Atto di fede
Justin entrò nella stanza da letto dopo qualche ora da quando se ne era andato, lasciando vivere Stivie, che comunque era dovuto correre in infermeria. Non sapevo cosa fosse andato a fare Justin via, ma non mi interessava, ero molto più preoccupata per altri motivi. Ebbi il tempo, mentre lui era via, di recuperare le carte che mi aveva dato Stivie e di studiarle. Le mie deduzioni erano esatte; avrei raccontato a Justin ciò che avevo scoperto, ma in un altro momento, quando avrebbe smesso di pensare al "tradimento".
Io, comunque, avevo deciso che non avrei mai più rivisto Stivie. Mi sarebbe mancato forse, ma dopo aver mantenuto la promessa di mantenerlo in vita sapevo che eravamo pari e non c'erano più rancori tra noi.Sentii la maniglia della porta abbassarsi, nascosi il fascicolo nel cassetto del comodino e mi sedetti velocemente sul letto. Sperai di avere abbastanza tempo per inifilarmi sotto le coperte e fare finta di dormire, ma riuscii giusto a coprirmi quando la porta si aprì. Comunque non avevo neanche il pigiama quindi la mia copertura faceva acqua da tutte le parti.
Era notte fonda, ma non avevo dimenticato la promessa fatta a Justin.
Avevo paura, ma nello stesso tempo mi sentivo emozionata. Non sapevo spiegarlo, una cosa era certa: tremavo come una foglia e il cuore non smetteva di battere forte.-Emm... dormi?
Chiese Justin preoccupato. Accese la luce del comodino, che illuminò subito con una luce fioca una buona parte della stanza. La collera che aveva provato per me e per Stivie non esisteva più sul suo volto, questo mi fece sentire meglio.
Scossi la testa.
Lui si sedette accanto a me, con ancora la giacca di pelle addosso e mi porse un altro scatolino nero con un fiocco rosso. Sembrava un dejaviu.
-E'... è per te.
Disse abbassando la testa.
-Mi dovevo fidare di te. So che non mi avresti mai tradito.
Mi tirai su, all'altezza di Justin e afferrai il pacchetto.
-Mi sento in colpa per averti fatto male. Adesso però sei tu che mi devi credere, io non ti tradirei mai.Sussurrò.
-Ti credo...
Cercai di rassicurarlo.
-Quinn, non voglio che tu pensi che io ti tradisca. Non è vero. Guardami, insomma, mi vergogno a baciare te, non ti ho mai toccata, figuriamoci cosa farei con una sconosciuta, un disastro. Riderebbe di me tutto il tempo.
Sorrisi mostrando i denti al pensiero, non pensavo che Justin avrebbe mai ammesso una cosa del genere. Ecco perché mi piaceva.
Era dolce, ingenuo, pasticcione.-Tu mi hai creduta quando ti ho detto che sei l'unico e io adesso ti credo se mi dici che non mi tradisci.
Pensandoci non mi poteva tradire... era troppo... Justin.
Non l'avrebbe mai fatto. Avrei dovuto credergli fin dall'inizio.-Grazie.
Sussurrò.
-Allora, apri il regalo?
Disse imbarazzato.
-Certo.
Avevo quasi dimenticato che mi aveva comprato qualcosa. Sfilai il fiocco e aprii la scatolina. Qualcosa luccicò alla lieve luce del lume. Era un anello.
STAI LEGGENDO
These Four Walls
Fanfiction-Sono gli ordini, non si discute. -Ma il capo.. -Ma il capo niente. Valla a prendere. Ovviamente parlavano di me. La parola "capo" mi fece sussultare. Lui, molto probabilmente, avrebbe potuto decidere di uccidermi o sarebbe potuto essere la mia anco...