capitolo 54.

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Arrivo a Nashville e sono le sei e trentacinque di mattina.
Prendo un taxi che mi riaccompagna fino davanti a casa.

« aspetti qui, prendo i soldi in casa e arrivo »

Corro velocemente verso il portone e prendo le chiavi di riserva sotto lo zerbino e apro la porta.
Prendo velocemente dei soldi dalla cassaforte e li porto al taxista che se ne va.
Ritorno in camera e vado in bagno.
Apro l'acqua della vasta e mentre aspetto che si riscaldi vado a prendere l'asciugamano.

Scappare fino a Nashville non è stata una buona idea, non so neanche come ho fatto a venire fino a qui, essendo che sono appena uscita da un coma e non mi sono manco accorta che ho, attorno alla testa, una fascia.
La tolgo velocemente e edo che ho una ferita, sarò caduta...

Mi spoglie e mi immergo nella vasca.
Con il sapone e la spugnetta mi lavo il corpo, poi lavo i capelli.

Quando finisco, esco dalla vasca, mi asciugo e mi vesto.
Mi asciugo i capelli.
La ferita fa male, forse non mi dovevo lavare i capelli...
Chissene frega.

Mi metto le scarpe e vado in cucina.
Apro il frigo e prendo il latte e lo verso in un bicchiere.

Lo bevo velocemente e salgo in soffitta.
Mi avvicino al muro dove c'è una cassaforte.
La apro e ci trovo dentro dei soldi e delle pistole, più della droga.
Ovviamente la cassaforte è di Jack.

Conto i soldi e sono 30000$
Bene ne mancano solo 70000$.

Prendo una pistola che metto nello zaino e ritorno in cucina.
Prendo le chiavi di casa e del motorino ed esco.
Prima tappa, giro di Jack.

In venti minuti arrivo da Jhon.

« oh chi si rivede, quale buon vento ti porta qui reginetta?»

« voglio 30000$ »

Dico tirando fuori la pistola e puntandogliela in fronte.

« hoho manesca la ragazza »

Carico la pistola

« se non mi dai 30000$, in questo preciso momento ti pianto una pallottola in testa «

« okayokay, ti darò i soldi »

Annuisco e mi allontano, lasciandolo libero di muoversi, ma gli sparo al braccio.
Lui urla e si gira verso di me.
Io ricarico la pistola.

« PERCHE CAZZO LO HAI FATTO?»

Urla cercando di bloccare il sangue che gli esce dal braccio.

« tanto per farti capire che non si scherza con me «

« peggio di tuo fratello »

Sorrido e lo incito a darmi i soldi.
Lui apre una cassaforte da cui tira fuori dei soldi.
Li conto e sono tutti.
Li metto nello zaino e mi allontano da lui, ma non prima di avergli sparato alla gamba.

« questo per aver sparato a mio fratello, dove hai imparato ad usare una pistola poi»

Dico uscendo dal capannone.
Rimetto la pistola nello zaino e ritorno al motorino.
Parto in direzione dello 'slem'.

Entro velocemente dentro quel edificio.

« chi si rivede, sei sola?»

Mi chiede quella puttana, di cui ora non mi ricordo neanche il nome.
La prendo per i capelli e le punto la pistola sulla tempia.

« DOVE SEI MYLLER »

urlo, riferendomi al padre di Kol.

«MYLLER TI CONSIGLIO DI USCIRE DAL TUO UFFICIO O FACCIO UNA STRAGE »

«Il nemico del mio migliore amico»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora