Capitolo 7 || Youtube

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«Abigail! Ogni mattina la stessa storia!» Urla mia madre una volta entrata nella mia stanza. Alza le tapparelle facendo entrare la luce del sole dalla piccola finestra davanti al mio letto. Sbuffo nascondendo la testa sotto il cuscino cercando di attutire le sue urla.
«È possibile? Quante volte devo dirti di non uscire la sera tardi?» Continua il suo rimprovero cercando di dare una sistemata alle numerose All Star sparse sul pavimento accanto alla scrivania.
«Ho capito, puoi smetterla adesso?» La blocco cercando di far smettere quella tortura per le mie povere orecchie appena entrate in contatto con la realtà. Sposto a malincuore le coperte dal mio corpo, esponendolo al freddo mattutino. La pelle d'oca non tarda ad aggredire la mia pelle, facendomi pentire della mia decisione. Dopo una doccia veloce, sistemo i capelli e mi trucco. Metto un paio di jeans strappati e una maglietta stretta, per poi recuperare distrattamente lo zaino quasi vuoto dal pavimento. Indosso velocemente le scarpe, prendo il cellulare e mi incammino verso scuola. Lo smartphone vibra nella mia mano, riportando la mia attenzione sul suo schermo.

Da Leo:
Dove sei? La serpe continua a gridare...
Oggi, 08:37

Sbuffo aumentando la velocità del mio passo. Un ragazzino abbastanza distratto mi arriva addosso, facendomi cadere all'indietro sul marciapiede freddo.
«Che cazzo fai? Guarda dove cammini, demente!» Gli urlo contro una volta alzatami da terra. Ripulisco i jeans, notando che gli strappi che li ricoprivano si sono allargati.
«Scusami.» Mormora fissandomi come un cane bastonato. Alzo gli occhi al cielo raggiungendo la mia classe in notevole ritardo.
«Signorina, finalmente ci degna della sua tanto ambita presenza...» Mi sfotte la professoressa d'inglese dopo avermi vista entrare tutt'altro che silenziosamente.
«Non è colpa mia se i ragazzini sono così rincoglioniti da non guardare davanti a sé!» Sbuffo sedendomi sulla mia sedia.
«Che succede Ab?» Mi chiede Leonardo dopo che la professoressa ha iniziato a spiegare la nuova lezione.
«Non chiamarmi così.» Lo riprendo infastidita tirando fuori il cellulare dalla tasca.
«Come siamo acide...» Sospira il moro accanto a me scarabocchiando il foglio vuoto del suo quaderno d'inglese. Non rispondo continuando a esplorare il mio cellulare in una disperata ricerca di qualcosa di interessante da fare. La home page di YouTube compare davanti ai miei occhi. Un viso a me conosciuto rappresenta la copertina di un video alquanto bizzarro. Un sorriso spunta sul mio viso avendo trovato uno scoop interessante sul ragazzo sfigato che mi attira così tanto. Sfioro per sbaglio il titolo del video aprendolo.
«Bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo video!» Il volume alto del mio cellulare interrompe la noiosa spiegazione sul genitivo sassone, riportando l'attenzione della classe su di me insieme a quella della professoressa.
«Dammi il cellulare.» L'insegnante allunga la sua mano rugosa verso di me, aspettando che le consegni il mio smartphone.
«No.» Le rispondo, non curante della sua reazione.
«Una nota sul registro non te la toglie nessuno Abigail! Se non vuoi che chiami i tuoi genitori, dammi il telefono.» Strilla prendendomi l'aggeggio dalle mani.
«Lo troverai pomeriggio in presidenza, ora presta attenzione alla lezione se non vuoi finirci ora.» Mi minaccia una volta finito di scrivere la nota sul registro. Stringo i denti per evitare di peggiorare la situazione.
«Troia.» Affermo appena suona la campanella del cambio d'ora.
«Non è la prima volta dopotutto.» Alza le spalle in risposta Leonardo, appoggiando la testa al muro azzurro pastello accanto a lui. Alzo gli occhi al cielo mentre spero che il tempo passi più velocemente. Volto lo sguardo verso i componenti della mia classe. Sono tutti impegnati a scrivere i compiti di inglese appena assegnati, a parte Clapis. Incontro il suo sguardo, beccandolo mentre mi studiava. Aggrotto le sopracciglia, stupita dal suo comportamento insolito. Il professore varca la soglia della porta, impedendomi di indagare personalmente sul fenomeno stupefacente appena accaduto.

Lunghezza capitolo: 643 parole.

Dangerous Woman || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora