Epilogue
Russia, Palazzo Udinov, Sala allenamenti, 18 gennaio 2015
<< Non guardare la spada, guarda i miei occhi Nimka! >> la rimproverò aspramente Mikhail, attaccandola con un fendente fulmineo diretto proprio verso il suo fianco sinistro. Lei non riuscì a togliersi in tempo dalla traiettoria della lama del padre e finì così per essere ferita superficialmente poco sotto le costole mancine.
Per l'improvviso bruciore, un gemito di dolore venne fuori dalla bocca della vampira che tuttavia non si fermò, ruotando su se stessa per caricare un colpo mirato verso la spalla destra del padre, in fondo la lacerazione subita non era così grave da costringerla a rinunciare al contrattacco. Si stavano allenando con un paio di daghe semplici, nonostante l'arma prediletta di Mikhail, quella che lo distingueva, fosse il Pata. Si trattava di una particolare lama conosciuta in occidente come Spada a Guanto poiché il filo tagliente s'innestava direttamente in un manico a guanto d'arme; la sua era stata forgiata con acciaio Damasco azzurrato ed era originaria del subcontinente indiano, una vera rarità. Così come ad ogni Le Orfleur era associata una rosa, ogni Udinov era rappresentato da un tipo di arma che ne sottolineava la natura guerriera, dipingendoli come la stirpe più forte.
<< Notevole per la sua età. >> commentò Nikolaj alla volta di Nadez'da.
<< Ha un talento naturale, ma non è coordinata, non è abbastanza reattiva e ancora non padroneggia nessuna tecnica di combattimento o di utilizzo della spada. >> aggiunse lei severa senza mai staccare gli occhi dalla figlia. Era un'insegnante inflessibile ma rimaneva pur sempre una mamma apprensiva. Durante gli allenamenti non le faceva sconti, era abbastanza arguta da ferirla e farle male per spronarla, mai per danneggiarla.
Dmitrj se ne stava in disparte ad osservare il combattimento, appoggiato a una parete, caviglie accavallate, tra le dita si rigirava un piccolo coltellino. A un osservatore disattento poteva sembrare non stesse ascoltando la conversazione tra i fratelli, ma Nadez'da lo conosceva troppo bene per essere così ingenua. Non che volesse nascondergli qualcosa. Dmitrj, tra tutti i figli di Vladimir Udinov, era quello con il fisico più asciutto, in un certo senso meno imponente, ma questo non aveva mai ingannato i suoi avversari perché tra i presenti rimaneva comunque il più letale.
<< Con il tempo vedrai che ci batterà a tutti quanti. >> rise divertito Nikolaj. << Avanti pidocchia, dacci sotto, vogliamo vedere Misha sputare sangue. >> la incitò poi, beccandosi un'occhiataccia dal padre in questione.
Se era una gioia per gli occhi osservare due Le Orfleur danzare, si poteva dire lo stesso guardando due Udinov combattere. Erano nati per questo, si muovevano in armonia, veloci, in un gioco di affondi e controtempi scandito dal fragore delle spade che cozzavano l'una contro l'altra, che melodia.
<< Come mai tieni quel telefono? >> la interrogò Nikolaj.
<< Aspetto una telefonata. >> replicò laconica la vampira, meditabonda, schioccando la lingua sul palato.
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Immortal Down (Book I) [In Revisione]
ParanormalSophie le Orfleur è una vampira giovane, figlia illegittima del reggente d'Italia, uno degli immortali più antichi che abbiano mai calcato questo mondo. Da sempre circondata da un lusso così sfrenato da offuscare le persone, si ritrova orfana di mad...