Punto debole
-Splendore.
Aprii gli occhi, Justin era seduto accanto a me sul letto già lavato e vestito. Mi stava accarezzando il viso e aspettava che mi svegliassi.
-Come mi hai chiamata?
-Splendore, non ti piace?
Sembrò confuso e preoccupato.
-Lo adoro.
-Ci ho pensato tutta la notte.Sorrisi. Ricambiò. In mano aveva un cornetto alla nutella già a metà, lo fissai sperando me ne desse un pezzo. Lui se ne accorse.
-Aspetta.
Si girò verso il comodino e da lì prese un altro cornetto. Sorrisi.
-Questa volta è davvero tutto per te. Sto migliorando, vero?
Lo presi, mi tirai su e lo addentai.-E' buonissimo.
Dissi a bocca piena. Lui sembrò compiaciuto e in un sol boccone mangiò ciò che rimaneva della sua colazione. Anche io velocemente finii il mio e mi girai verso Justin per ringraziarlo.
-Grazie, amo la nutella.
-Si vede.
Commentò lui trattenendo le risate.
-In che senso?
Chiesi.
-Ecco, sei un po'...Si indicò tutto intorno alle labbra con l'indice, capii che intendeva dire che ero sporca. Che figura!
Mi girai dall'altra parte per correre in bagno a lavarmi ma lui mi afferrò da un polso.
-No, ferma. Faccio io.
Avvicinò il suo volto al mio e iniziò a leccare le mie labbra. Che bella trovata, non potei fare altro che sorridere imbarazzata. Iniziò a darmi piccoli baci anche sulla guancia e sul collo. Risi perché mi faceva solletico con il naso.
-Amo la tua risata.
Affermò lui.
-Me lo hai già detto.
Arrossii abbassando la testa.
-Lo so, ma non mi stancherò mai di ripeterlo.
-Avevi calcolato tutto, vero? Sapevi che io mi sarei sporcata e volevi trovare un modo carino per baciarmi.
-No, non è vero.
Si iniziò a grattare un orecchio abbassando la testa. Simulazione zero in quel momento.
-Forza, dimmi in che film l'hai visto fare. Credevo avessi smesso di guardare storie romantiche solo per sorprendermi.
-Scusa.
Sembrava sinceramente pentito, ma io non ero arrabbiata con lui.
-Preferisco le cose spontanee, ma non mi dà fastidio quando ti sforzi di sorprendermi.
-Se io fossi spontaneo tutto il tempo, non per spaventarti, ma credo che ti avrei portato all'infermeria già una decina di volte.
Disse freddo, come se mi volesse fare del male. Sbiancai e deglutii. Involontariamente mi allontanai da lui qualche centimetro.
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These Four Walls
Fanfiction-Sono gli ordini, non si discute. -Ma il capo.. -Ma il capo niente. Valla a prendere. Ovviamente parlavano di me. La parola "capo" mi fece sussultare. Lui, molto probabilmente, avrebbe potuto decidere di uccidermi o sarebbe potuto essere la mia anco...