Capitolo 24: Punizione

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"Allora Will?" chiesi insistente, con le braccia conserte.
-"be..e vabene, non dirò niente!!"rispose lui.

"Bravo ragazzo!" disse Lucas scompigliandogli i capelli.
-"Però, seriamente dovreste prendervi una stanza voi due!" disse Will.

Sbuffai a gli tirai uno chiaffetto sulla spalla. Scoppiò a ridere, e dopo ridemmo anche io e Lucas.

Dopodiché salimmo tutti e tre le scale e poi andammo alle nostre stanze.

Quando arrivai alla camera con un sorriso che cercai di nascondere, Claudia mi guardò curiosa.
Forse non ero riuscita a nasconderlo bene. Infatti mi chiese:

"Come mai quel sorriso??"

-"oh..niente..." dissi girandomi dall'altra parte.
"Noe, lo sappiamo entrambe che non sai mentire" insisté lei.

"Io e Lucas, ci siamo baciati. Non è stato come le altre volte, ma diverso."
-"in che senso diverso?" chiese lei.

"Be...diciamo che è stato lui a baciarmi, io non volevo ma poi mi sono sciolta a guardarlo negli occhi straccolmi di desiderio. È durato più del solito, mi ha preso in braccio ed io mi sono sentita come una bambina fragile, sospesa per aria e attaccata al suo corpo caldo. Però subito dopo, siamo andati a sbattere contro la libreria che avevo dietro e cademmo l'uno sull'altra...." dissi facendo una risatina verso la fine.

Fece una risata e poi disse con un sorrisetto sulle labbra:
"Uuu qui si va giù pesante eh?" disse maliziosa.

Sbuffai e risposi sorridendo: "eddai smettila, tu e Will a volte fate anche peggio!"

-"Ma dai, non è vero. " rispose lei, ormai diventata rossa.

* * * *

Eravamo in palestra e la lezione era appena iniziata.
"Via ragazzi!! Su di corsa."

Iniziammo a correre come galline e sparsi, anziché in fila.

Poi passammo agli infiniti addominali, subito dopo ai salti.

"Su, 1,2,3; 1,2,3 avanti ne mancano venti!!!"

Quando arrivammo a metà dei salti, le mie gambe iniziarono a cedermi.
Divenni debole ma cercai di continuare, al contrario della maggior parte della classe che ormai era per terra col fiatone. Sembrava un campo sterminato di persone che urlavano di dolore.

Ne feci molti ma non riuscì ad arrivare alla fine. Era un traguardo troppo lontano.

Stavo quasi per cadere e sbattere la faccia per terra, quando la preside entrò potente spalcando le porte della palestra.

Ci girammo tutti verso di lei impauriti.
"Mi scusi, per aver interrotto la lezione professoressa ma avrei bisogno di parlare con alcuni ragazzi."
-"si figuri, con chi deve parlare? "

Iniziai a tremare, era la fine e sapevo esattamente chi avrebbe nominato.

"Lucas Hall, Will Scott, Noemi Watson...
(Appena pronunciò il mio nome rabbrividí.)

Anna Clark, Elisa Collins e Paul Anderson."

Andammo tutti insieme a passo lento e testa bassa.

* * * *

Non so come ma la preside venne a scoprire della nostra vernice sui muri.
"Be...era inevitabile." pensai.

Ci fece la predica e ci mise in punizione per una settimana.
Tutti i giorni a partire dal giorno stesso:tutti i pomeriggi a pulire le classi, i bagni, e altre aule. Ovviamente però, eravamo divisi in squadre, dove ognuna faceva cose diverse rispetto alle altre e viceversa.

Io ero in squadra con Paul,
Anna con Elisa e Claudia,
e Will era con Lucas.

A me e a Paul, quel giorno era toccato il compito di pulire le lavagne a gesso e i pavimenti di tutte le classi.

Sembrava che fosse un lavoro infinito, iniziammo subito e senza lamentarci, ma limitandoci a guardarci negli occhi.

Iniziammo dividendoci i compiti: io pulivo il pavimenti e lui le lavagne.

Misi ogni sedia sui banchi e poi passai la scopa in ogni angolo della prima classe, senza lasciare tracce di sporco.

Arrivai alla lavagna, dove Paul aveva iniziato a lavarla lasciando gocce ovunque.

Mi fermai davanti a lui con le braccia conserte, aspettando che si accorgesse di me.

Feci un colpo di tosse,e dopo un po' si sentì osservato, e si girò verso di me.

"Che c'è??" chiese senza capire.
-"stai seminando il pavimento di goccie!! Come faccio a passarci la scopa?"dissi io.

-"be...non lo so, ma in ogni caso non è problema mio" disse scoppiando a ridere vedendo la mia faccia nervosa.

"Come vuoi allora" dissi e iniziai a passare la scopa nella sua direzione, andando a sbattere contro di lui.

"Ohh! Ma cosa fai?"disse lui colto alla sprovvista.
-"È ovvio, pulisco per terra."

Fece finta di niente ed io continuai senza fermarmi fino a quando non bloccò la scopa e disse.

"Ti sembra il caso di sbattermi la scopa contro?" chiese lui sorridendo.

Scoppiai in una risata che cercai di coprire senza riuscirci.
"Ah è così? Ti pulisco io a te!" disse divertito.

La scopa cadde e mi buttò il cancellino della lavagna sporco addosso.

Ebbi in poco tempo i vestiti bianchi.
Mi guardai a bocca aperta e feci una smorfia.
"Guai mettersi contro di me!" dissi in tono di sfida.

E corsi verso di lui con la scopa alzata nella sua direzione.

Lo inchiodai e gli rimpii la faccia di polvere, ma subito dopo bloccò la scopa e la buttò a terra.

Prese il cancellino e iniziò a inseguirmi. Io scappai e cercai di nascondermi sotto ai banchi ma lui ebbe la meglio e riuscì a bloccarmi, prendendomi alla sprovvista.

Mi prese i fianchi stringendomi ed io tirai un urlo. Mi riempì la faccia di "bianco", ma subito dopo andò a sbattere contro il muro dietro e cademmo insieme.

Gli caddi quasi in braccio potrei dire, e per fortuna non mi feci male e lui anche, nonostante il mio peso che lo schiacciasse.

Scoppiammo a ridere, ancora in quella posizione ed io ne approfittai per sporcarlo di "bianco" per essere alla pari.

"Heii, non vale!!" disse lui ridendo.
-"Si che vale!" risposi sempre ridendo ancora.

Ci guardammo intensamente, eravamo vicini e io sentì un leggero calore piacevole in tutto al corpo.

Mi prese il viso con la mano e iniziò a farmi delle carezze.
Stavo quasi per rimbambirmi, quando sentì la mia vocina nella testa che mi diceva: -"cosa stai facendo??? Ti rendi conto?"
E poi l'altra voce:" ma tanto non succederà niente. "
-" E Lucas??"

Ad un tratto sentì un rumore dalla porta. Era Lucas che entrava.
Fortuna che mi ero ritratta in tempo.
Non appena mi vide, vidi i suoi occhi riempirsi di dolore.

Mi affrettai a raggiungerlo ma non feci in tempo.
Lo chiamai ma ormai era già andato.

Spazio Autrice:
Ciaooo a tutti ragazzi, allora scusate come sempre per il ritardo capitolo e volevo parlarvi a proposito di questo.
Come è già successo, sto pubblicando quasi sempre in ritardo e mi scuso ancora, giuro che non lo faccio apposta e starò più attenta, ma mi dispiace dirvi che forse non so se riuscirò a pubblicare ancora due capitoli a settimana. Quindi se vedete che non pubblico per un po', non allarmatevi.
Al prossimo.
Ilenia.

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