"Ero in una stanza piccola dai muri bianchi e piastrelle nere.
Mi affacciai alla finestra, vidi Will ed Elisa, camminare veloci verso l'entrata.
Li sentivo parlare e poi si avvicinarono alla mia porta.
Entrarono e mi chiesero: " come stai?"
Non risposi e mi soffermai a pensare.
Poi ad un tratto vidi Will perdere sangue dal naso e della bocca e i suoi occhi diventarono quasi bianchi e lucidi, piccole lacrime uscirono e gli rigarono il viso.
Tirai un urlo e lo presi per un braccio chiamandolo:WILL!!! WIIIILLL! ELISA AIUTAMI TI PREGO!!"
Lei mi guardò con aria assente e i suoi occhi divennero neri.
Dopo prese un coltello da dietro per non farsi vedere.
"TU che cosa hai fatto???" disse urlando.
Granai gli occhi e mi allontanai lentamente.
"E-elis-sa ca-calma, s-son-no qua p-er A-anna.."
Lei si avvicinò ma stavolta mi puntò il coltello adosso.
"C-calma ne-ne possiamo parl-lar-re"
Dissi con voce tremante.
"No!!! Non possiamo." urlò e poi mi inchiodò al muro con le braccia.
Dopodiché mi puntò il coltello alla gola: quei minuti furono lunghissimi,, avevo il fiato sospeso e la guardavo dritta negli occhi.
Avevo paura e tremavo come una foglia fino a quando...Mi svegliai di soprassalto respirando a fatica e con le lacrime agli occhi.
Avevo un camice bianco adosso, era attaccato alla mia pelle per il sudore.Mi trovavo nella stessa stanza del sogno: in ospedale.
Era piena di armadietti con le medicine e delle siringhe su un tavolo e poi una finestra sulla destra del letto.Avevo maldi testa e non capivo perché mi trovavo lì.
Andai dalla porta e uscì.
Mi trovai in un corridoio vuoto dove ai lati c'erano le stanze dei pazienti.
Attraversai il corridoio facendo scorrere le dita sulle pareti.Subito dopo vidi un foglio attaccato ad una porta in fondo.
"Ragazza 1: Anna Clark."Entrai aprendo appena la porta.
Vidi Anna con una gamba tesa verso l'alto e il piccolo Tommy che dormiva rannicchiato sulle lenzuola.Appena mi vide cercò di sedersi ma il dolore alla gamba glie lo impedì.
"Noe, come stai?"chiese preoccupata.
-"bene ma sei tu quella che è caduta non io, allora?"
Fece una smorfia e abbassò la testa."Ginocchio rotto e distorsione al piede destro. Dai dillo."
-"che cosa?" chiesi spaesata.
"Te l'avevo detto, volevi dirlo vero?""Ehm...veramemte no, Tommy è stato tutto il tempo qua?"
Ad interrompere la nostra conversazione furono l'entrara di Will ed Elisa.
Appena li vidi sgranai gli occhi e il mio cuore iniziò ad accelerare.
Corsi verso Will e lo abbracciati stretto stretto.
Sembrò confuso e mi disse "ma...hey anche a me fa piacere vederti."
Rimasi attaccata a lui per capire se era reale , sentivo il suo profumo di legno e menta.
Ci staccammo dall'abbraccio e quando i suoi occhi di ghiaccio si posarono sui miei, feci un sorriso.
Poi vidi Elisa e Anna che ci stavano fissando ed ebbi inbarazzo.
Mi fermai a guardare Elisa con odio e paura allo stesso tempo e poi scappai piangendo.Quando ritornai alla stanza, mi tolsi in fretta il camice bianco e rimasi con la felpa nera che avevo sotto e i jeans chiari.
Sul tavolino affianco al comodino della mia "stanza" vi era posato un vassoio di cibo da ospedale che prima non c'era.
Non avevo fame e volevo solo tornare All'Accademia, vedere Claudia, Lucas... e tutti gli altri.
Feci per uscire ma sentì un rumore strano provenire dalla finestra.
Mi voltai ascugandomi le lacrime e vidi un ragazzo che cercava di entrare.
Lo aiutai involontariamente e quando lo vidi rimasi scioccata.
Aveva i capelli ricci e castani, pelle chiara e occhi grigi come quelli di Claudia. Era bellissimo.Feci un passo indietro, eravamo molto vicini ed io sentivo un leggero imbarazzo.
"Ehm...che cosa ci fai qui? E perché sei entrato dalla finestra???"
-"oh...be chiedo scusa ma non sopporto la normalità e.....eccomi qui!.""Ah...perfetto allora!"
-"dove stavi andando?"
-"stav..ma aspetta un momento, perché dovrei dirlo a te!? Non ti conosco neanche!!"-"giusto, allora mi presento mi chiamo Paul...piacere" disse porgendomi la mano con imbarazzo.
Lo guardai storta e alla fine mi presentai anch'io.
"Piacere allora...io son.." ma non feci in tempo a rispondere che mi fermò."So già chi sei, e se posso dirlo, che bei occhi che hai!!
Penso che tu sia la prima persona che incontro ad avere quei occhi, d'altronde sono molto rari no?"Mi scappò un sorriso e mi sentí lusingata, ma cercai di non fare vedere troppo l'entusiasmo.
"Bene allora io vado, è stato un piacere conoscerti."
Feci per uscire ma mi prese per un braccio.
Mi voltai e vidi che mi stava fissando con la mano stretta sul mio braccio."Cosa c'e?" chiesi imbarazzata da quello sguardo.
"Niente..." rispose facendo finta di niente.
Io lo guardai storta e cercai di togliermi dalla sua presa, dopo un po' si sciolse e fuggì, ma mi seguì.
Andai di sotto correndo e quando fui davanti alla porta, sbattei la faccia contro la schiena di Will.
Si girò e disse "Noe, ti stavo giusto cercando..."
-"Will di prego andiamo via, ti spiegherò poi." dissi implorandolo.Paul mi guardò male e disse quasi sottovoce "Che cosa hai fatto?".
Lo sentì ma feci finta di niente.Will annuì senza dire nient'altro, e non si accorse di Paul.
Dopo circa venti minuti arrivammo all'Accademia.Non potevo credere a quello che era successo, ero scappata da quel pazzo maniaco, "ma cosa voleva? E come faceva a conoscermi??" come sempre, i miei pensieri si intrecciarono e ci fu una confusione pazzesca.
Quando vidi L'Accademia, pensai a Lucas.
Dovevo parlargli, scogliere quell'imbarazzo che si era creato.Ormai erano passati giorni che non mi parlava e non mi degneva di uno sguardo, ci avevo quasi fatto l'abitudine anche se continuavo a non capirne il motivo.
Il mio compleanno ormai era vicino e avevo paura.
Mi vennero in mente una marea di domande, e alla fine arrivai alla conclusione: non lo avrei festeggiato, o meglio si ma da sola e senza regali.
D'altronde mi piaceva stare da sola, mi faceva riflettere, mi rilassavo e soprattutto potevo sfogarmi senza interruzioni.
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Il segreto di Noemi
FantasyNoemi è una ragazza particolare dell'età di 16 anni, che ha avuto un brutto passato e non vuole parlarne. Ora si ritrova in un'accademia dove non conosce nessuno. In seguito farà nuove conoscenze (anche importanti) che entreranno a far parte della...