Tutto si ripete
-Conosci le regole, vero Eddie?
Era la voce del ragazzo con la cresta del giorno precedente; chiusi gli occhi e finsi di dormire poi sentii la porta aprirsi e richiudersi.
-Si ma...
Era la voce del trentenne.
-Ma? Perché non parli?-C'è lei.
Sussurrò.
-Non ti devi preoccupare, sarà ancora nel mondo dei sogni. Dopo tutto ciò che ha sopportato ieri, se non è morta è un miracolo.
Rise.
-L'ho detto che dobbiamo prenderne un'altra, una non basta.-LUI non vuole, anche se non ho capito perché non l'abbia uccisa. Quella non è abituata a tutto questo, durerà poco.
Abbassò il tono di voce.
-Un'altra ragazza sarebbe utile.-Un'altra ragazza? Eddie la devi smettere.
-Che vuoi?
Disse seccato.Nessuno rispose.
Una mano mi toccò la spalla, io aprii gli occhi e vidi quello che probabilmente si chiamava Eddie difronte a me.
-Vatti a sedere lì.
Indicò una sedia, mi alzai e feci come diceva.
-Vado a prendere delle boccette, torno subito.
Il ragazzo con la cresta lanciò al trentenne un'occhiata di intendimento e uscì velocemente. Avevo paura di restare con lui sola, era troppo grande e muscoloso per me. Mi rannicchiai all'angolo tra il muro e un mobile di ferro, con la testa tra le ginocchia e i piedi sul lenzuolo.
-Come stai?
Non risposi.
-Io tutto bene.
Sorrise e si appoggiò al muro acccanto a me, quel sorriso non mi tranquillizzava affatto, non avrei mai pensato di dirlo ma speravo solo che arrivasse il tipo con la cresta per prendere qualccos'altro e magari fare la finita.
-Come ti trovi qui?
Che razza di domanda era? Sperava che gli rispondessi "bene mi piace essere stata rapita e soffrire ogni giorno"?
-Non sei di molte parole.
Si sedette sul letto accanto a me. Mi rannicchiai ancora di più verso il muro, il cuore mi batteva fortissimo.
-Ti chiami Quinn, giusto?
Come faceva a saperlo? Questo mi spaventò ancora di più. Poi mi prese polso e alzò la manica macchiata di sangue, lo guardò attentamente. Mi scesero delle lacrime sulle guance. Oltre al livido che mi aveva provocato la prima iniezione, più in basso avevo un graffio profondo e rosso circondato da sangue ormai coagulato, quello che mi aveva procurato proprio lui il giorno prima.
-Ti fa male?
Lo toccò e mi uscì un gemito involontario.
-Peccato, io non ti volevo fare del male sai? Non piangere.

STAI LEGGENDO
These Four Walls
Fanfiction-Sono gli ordini, non si discute. -Ma il capo.. -Ma il capo niente. Valla a prendere. Ovviamente parlavano di me. La parola "capo" mi fece sussultare. Lui, molto probabilmente, avrebbe potuto decidere di uccidermi o sarebbe potuto essere la mia anco...