Crabby Boy

Venticinque|Liam...

Sono ore che non vedo Ashton e sinceramente inizio ad essere preoccupata, ma poi mi ricordo che lui è fatto così.
Sicuramente sarà con qualche ragazza a sfogare le sue frustrazioni, ma comunque non ha il diritto di ordinarmi di rimanere ferma ad aspettarlo.
Ho bevuto abbastanza e non mi sento un gran che bene, la testa mi gira ed ho la nausea, quindi vado a cercarlo così posso andare a dormire.
Arranco su e giù per la spiaggia e tutto quello che riesco a vedere sono coppie che si scambiano effusioni e ragazzi ubriachi chiacchierare animatamente tra loro.

Una sagoma indefinita mi si avvicina e un senso di ansia mista a paura mi assale, non mi piacciono le persone, in special modo quando non riesco a capire chi siano. Una volta che la sagoma assume delle sembianze umane la paura non fa che aumentare.

"Ciao bella." Delilah non farti prendere dal panico. Continuo a ripetermelo mentalmente ma non funziona, il mio corpo inizia a tremare.

"Cosa vuoi?" Provo a fare la dura ma quello che ne esce è un sussurro spaventato.

"Ma non sai dire altro?" Chiede annoiato e sento il suo alito putrido sulla pelle.

"Evidentemente no." Incrocio le braccia al petto assumendo un' espressione da spavalda.

"Vieni ti mostro una cosa." Adesso nei suoi occhi riesco a vedere la follia, anche se è buio posso scorgere le sue pupille diventare enormi e brillare di una strana luce che mi mette i brividi.

Mi afferra per un braccio e mi trascina con se, provo a piantare i piedi a terra e a dimenarmi cercando di liberarmi dalla sua presa, ma niente, non riesco a liberarmi, continua a tenermi salda facendomi male.

"Lasciami!" Grido, ma lui mi tappa la bocca.
Continua a camminare trascinandomi con se senza essere notato da nessuno, nonostante io stia provando con tutte le forze a divincolarmi per liberarmi dalla sua stretta.
L'indifferenza umana è davvero dolorosa, fa male vedere che alle altre persone non interessa se tu stai per essere fatta a pezzi.
A nessuno frega niente se si sta per compiere un atto così feroce e brutale proprio sotto i loro nasi, agli altri basta che la questione non li riguardi.
Ciò che non può toccarti non può ferirti.

Arriviamo in un punto lontano, ma non troppo, riesco ad intravedere due ragazzi sdraiati sulla sabbia che si stanno baciando.
Tiro un sospiro di sollievo sapendo di poter avere qualche speranza che però muore poco dopo, quando voltandomi il mio sguardo non riesce a vederli.
Il maniaco continua a strattonarmi così forte che credo che mi stia per rompere il polso.

La paura si impossessa di me, non sono lucida sia per colpa dell'alcool sia per l'angoscia.
Non avevo mai provato una paura così paralizzante, sono alienata, cerco di estraniarmi dalla situazione per provare ad allontanarmi da quel terrore e dall'ansia che sto provando, sapendo cosa sta per accadermi.
Nessuno pensa mai a quanta paura veramente si prova in questo tipo di situazione, l'atto in se è atroce e barbaro, ma la psiche ne risente così tanto che non ti sentirai mai più te stessa dopo.
Subire una violenza di qualsiasi tipo è debilitante, potrei reagire o soccombere, chiudo gli occhi per un istante, cercando di tornare in me.

Liam mi getta a terra violentemente. 
Si abbassa fino ad arrivare praticamente al suolo, mi afferra le gambe e mi trascina verso di lui.
Si posiziona in ginocchio e inizia a sbottonarsi i pantaloni, lentamente, come se si volesse prendere tutto il tempo necessario.

"Che fai? Lasciami." Provo a divincolarmi ma mi tiene ferma con le ginocchia, non riesco a muovermi.
Sento il respiro che si fa più pesante e mi sale un groppo in gola impossibile da mandar giù.

"Lasciami!"Adesso grido con tutto il fiato che ho in corpo, spero solo che serva a qualcosa.
Non mi arrendo, non posso farlo, non voglio che questa bestia si approfitti di me.