Capitolo 8 : 1 d'autunno

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Era il 1 giorno di ottobre e il freddo iniziava a farsi sentire.

"Ero in una casa strana, e la nonna stava cucinando.
" tutto bene tesoro?" -" si tutto bene."
-" dai vai a giocare un po' in giardino mentre preparo la colazione"
Annuì e andai di corsa senza pensarci due volte e dopo essere arrivata, vidi una luce blu.
Decisi di seguirla finché non mi trovai in un bosco.
Era famigliare, le foglie di colori diversi, alberi ovunque e una quercia in fondo, era strana e non l'avevo mai vista o così pareva.
Mi avvicinai alla quercia senza badare più alla lucina blu.
Spostai col piede un cumulo di foglie e caddi in un buco.
Scivolai dimenandomi, urlando e cercando di non scivolare oltre, ma ero troppo spaventata.
Il cuore mi batteva forte, avevo gli occhi lucidi e mi sentivo sola, persa e disperata, ma non piansi.
Mi trattenni e osservai bene il posto in cui ero arrivata.
Era umido, il pavimento ormai ricoperto di foglie e le pareti di legno.
Probabilmente ero all'interno della quercia.
Poi sentii una voce..."

"Noemiii cosa stai facendo??"
Mi svegliai e mi ritrovai per terra arrotolata nelle lenzuola, con le mani che mi coprivano la faccia e le gambe all'aria.
-" scusa ho fatto quasi un'incubo".
-" dai, alzati che andiamo a fare colazione e me lo racconti."

Andammo alla mensa e non feci a meno di pensare al sogno.
Ogni cosa che era sul tavolo la trasformavo in qualcosa presente nel sogno.
Ad esempio la tazza di cacao la vedevo come il buco in cui ero caduta, i biscotti alle foglie del pavimento e così via.

Dopo la colazione, andai in camera.
Iniziai a cercare nell'armadio qualche maglione pesante per la stagione e da mettere quel giorno, ma ne trovai solo due, ovvero uno rosso largo e l'altro verde aderente.

Alla fine decisi di mettermi una felpa bianca con una scritta e dei leggins.

Scesi le scale di corsa fino al secondo piano e andai in classe.

Le materie di quel giorno erano :
Alla prima ora biologia, la seconda geografia, la terza diritto, alla quarta E la quinta italiano.

Una ragazza corse e mi saltò adosso da dietro appoggiandosi sulle mie spalle.
"Giorno Anna..."

Poi ne arrivò un'altra che però fu più pesante rispetto ad Anna.
"Ufff giorno Elisa, la smettete!!"

Dopo ci provò anche Will con scarso successo e infatti caddi in avanti prendendo una facciata.
"Grazie Will" dissi a denti stretti.

Arrivò Lucas e mi aiutò ad alzarmi, feci per ringraziarlo ma si girò prima.

"Dai ce la farai Noe" disse Elisa.
-" hei ma tu come sai..."
-"ehm...un uccellino me l'ha detto.."

"Annaaaaa" urlai e la presi per la maglietta.

"Cosa cavolo fai?? Vai in giro a dire le mie cose alla gente?!?"
"Shh.... Tranquilla non è successo niente".

Feci per ribattere ma fui interrotta dalla campanella che segnava l'inizio delle lezioni.

Poi mi sedetti al solito banco.
Dopo un po' siccome mi annoiavo, presi un foglio e lo spezzai in tanti pezzi, poi feci delle palline e iniziai a lanciarle.

La prima persona che colpì fu Elisa.
Aveva i capelli legati a muccio, e la colpì nel collo.
Si giró e quando vide che ridevo iniziò a fare anche lei delle palline e a lanciarle.

Aveva una bella mira, ed era quel tipo di ragazza che se ne fregava di qualsiasi cosa, tranne delle cose che riguardavano ai suoi amici.

Aveva i capelli castano scuro con dei riflessi viola, occhi da cerbiatto leggermente larga di bacino e di statura bassa.

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