Capitolo 30: Realtá

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Ero sveglia ma cercai di non darlo a vedere, per ascoltare quello che dicevano di me.

"Ma com'è caduta??" chiese Lucas insistente.
-"Non lo so, è caduta da sola all'improvviso. "Rispose calmo Paul.

Poi la conversazione fu interrotta dall'entrata di Elisa e Claudia.

" allora?? Noemi come sta?" chiese Elisa.

"Quanti giorni starà quí dentro?" chiese Claudia.

Come corrono in fretta le notizie, pensai tra me e me.

"Tesoro, è caduta ma non si sa bene come." rispose Will a Claudia.
-"Sarà qui qualche giorno " disse Paul.

Solo al pensiero che dovevo stare lì per un pó mi fece venire i brividi.

Subito dopo uscirono tutti tranne Paul.
"Puoi alzarti.." disse lui.

Ero confusa, come faceva a sapere che stavo facendo finta di dormire?
"Dai su, non fare finta di niente." ripeté lui.

Mi arresi e mi alzai cercando di nascondere un sorrisino.

"Ho fatto un sogno strano, ho sognato una donna quasi fantasma che soltanto io riuscivo a vederla. Poi cambió scena, ero con te in una biblioteca e tu mi dissi che avevi dei poteri come me..."

Paul sembró quasi confuso, e all'inizio non sapeva cosa dire ma poi rispose guardandomi negli occhi: " Noe...non era un sogno...."

Sentí rompersi qualcosa dentro di me, forse una bariera di illusioni per non accettare la realtá.
Mi sentivo strana, confusa, e volevo scappare via senza dire niente a nessno e senza una meta.

Si avvicinó e il mio battito accelerò.
Perché? Cosa mi stava succedendo? Io amavo Lucas.
La vicinanza fra i nostri visi si accorció, mi accarezzó la guancia, il suo tocco era leggero e dolce.

Mi fece venire i brividi, c'era una voce dentro di me che mi bloccava e mi diceva di allontanarmi, e l'altra invece diceva di avvicinarmi di piú.

"Paul..." dissi con un filo di voce.
I suoi occhi scrutarono i miei, eravamo molto vicini e li vedevo benissimo. C'era tristezza e il grigio dei suoi occhi stava diventando piú cupo, volevo buttarmici dentro e vedere cosa nascondevano.
Poi pensai a Lucas e mi ritrassi abbassando lo sguardo.

"Scusa hai ragione....io.." disse con tristezza.

Andó dalla porta, si giró verso di me e dopo uscí, non appena la porta si chiuse lo chiamai ma ormai era giá andato.

Mi infilai sotto le coperte rannichiandomi e poco dopo mi addormentai.

* * *

"Ero in una stanza dalle pareti grigiastre e stavo giocando con una bambola quando sentí qualcuno parlare.
"Salve sono qui per la bambina"
Disse la donna.
-"Sisi certo" rispose la vecchia e le porse una busta.
La vecchia si avvicinó a me e mi sussuró qualcosa che non riuscí a capire.
La donna invece mi sorrideva con occhi lucidi.
Subito dopo, la donna mi prese la mano e mi portó via ma nel momento in cui misi piede fuori da quel posto, sentí una voce chiamarmi.
Era quel bambino con cui giocavo sempre....
Piansi tutto il tempo nel tragitto..."

Il segreto di NoemiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora