Capitolo 31: vetri rotti

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"Noe!" Urló lucas.

Sentí la sua voce cosí lontana, come se stessi precipitando ancora.
Cercai con tutte le mie forze di alzarmi peró non appena alzai una gamba, ricaddi ma fortunatamente Lucas mi prese prima di cadere di nuovo.

Mi prese in braccio e mi accarezzó il viso.
Lo guardai ancora sospesa per aria, vedevo il viso sfocato, i suoi capelli scompigliati e il suo sguardo preoccupato.

"Lucas..." Cercai di dire.
Mi mise un dito davanti alle labbra per farmi capire di non parlare.

Mi portó in infermeria e mi fece sdraiare su un letto scomodo e basso.

Non volevo lasciarlo, cercai di reagire ma lui mi fece cenno di stare calma.

Dopo tanto, mi addormentai e dopo un pó, una volta sveglia me lo ritrovai di fronte che mi guardava.

Quando si accorse che mi ero svegliata si giró dall'altra parte inbarazzato ed io arrossí sapendo che era stato a guardarmi tutto quel tempo.

Non volevo piú stare lí, cosí mi alzai e mi diressi verso la mia camera trascinandomi dietro Lucas.

"Dove vai? devi riposare." Chiese lui protettivo.

-"io non ho bisogno di riposare, ho avuto solo un'attimo di debolezza."

Subito dopo ci trovammo davanti alla porta della mia stanza. Era disordinata come al solito e Claudia non c'era.

Mi diressi al centro Della stanza tutta frenetica e iniziai a fade ordine, mentre Lucas era seduto su una sedia a mangiarsi un pacchetto di biscotti al cioccolato.

"Mmm...buoni questi biscotti!" Bofonchió lui con le guance piene.

Sembrava un castoro, e per un'attimo mi misi a ridere.

Mi guardó confuso e mi chiese
"che hai da ridere?"
-"ma...niente, forse peró potresti aiutarmi invece di stare seduto a mangiare I miei biscotti!" risposi io sorridedo.

Non si mosse di un millimetro, ma quando vide che stavo quasi diventando matta per l'esasperazione, mi raggiunse e mi bloccó.

"Hei basta! Sei appena uscita dall'infermeria, ti fará male sforzarti cosí tanto." Disse protettivo.

Lo guardai negli occhi e capí che aveva ragione.

Mi lasciai trascinare e mi sdraiai sul letto accanto a lui.

* * * *

Ero in biblioteca intenta a leggere un libro sui fantasmi... Diceva: " Quando una persona muore è ancora nello stesso posto in cui è morto, l'unica cosa è che puó vedere sia morti che vivi, ma I vivi ovviamente non possono vederlo. Inoltre I morti sono in grado di viaggiare, devono solo visualizzare nella mente un posto in cui vorrebbero andare e in un'attimo ci arrivano.
Se volessero far capire ai vivi che "stanno bene" e che ci saranno sempre per loro, be...la cosa è un piú complicata. Volendo possono mandare dei segnali, ma per quanto banali devono essere, I vivi non sempre riescono a capirli, In piú, anche solo per alzare un foglio nel mondo dei vivi, un morto fa moltissima fatica."

Il segreto di NoemiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora