Quattro|Frida e Diego

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"Tesoro perché non chiedi ad Ashton di venire a cena da noi? Magari anche Thomas e Gemma potrebbero venire. Mi farebbe molto piacere riaverli qui." Mi suggerisce la mamma.

Ashton di qui Ashton di là! Tutti parlano di lui, non la smettono un secondo di cinguettare il suo nome. Suzanne non la smette di parlare di Ashton e di quanto sia carino e gentile con lei. Non riesco nemmeno ad immaginare il riccio carino e tanto meno gentile.

"Perché non glielo chiedete voi? Io ed Ashton non siamo molto compatibili e soprattutto non siamo in buoni rapporti." Dico cercando di non sembrare troppo sgarbata.

D'altra parte, però, è la verità. Non ci siamo né rivolti la parola né uno sguardo dalla sera della festa, non che prima lo facessimo comunque. La mamma annuisce consapevole e non aggiunge altro.

Grazie al cielo!

"Va be' io vado a scuola. Oggi torno tardi, devo studiare". La informo.

"D'accordo, ma esigo che tu prenda la macchina." Borbotta con tono altezzoso. Lei esige, esige ed esige.  Non la sopporto più, prima o poi scoppierò e non sarà per niente una bella scena.
Sbuffo pesantemente e prendo la macchina per non aprire un dibattito inutile.
A scuola le persone tranquille fumano la loro sigaretta con i loro amici. Io, invece, me ne sto dentro la mia auto ad ascoltare gli U2 cercando di non pensare che questo pomeriggio dovrò studiare con Calum.

Non sto più nella pelle! Ho il cuore che mi batte a mille da giorni, sono costantemente sudata e vorrei saltare ogni volta che penso a Calum.

E' tutta la settimana che non parlo con nessuno al di fuori di Suzanne. Odio Ashton per come mi ha trattata a quella stupida festa, e lo odio ancora di più perché farà del male alla mia migliore amica. Non la merita minimamente, è solo uno stronzo manipolatore e dovrebbe rimanere da solo a vita, non torturare me e la mia migliore amica.

Entro svogliata dal portone e una scenetta al quanto familiare mi si ripresenta davanti: Luke, Michael, Calum, Ashton e Sophia stanno venendo dritti nella mia direzione. Non riesco a spostarmi in tempo perché prima che riesca a muovermi vengo travolta dal riccio, di nuovo!

"Sta attenta sfigata". Dice Ashton per poi alzarsi e guardarmi dritto negli occhi e nei suoi posso scorgere la pupilla completamente dilatata, per poco non mi spavento.

"Magari la prossima volta stai più attento tu." Lo sfido.
Non riesco a credere di aver risposto così ad Ashton, un paio di settimane fa nemmeno riuscivo a guardarlo figurati rispondergli, ma è arrivato il momento che qualcuno lo rimetta al suo posto.

"Chiudi quella bocca. Sei così sfigata che nemmeno ricordo il tuo nome."

Non ricorda il mio nome, certo! Calum mi guarda come se mi volesse chiedere scusa. Non ce l'ho con lui ne con nessun altro, solo con Irwin. È una questione che va avanti già da troppo tempo.

"Chiudi quella fogna Irwin. Non me ne frega un cavolo se non sai il mio nome, quante volte te lo devo dire prima che ti entri in testa?" Grido contro il ragazzo che mi scruta con aria divertita.

È davvero irritante!

"Adesso basta Delilah, hai veramente rotto il cazzo. Vuoi che sveli a tutti il tuo piccolo o meglio grande segreto?" Mi sfida, io alzo un sopracciglio per accogliere la sua richiesta di scontro. Ma cosa pensa di ferirmi dicendolo a tutti? È una mia scelta, non me ne vergogno, solo non mi piace attirare l'attenzione su di me, e adesso è decisamente quello che sto facendo.

"Meno male che non sapevi il mio nome, sei davvero maturo. Dillo a tutti, non risolverai niente. Ma se servirà ad aggiustare il tuo piccolo ego fai pure, non sarò certo io nè a fermarti nè a infrangere i tuoi piccoli e patetici sogni. "

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