Capitolo 19 : metà novembre

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Mi alzai dal letto lentamente ma senza svegliare Claudia, e andai a fare colazione ancora con il pigiama addosso.

Era bianco e nero, la parte sopra era a maniche lunghe bianca felpata, e aveva in molti punti, delle sveglie nere disegnate.
La parte sotto invece era nera anch'essa felpata e aveva anche lei delle sveglie però bianche, come per il pezzo di sopra.

Non m'importava di cosa ne pensasse la gente, stavo male psicologicamente e volevo stare da sola o parlarne con qualcuno.

Entrai nella sala, la solita: spaziosa, luminosa, muri giallini con i quadri appesi, tanti tavoli ammucchiati con le panche vicine e quattro caloriferi dai muri.
Non c'era molta gente, anzi c'erano soltanto poche persone, perché la maggior parte si svegliava all'ultimo e alcuni non facevano neanche colazione per abitudine.

Presi una tazza di cioccolata calda e mi sedetti in un angolo da sola e vicino al calorifero.

Erano le 7:30 e io avevo un'aspetto orribile.

Non avevo dormito tutta la notte per via di quel Paul, di Lucas e di Anna...
Avevo pensato tutto il tempo rigirandomi e rigirandomi nel letto senza riuscire a smettere di pensare.

Ed ora, ero davanti alla tazza di cioccolata, intenta a fissarla intensamente con gli occhi stanchi che stavano combattendo una lotta contro il sonno.

Ero sciupata, occhiaie che facevano paura, cappelli tirati sù con un muccietto fatto male, e labbra screpolate. Avevo quasi l'aspetto di una vecchia.

Quando fui a metà tazza, vidi Claudia venirmi in contro.

Aveva anche lei il pigiama addosso: uno di quelli pesanti come il mio, però anziché avere le sveglie disegnate, aveva gli orsacchiotti ed era tutto color caffè-latte.

Si avvicinò e accennando un sorriso e disse, un po' assonnata: "Buon giorno Noe, che brutto aspetto che hai..."

Alzai gli occhi dalla tazza per rispondere:
"Giorno, non ho dormito tutta la notte." dissi, riabassando subito dopo lo sguardo sulla tazza.

"Immagino, con tutto quello che ti sta succedendo... Ne vuoi parlare?"

I miei occhi si illuminarono non appena pronunciò le ultime parole. Volevo parlare, dovevo sfogarmi e con lei era difficile avere segreti.

La guardai negli occhi e iniziai a parlare.
"Ieri ho fatto un brutto sogno, ho sognato che Will moriva ed Elisa mi puntava un coltello addosso. È stato orrendo e quando li ho visti realmente sono scappata, ma non è questa la cosa mi ha scioccato di più...
Quando sono ritornata alla " mia stanza" ho visto un ragazzo entrare dalla finestra.
Era bellissimo, occhi grigi molto particolari, capelli ricci castani che gli ricadevano sulla fronte, un po' più alto di me, vestito con una maglia e dei pantaloni aderenti. Non so come ma mi conosceva!! Cioè io non l'ho mai visto quello....."

Claudia mi guardò con aria perplessa.

"Mmm...che strano, ma cosa voleva da te??" chiese pensierosa.
-" Non lo so, e sinceramente spero di non incontrarlo più...
Ora voglio solo pensare a Lucas, voglio riprovarci e alleviare il distacco. So che farà male ma io ci voglio provare."

Fece un sorriso per farmi capire che era fiera di me e mi prese una mano.
"È così che si fa!! Brava, vedrai che tutto prima o poi si risolverà."

Sorrisi timidamente e poi le chiesi:
"Ma,....parlando di te, come vanno le cose con Will??"

Lei arrossí e cercò di evitare il mio sguardo.

"Va tutto alla grande!! Lui è bellissimo, mi piacciono i suoi occhi e mi ci perdo sempre a guardarli, poi quando siamo abbracciati sento il suo profumo.
Lo adoro, ci amiamo e insomma stiamo bene insieme, e poi ogni volta che mi guarda il quel modo, mi sciolgo come un budino.
Fortuna che dopo mi prende in braccio, mi accarezza e poi mi bacia, i suoi baci sono così dolci e carichi di sentimento." disse prendendosi il viso tra le mani.

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