga ero già tra le braccia dei miei nemici mortali: i licantropi. Dopo pochi mesi nascosta tra gli umani, qualche sera fa mi catturarono; non saprei dire con precisione quando perché rimasi stordita per quasi tutto il tempo.
Non sapevo perché ero ancora viva né perché ero trattenuta lì ed in quelle condizioni. Pensai che forse la mia faccia mi aveva salvato, mi avevano riconosciuto, forse erano già in procinto di ricattare mio padre ma poco a poco quest'idea prese a sbiadire nella mia mente. Essendo la sua figlioccia illegittima non ero così rinomata, lui si era sempre premurato di tenermi nascosta come un'arma segreta o un asso nella manica. Beh, ecco dov'era finito il suo asso nella manica.
Rumori di passi pesanti mi distolsero dalle riflessioni e ci misero poco a catapultarmi violentemente nella realtà. Ero affamata ed intontita ma soprattutto nervosa, la mia pelle era diventata bianca come il latte e i miei occhi cangianti quasi inghiottiti interamente dalla pupilla nera. Una luce proveniente dal corridoio mi accecò quando aprirono la porta e riconobbi subito l'odore del loro sangue. Quel puzzo di licantropo mi fece storcere il naso mentre loro scambiavano qualche battutina sul mio conto.
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Immortal Down (Book I) [In Revisione]
ParanormalSophie le Orfleur è una vampira giovane, figlia illegittima del reggente d'Italia, uno degli immortali più antichi che abbiano mai calcato questo mondo. Da sempre circondata da un lusso così sfrenato da offuscare le persone, si ritrova orfana di mad...