capitolo 38.

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Come sempre vado a scuola, passo le ore di lezione a dormire e mangiare.
Finita la scuola, Cam si offre a darmi un passaggio fino a casa.

« allora come va con Ethan?»
« è un ragazzo dolce e divertente»

Dico vaga e lui mette una mano sulla mia coscia.

« hai la fissa delle mie gambe?»

« si, sono ossessionato, sei bellissima»

Sorrido e prendo la sua mano e la porto alle mie labbra, per poi lasciarci un candido bacino.

Appena arriviamo davanti casa mia mi salita con un abbraccio e io scendo dalla macchina ed entro in casa.
Poso lo zaino per terra e mi tolgo le scarpe andando poi in cucina.
Preparo velocemente la pasta al sugo e la mangio seduta sulla sedia a capotavola, seguita da un bicchiere di coca cola.
Quando finisco, lavo i piatti e vado vicino al termostato della casa, alzando la temperatura della casa, surriscaldandola.
Corro velocemente in camera e mi tolgo il giubbotto, mettendolo nell'armadio e mi lego i capelli in una coda alta.
Prendo il telefono dalla tasca dei jeans e lo sblocco.
Sono le due e quarantacinque.
Entro su whatsapp e rispondo a un po' di persone e gruppi, quando alle tre meno cinque sento il campanello di casa suonare.
Blocco il telefono e lo lascio sul letto, correndo al piano di sotto e andando ad aprire la porta.

« hey Cass»

« buongiorno Ethan, prego entra»

« scusa se sono venuto prima, ma ho gli allenamenti dopo»

« tranquillo, andiamo in camera mia»

Percorriamo le scale e il corridoio, fino alla porta di camera mia.
Entriamo e Ethan si posiziona sulla sedia, girevole, della scrivania.
Tira fuori dalla borsa da calcio il libro di letteratura.

« comincia a leggerlo ad alta voce »



Verso le quattro e mezza, riusciamo a finire.

« bravissimo, la sai, ricordati di leggerla e rileggerla ad alta voce e ascoltare la registrazione»

Lui annuisce

« posso stare mezzoretta, poi me ne vado»

« certo, vuoi fare merenda?»

Chiedo alzandomi e andando al primo piano.

« un po' d'acqua grazie.»

« oh noo Ethaan mi stai finendo la dispensa, ma quanto cazzo mangii»

Cerco di scherzare e lui scoppia a ridere.

« sto seguendo una dieta speciale per calcio »

« tu metti il calcio al di sopra di tutto»

« no, metto anche il parkour»

« fai parkour?»

« sii, ti piace?»

« tantissimo, con in mio amico d'infanzia lo praticavamo, anche se non sapevamo come si chiamava»

Racconto ridendo

Gli do il bicchiere d'acqua e lui lo beve.

« sai che forse siamo riusciti a convicere mia mamma a cambiare scuola?»

« davvero?! Wow bello»

« si, non vogliamo più un collegio»:

« hai ragione sono bruttissimi»

« va beh, vado che se no faccio tardi agli allenamenti, ciao Cass»

Mi da due baci sulle guance ed esce di casa.
Dopo aver chiuso la porta di casa, corro in camera a fare i miei di compiti.

Finisco, verso le sette. Mi metto il giubbotto, prendo il telefono dalla carica e metto le scarpe ed esco di casa.
Vado in garage a prendere la bicicletta.
Ci salgo sopra e inizio a pedalare fino a casa di Sammy.

« ciao Sammy»

Saluto sorridente, dandogli due baci sulle guance ed entrando in casa sua.

« hai gia cenato?»

« non so, stavo dormendo»

Dice sbadigliando

« che palle, dai va a vestirti e portami fuori a cenare»

Lui si sbatte una mani sulla fronte e corre al piano di sopra.
Torna dopo qualche minuto, pronto per uscire.

Prende le chiavi della macchina e usciamo dalla casa.

« dove vuoi andare?»

Mi chiede sbadigliando un altra volta

« pizzeria»

Informo e lui annuisce.

«Il nemico del mio migliore amico»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora