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Sophie Le Orfleur
Sotread into the carpet or hide it under the stairs • I
<< Se continui a guardarmi così mi consumerai. >> esordii una volta ripresa conoscenza ritrovandomi tra le sue braccia.
<< Preferisco consumarti in altri modi, Vi. >> lui mi tenne testa scoccandomi un sorrisino silenzioso, esuberante, che diceva molto circa il desiderio sessuale che continuava a bruciargli dentro.
Assunsi un'espressione di sdegno a metà tra il falso e lo stupito, poi decisi di poggiargli l'indice sinistro sulla bocca per zittirlo prima ancora che potesse continuare a chiacchierare. << Sta zitto cane pervertito. Adesso fammi scendere. >>
<< Non ne ho voglia. >> rispose continuando a stringermi a lui con decisione in modo da rimarcare chiaramente le parole che aveva appena sussurrato, rauco, maschile. Questo suo lato prepotente e dispotico senza alcun dubbio mi affascinava ma contribuiva anche ad irritarmi ed infastidirmi al tempo stesso.
<< Nate... >> lo rimproverai mentre facevo mente locale sugli eventi che ci avevano travolto negli ultimi giorni. Fu allora che, ad un certo punto, sgranai le palpebre rendendomi conto di quello che avevamo fatto. Lui era stranamente tranquillo, pieno di se stesso, la sua calma ed energia continuavano ad invadermi dando conferma alle teorie che mi frullavano nella testa. Era il momento di strattonarlo, feci forza con il busto e le due braccia per liberarmi da quell'abbraccio e rimettermi in piedi a studiare quello che avevo attorno. La parte della Principessa in difficoltà non aveva mai fatto per me e come se non bastasse in quel momento avevo guai ben più grossi a cui badare. Lontano da lui stavo tornando la lucida e pragmatica vampira di sempre anche se scavando nella memoria, tra i momenti passati insieme, mi rendevo conto di quanto fossi rimasta stordita dalla quasi morte, dal suo sangue e dalla condivisione delle emozioni. Poco a poco uscivo da quella sorta di trance in cui ero stata catapultata e sentivo il peso delle conseguenze farsi sempre maggiore fino a diventare un macigno insostenibile. Gli avevo dato il mio sangue ed avevo bevuto il suo nel giro di pochissime ore. Inavvertitamente era iniziato lo Scambio, avevamo completato la prima fase di un Legame di Sangue.
Si tratta del modo di ogni vampiro di instaurare un legame tramite il sangue. Io non l'avevo mai fatto prima d'allora, non con un umano, non con un vampiro, figurarsi con un mannaro. Ero molto inesperta a riguardo, conoscevo la teoria per sentito dire ma null'altro. Sapevo che a causa del primo scambio avremmo instaurato una certa empatia e questo era vero, lo stavo riscontrando già da diverse ore. Non sapevo nemmeno fosse possibile una cosa del genere con una razza come la loro, così avversa ed infatti anche solamente l'idea di quanto stesse accadendo mi rimbombava nella mente come inaccettabile ed inammissibile. Avevamo violato ogni regola, ogni morale, ogni tradizione.
Iniziavo a pensare che la sua tranquillità fosse dettata dal non rendersi conto realmente di ciò che era successo, del baratro in cui stavamo per precipitare socialmente e fisicamente. Non riuscivo a crederci, mi aveva salvato la vita ad un prezzo troppo alto anche solo per essere immaginato. Ricordavo bene ogni attimo come se lo stessi ancora vivendo con la medesima intensità, anche adesso che era tutto finito. Dopo aver ingerito il suo sangue si era attivato il Legame e le emozioni del mannaro mi avevano travolto e colmato insieme ai suoi desideri ed ai suoi bisogni che erano divenuti autonomamente anche i miei.
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Immortal Down (Book I) [In Revisione]
ParanormalSophie le Orfleur è una vampira giovane, figlia illegittima del reggente d'Italia, uno degli immortali più antichi che abbiano mai calcato questo mondo. Da sempre circondata da un lusso così sfrenato da offuscare le persone, si ritrova orfana di mad...