When the sun goes down • II

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CONSIGLIO : Leggete l'ultima parte del capitolo ascoltando la canzone "Hello" di Adele, non tanto per il testo quanto per la melodia che credo possa farvi entrare meglio nello spirito emotivo del capitolo.

Sophie Le Orfleur


When the sun goes down • II

No.

Non potevo credere che mio fratello fosse davvero qui, di fronte a me.

Sapevo che era sulle mie tracce, ma non credevo di persona. Soprattutto non riuscivo a capire come mi avesse stanato in così poco tempo.

Mi colse così alla sprovvista che inevitabilmente sgranai le palpebre e lui colse subito quel piccolo dettaglio.

<< Cos'è, non sei contenta di rivedere tuo fratello? >> mi chiese con la sua voce carezzevole, lasciando cadere a terra il cuore ormai morto di Eric per afferrare un tovagliolino dal taschino e ripulirsi del suo sangue. Quasi con sprezzo. Mio fratello era troppo posato e controllato per leccarlo via, cosa che invece sarebbe stata più propensa a fare la Macellaia, Katerina.

<< Chris. >> sussurrai ricomponendomi poi subito dopo. Degnai a malapena di un' occhiata Eric, steso a terra in modo innaturale, per poi tornare sul Le Orfleur. Erano mesi, praticamente quasi un anno, che non lo vedevo e lui ovviamente non era cambiato di una virgola.

I tratti del viso parevano cesellati nell'alabastro ,privi di imperfezioni, decisi e affascinanti, labbra disegnate, estremamente sensuali, naso aristocratico e occhi magnetici verde prato, brillanti come gemme preziose. I capelli castano chiaro, era adeguatamente acconciati, di media lunghezza, non c'era niente fuori posto in lui. Era vestito rigorosamente in Giacca e cravatta, firmate Hugo Boss. La camicia era nera, abbinata ai mocassini in pelle, la cravatta monocolore e la cintura,mentre la Giacca e i pantaloni di un grigio non troppo chiaro gli conferivano un'aria di classe, e infine le sciancrature sagomanti delineavano il taglio particolarmente affusolato.

<< Certo che lo sono. >> Semibugia. << è che non mi aspettavo di vederti qui e adesso. >> buttai lì, con naturalezza.

Lui mi squadrò dalla testa ai piedi, storse il naso per il mio vestiario e non potei dargli torto, ma sapevo che mi stava analizzando per un altro motivo, voleva appurare che stessi bene e non avessi riportato ferite.

Lentamente rialzò gli smeraldini fino ai miei occhi e vi si immerse senza riguardi. << Sei cambiata. >> commentò con la sua voce suadente, iniziando a girarmi intorno come avrebbe fatto un predatore con la propria preda.

<< Lo so. >> fu la mia unica risposta. Se solo avessi saputo fratello mio... avresti capito davvero il significato di queste parole.

Immortal Down (Book I) [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora