capitolo 34.

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Ore e ore di viaggio, passate a piangere in silenzio e guardare fuori dal finestrino dell'elicottero.
Finalmente arriviamo, e i signori mi portano fino davanti il portone di casa mia.
Suonano al campanello ed ad aprirci viene Jack, che appena mi vede mi abbraccia.
Sto ferma e non ricambio, mentre lui mi sussurra un 'finalmente, mi sei mancata'.
Subito alla porta viene mia madre, che corre verso di me a braccia aperte, ma la fermo.

« non toccarmi»

Le ordino, spingendola di poco ed entrando in casa.
Vado in salotto e vedo papà che appena mi vede si alza in piedi e ci abbracciamo forte.
Amo mio padre, l'unica persona per cui vale la pena stare qui.
Ci stacchiamo e lui mi da un bacio sulla fronte.

« stai bene?»

« si, papà ti prego, dobbiamo tirare fuori Cameron»

Lo imploro e una lacrima riga il mio volto e lui con il pollice me la asciuga e mi sorride, uno di quei sorridi rassicuranti e speciali, che solo io posso avere.
Lo riabbraccio di nuovo.

A dividerci sono le urla di mia madre e un altra donna.
Andiamo all'ingresso e vedo Gina.

« COME HAI POTUTO MANDARE MIO FIGLIO IN PRIGIONE? MA SEI PAZZA, PER FURTO DI TUA FIGLIA POI? MA APRI GLI OCCHI CHE SONO SCAPPATI PERCHE SI AMANO, CHE RAZZA DI MADRE SEI? SE FOSSI UNA VERA MADRE, CASSANDRA TE LO AVREBBE RACCONTATO COME HA FATTO CAMERON CON ME, IO NON TI PERMETTO DI COMPORTARTI COSÌ CON MIO FIGLIO

Mia madre sta zitta.
Gina si accorge di me, che subito scoppio in lacrime e lei corre ad abbracciarmi e io ricambio.

« scusa, scusa, scusa è tutta colpa mia»

Dico tra i singhiozzi

« no, Cass tranquilla, okay? Non è colpa tua, Cameron uscirà»

Mi rassicura, masaggiandomi la testa.

« NON TOCCARE MIA FIGLIA»

urla mia madre allontanandoci

« BETHANY DEVI ANDARE DALLA POLIZIA A SCAGIONARE CAMERON»

« NON CI PENSO PROPRIO, È STATO LUI CHE HA RAPITO MIA FIGLIA E L'HA PORTATO CHISSÀ DOVE, A FARE CHISSÀ CHE»

Sclera mia madre

« MA SMETTILA, SMETTILA, MI HAI VERAMENTE ROTTO LE PALLE. CAMERON NON MI HA RAPITO, ANZI MI HA SALVATO. MI HA SALVATO DA TE-indico Jack- DA TE- indico mia madre- DA DYLAN, DA ETHAN, DA DIANA DA TUTTI QUELLI CHE SI STANNO PRENDENDO GIOCO DI ME. IO NON NE POSSO PIÙ, VI ODIO, CON TUTTI IL MIO CUORE, TU-dico indicando mia madre-NON SEI NEANCHE DEGNA DI ESSERE CHIAMATA MAMMA, PERCHE NO. NON CI SEI MAI, NON MI HAI MAI AIUTATO CON I COMPITI, NON MI HAI MAI CHIESTO COME STO, COME VA CON GLI AMICI SE SUCCEDE QUALCOSA, COME STO DENTRO. NON HAI MAI CERCATO DI CAPIRE, TU SEMPRE MI SGRIDAVI, MI PICCHIAVI SE PRENDEVO BRUTTI VOTI. NON SEI DEGNA DI ESSERE CHIAMATA MAMMA, PERCHE A TE INTERESSA SOLO COME LA PENSEREBBERO GLI ALTRI.
NON MI HAI MAI DETTO CHE SONO BELLA, MA SOLO CHE SONO BRUTTA. NON MI HAI MAI DETTO CHE SONO BRAVISSIMA A SCUOLA QUANDO PRENDO IN BEL VOTO CHE ANCHE SE NON È NOVE E DIECI, È IL MASSIMO CHE IO POSSA DARE, MA MI DICI SEMPRE CHE SONO STUPIDA. AH, una cosa, qui la puttana non sono io, ma tu cara Bethany, proprio come il 28 luglio 2012.»

Non so da dove mi siano uscite tutte ste forze per dirle tutta la verità in faccia, ma so solo che è grazie a Cameron.

« dovete sapere, che la nostra cara Bethany, prima di sposarsi con papà era una prostituta, 'na zoccola di quelle più pagate. Dopo essersi sposata, ha cambiato lavoro ma il 28 luglio 2012 ha ricominciato di nuovo e non immagino a quanti uomini gliela abbia dato.»

Sorrido beffarda.

« MI HAI TRADITO? MA SEI SOLO UNA LURIDA PUTTANA ALLORA E IO CHE TI AVEVO DATO IL MIO CUORE»

«Il nemico del mio migliore amico»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora