Capitolo 6 : già lunedì

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Era ormai la fine di settembre e il freddo non era ancora arrivato.

"Dai Noe andiamo a fare colazione", mi disse Claudia.
" uff....è già lunedì, ma perché mi hai svegliata??, potevo dire che stavo male cosi dormivo e mi svegliavo più tardi" dissi lamentandomi.
Andammo a fare colazione e cercai con lo sguardo qualcuno di famigliare.

Poi vidi Lucas da lontano, era seduto da solo .

Quando lo vidi, ebbi come una fitta al cuore.
Mi avvicinai e lo salutai quasi incerta, ripensando a sabato.
Era scappato ma non so per quale motivo, e non si era più fatto sentire.

Quando lo salutai, mi guardò con uno sguardo tipico di chi vuole stare da solo.

Decisi di non insistere, e me ne andai in un'altro tavolo un po' più lontano dove vidi Claudia e Will che erano già seduti.
Mi sedetti vicino a loro senza neanche salutarli.
"Oggi pensierosa Noe?" mi domandò Will.
-" Scusate ma oggi non sono di buon umore" risposi.
E me ne andai senza dire nient'altro.

Corsi fino al dormitorio femminile (3 piani più su) e mi sedetti con le ginocchia al petto in un angolo.

Ma perché faceva così? Prima felice poi triste, insomma non si capisce mai come sta.
Passa da uno stato d'animo all'altro così, come uno schiocco di dita.
Lucas era strano dovevo dirlo, ma quel carattere lo rendeva più misterioso, come se avesse qualcosa da nascondere e lo faceva capire attraverso gli stati d'animo in continuo cambiamento.
Forse era quello che mi faceva suscitare interesse nei suoi confronti, o forse no?
Una lacrima mi scese rigandomi la faccia ma non sapevo perché, forse era per la confusione che avevo nella testa, i pensieri che vagavano da una parte all'altra, ero semplicemente confusa.

Ad un tratto sentì dei passi dalle scale, non sapevo chi fosse, ma decisi di ascugarmi in fretta gli occhi.

"Noe, cosa ci fai qui tutta sola??" mi chiese Anna con uno sguardo preoccupato.
-"Niente Anna, va tutto bene..."
-" se andasse tutto bene, non saresti qui da sola.
Se vuoi puoi sfogarti con me ".
-" Anna sono confusa, non so come sto non so perché passo da uno stato d'animo all'altro, e non so perché Lucas si comporta così" dissi guardando il pavimento con occhi lucidi..
-" no ti prego non piangere, vieni qua su ".

L'abbracciai stretta come se volessi cercare rassicurazione, mi sentivo sola.

" dai si sistemerà tutto, se vuoi dopo puoi passare in camera mia che parliamo un po', così mi spieghi tutto bene" .

Decisi di saltarmi le prime due ore di lezione per non vedere Lucas e perché non né avevo voglia di fare italiano.

* * * *

Erano le 13 e andai alla mensa.
Dovevo pur mangiare qualcosa anche se non avevo fame.
Poi vidi Anna e la raggiunsi.


Anna ti prego parliamo non ce la faccio più"

-" sisi tranquilla, mangia qualcosa e poi andiamo in camera mia".

Mangiai in fretta un pezzo di pizza e aspettai con ansia che lei finisse.

"Ok ora sfogati, dimmi tutto" disse assumendo una faccia da psicologa.
-" Lucas è uno dei miei principali problemi.
Non capisco perché prima scherza con me e un'attimo dopo scappa e mi tiene il muso. È già la seconda volta che lo fa e non riesco a capire perché, forse sono io.."-
- "ma no Noe, non c'entri niente tu, avrà dei problemi suoi ma non capisco perché si comporta così, che tra l'altro è più attaccato a te che a noi (a parte Will), magari prova a parlarne con il suo migliore amico. " disse pensierosa.

Chiamai Claudia per chiederle a che ora fosse la tortura.
"Alle 17:35, la solita e saremo In punizione per tutta la settimana."
" tutta la settimana!?? Oddio miooo"

Poi andammo in biblioteca, dove c'era già la preside ad aspettarci.

"Bene, allora Watson e Cooper dovrete lavare i pavimenti e le finestre, a partire da ora."

Dai tu passi l'aspirapolvere e io lo straccio.
" ma come cavolo si accende??" ah no ecco, oh noooooooooo" urlò e venne trascinata dell'aspirapolvere.
Scoppiai in una fragorosa risata e staccai la spina.
" facciamo finta che hai pulito eh" dissi.

Strizzai lo straccio e bagnai Claudia.
Fece un sospiro e mi bagnò anche lei.
" prendi questo Watson!!!, viva i Cooper. "

"Ma sentila, o no ma fa sul serio!! E iniziai a scappare ancora con lo straccio in mano.

Poi mi nascosi dietro a uno scaffale con lo straccio pronto.
Sentì dei passi, e mi preparai all'attacco.
" wuaaaaa viva i Watson" e misi lo straccio in faccia a quella persona.

Quando lo tolsi, vidi che non era Claudia ma Lucas.
"Ops...scusa non volevo..."
Mi guardò quasi arrabbiato e se né andò.

"Che figuraa!!! pensavo fosse..." mi coprì la faccia per la vergogna e sentì le risate di Claudia.
Almeno qualcuno si stava divertendo.

"Claudiaaaa che figura mi hai fatto fare" urlai.
-"Hahahahaha eddai su, ridi un po' tanto capita a tutti."

Poi iniziammo a lavare i vetri, li lucidai benissimo e a volte mi incantai a vedere il paesaggio.
La biblioteca era al terzo piano e si vedeva già una buona parte del parco dell'Accademia.
Le persone sembravano microscopiche viste da li e il cielo era coperto da soffici nuvole "bianche" sparse qua e la.

Finimmo alle 19:30, giusto in tempo per la cena.

Volevo parlare con will, volevo capire cosa avesse Lucas con me.
Andai al bar delle schifezze e lo trovai steso sul divano che dormiva.

Lo sveglia lanciandogli un cuscino in faccia e si alzò subito.
"Chi è??" di chiese guardandosi in torno, finché mi vide.

"Hei, il tuo umore è migliorato vedo"
-"wiiiil devo parlarti"
-" ok stai calma, l'argomento è Lucas vero?".

Feci una smorfia e poi annui.
"Ok so cosa vorrai dirmi, ti dico solo che secondo me sono sbalzi d'umore da adolescenti, o forse pensa ancora a sua nonna."
-"si ma solo con me fa così, com'è possibile??"
-" non lo so Noe, probabile che abbia un debole per te, ne abbiamo parlato poco di questo argomento"
-" ok ehe, cosa dovrei fare!?"
"Aspettare, solo questo.
Comportati come hai sempre fatto fin'ora"
"Ci provero'.."

Spazio autrice:
Ciao a tutti, curiosi di sapere come mai si comporta così Lucas? Be..spero di si, comumque lo scoprirete un po più avanti.
E poi il sogno? La luce blu?
Sono tutte domande che hanno una risposta...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Al prossimo.
Ilenia.

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