capitolo 32.

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« scappa con me. Andiamo in Italia, in Germania, in Africa, in India, in Cina, dove vuoi, basta che tu sia felice, insieme a me»

Sorrido.
Sorride pure lui e velocemente fa unire le nostre labbra, con un bacio soffice, ma desideroso allo stesso tempo.
Queste cazzo di labbra, le labbra che sogno ogni notte, finalmente si trovano al posto giusto.

« questo è un si?»

Mi chiede staccandosi dal bacio e io annuisco sorridendo.
Fanculo a tutto e a tutti, io lo amo.
Fanculo mamma, per me puoi anche morire, io voglio Cam.

Lui sorride e fa riunire le nostre labbra.
Porto le mani dietro al suo collo, mentre lui le mette sul mio ventre per poi metterle sul mio culetto, mentre le nostre lingue si assaporano, gli tolgo la mano dal culetto e la rimetto sulla schiena.

Quando ci stacchiamo abbiamo tutti e due dei sorrisini da ebete.

Lui mi prende per mano e ci incamminiamo, appiccicati.

In poco tempo arriviamo a casa di Cam e andiamo subito in camera sua a cercare un posto dove potevamo andare ad abitare.
Alla fine abbiamo scelto, Italia, paese bellissimo.

« bene domani partiamo per la Sicilia»

Mi informa e io sorrido abbracciandolo

« mi stai rendendo la ragazza più felice del mondo»

« non chiedo altro, che stare con la ragazza che amo più della mia stessa vita e del mio bimbo»

Dice sorridendo e abbracciandomi.
Restiamo attaccati per un po' finché il campanello non ci distrae.
Cam va ad aprire e ritorna dopo un po' con Samu.

« hey campione»

Lui corre e salta sul letto per poi saltare addosso a me

« Samu, che ne dici se Cass viene a vivere con noi»

« SIII, VI SPOSATEE?!!»

« no Samu, non ci sposiamo ancora, ma andiamo a vivere in Italia»

« che cos'è Italia papà?»

« l'Italia è un paese»

« ed è lontano da qui?»:

« devi prendere un aereo e volare sopra il mare e poi arrivi in Italia»

« e possiamo portare anche Sarah li?»

« no piccolo mi dispiace, ma torneremo cosi la vieni a salutare»

Lui inizia ad urlare no e a piangere

« io voglio stare con Sarah, giocare tutti i giorni con lei, dai papaa prendiamo anche Saraah»

« no, Damu basta»

Lui si zittisce.
« facciamo cosi Samu, andiamo in Italia, stiamo li per un po' e poi ritorniamo per sempre qui, va bene?»

Lui sorride ed inizia ad esultare e mi abbraccia.

Lo lascio li e mi avvicino a Cam

« devo prendere le mie cose da casa andiamo?»

Lui annuisce.
Prendiamo Samu che lo portiamo dai nonni, mentre noi andiamo a casa mia.

« sta qui che ti butto la valigia»

Lui annuisce e si posiziona sotto la finestra della mia stanza.

Io, intanto, entro in casa e corro velocemente in camera e mi chiudo dentro a chiave.
Prendo velocemente la valigia e degli indumenti pesanti e le scarpe.
Prendo telefono e pc e li metto in una borsa.
La valigia la butto a Cam mentre la borsa la metto in spalle.
Prendo carta e penna e scrivo un bigliettino.

Non posso stare in un posto pieno di persone che mi tradiscono, addio.

Metto sul letto e poi scendo anche io dalla finestra e, mano nella mano con Cam, saliamo nella macchina e partiamo subito, ritornando a casa sua.

« grazie Cam»

« non ringraziarmi piccola, a te tengo più della mia stessa vita»

Dice avvicinandosi e iniziando a baciarmi.
Il bacio diventa più approfondito e bisognoso.
Passa le mani sulle mie coscie e le afferra, mettendo i miei piedi attorno alla mia vita e mi sorregge tenendomi il culo.

Odio quando lo fa.

Porto le mani si suoi capelli mentre ci gioco.

« finalmente ti sei arresa»

Sussurra tra un bacio e l'altro

« non posso stare lontano da te, è più forte di me»

Lui mi guarda negli occhi e sorride per poi poggiare la testa sulla mia spalle e ci abbracciamo.

Mi lascia giù e decidiamo di andare a fare un po' di spesa per la cena di sta sera.

Alle sette, siamo a casa e mentre Cameron va a prendere Samu, io mi metto a cucinare.
Preparo della carne, con patatine fritte, insalata di pomodori, cetrioli e insalata verde.

« siamo a casa»

Sento urlare Cameron, mentre io preparo i muffin al cioccolato.

I due si siedono e iniziamo a mangiare e poi mangiamo i muffin.

Quando finiamo, i due vanno a giocare alla play mentre io lavo le stoviglie e quando finisco vado a sedermi sul divano con i due.

« papà porta su cartonii»

Lui alza gli occhi al cielo e porta sui pokemon, e non posso fare a meno di ridere.

« mamma mamma, quando siamo in It..It»

« in Italia»

Lo aiuto e lui annuisce

« posso portare i miei giocattoli?»

Sorrido per il modo buffo con cui ha formulato la frase.

« certo, poi in Italia te ne compreremo altri»

« adesso che ci penso, noi non sappiamo minimamente niente di Italiano, apparte pizza pasta e lasagne»

Dice per poi scoppiare a ridere, seguito da me

« hai ragione, però l'Italia è bella e tutti sanno parlare l'inglese, poi impariamo mano a mano»

« dai, Samu sono le nove, a dormire»

Lui si alza e abbraccia prima Cam e poi me e sale in camera sua.

« finalmente solii»

Esulta bandomi un bacio sulla guancia

« secondo te è bene per Samu portarlo in Italia, non capirà niente e i bambini non capiranno lui»

« cambiamo paese?»

« meglio, dai va a prendere il computer»

« agli ordini capo!»

Dice alzandosi e correndo su e poi scende, dopo poco e si siede vicino a me.
Navighiamo per ore e finalmente riusciamo a trovare il paese adatto a noi, Australia.

« bene, fortunatamente c'erano ancora dei posti»

Dice, spegnendo il pc

« andiamo a dormire, ho sonno»

Dico sbadigliando.
Ci alziamo e andiamo in camera, mi sdraio sotto le coperte senza neanche cambiarmi e Cam fa lo stesso.
Avvolge una mano attorno alla mi

«Il nemico del mio migliore amico»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora