Diciannove|Shopping

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Mi sveglio al settimo cielo, sono ancora sconvolta ed eccitata per quello che ho fatto ieri con Calum.
E' stato strano, ma bellissimo, non so bene come descriverlo, per me è stata come la prima volta, anche con Austin facevamo cose ma non sono mai state a questo livello. 

Scendo giù ben vestita con zaino e borsa in spalla.

"Delilah ma cosa fai con quella borsa?" Chiede severa mi madre.

"Ashton mi ha chiesto di fare un po' di shopping insieme prima del Messico."

A quel nome s'illumina in volto, non capisco perché abbia sempre questa reazione, letteralmente mia madre sbava per quel ragazzo ed io non ne riesco a trovare il motivo.

"Oh va bene, vuoi dei soldi?" Mi domanda mentre va a prendere la sua borsa di Hermès. 

"No, ho la carta di credito."

"Vuoi anche la mia?" Alzo un sopracciglio e la guardo storto.

Che problemi ha?

"No mamma." Sospiro non potendo credere alla sceneggiata che sta mettendo su. 

"Comunque prendi questi, magari vi fermate a mangiare qualcosa." Mi mette in mano una banconota da 100 dollari, ma è impazzita? Con tutti quei soldi potrei sfamare un esercito.

Accidenti ad Ashton e al suo fascino, perché tutti lo adorano?
Adesso mia madre si farà sicuramente strane idee ed io non posso sopportare ancora di sentir parlare di lui.

Esco di casa e vado a scuola a piedi, mi sto congelando e un'auto mi si accosta vicino, non sapendo di chi fosse il veicolo continuo a camminare a testa bassa. Non mi piace che le auto si accostino o rallentino vicino a me, mi fa sentire insicura e indifesa. 

"Hey Delilah, hai bisogno di un passaggio?" La voce è familiare,ma in un primo momento non riesco a collegarla a nessuna faccia,ma poi mi si accende una lampadina.

Michael!

Mi volto e vedo i suoi capelli verdi dentro la macchina, i miei denti non smettono di battere e il mio corpo non smette di tremare, quindi accetto la sua offerta e salgo in auto.
E' strano che si sia offerto di accompagnarmi, non ci conosciamo molto bene, insomma ci saremo parlati si e no tre volte, ma sembra un ragazzo davvero simpatico e gentile nonché munito anche di un ottimo tempismo.

"Hai freddo?" Dice alzando l'aria calda.

"Un po'...ma... sta passando." Balbetto accennando un sorriso timido.

Annuisce continuando a tenere gli occhi sulla strada.

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo poi io prendo la parola.

"Grazie." Lo penso davvero, quella parola mi viene dal cuore, non potrei esserle più grata di così.

"Figurati, stavi congelando." Mi liquida, non credo abbia molta voglia di fare conversazione questa mattina o forse non è interessato ad averla con me. 

Arriviamo a scuola e prima di scendere lo ringrazio altre dieci volte e lui continua a darmi la stessa risposta accennando un piccolo sorriso di circostanza. 

Vedo Suzanne allegra come sempre, mi chiedo come faccia ad essere sempre così felice. Corro verso di lei per raccontarle ciò che è successo ieri. Appena le sono davanti la rinchiudo in un abbraccio. 

"Hey Lilah, anche io sono contenta di vederti."

"Devo raccontarti una cosa." Sorrido maliziosamente e lei capisce subito.

"Oddio, racconta. Cosa aspetti?" Mi incoraggia lei.

Le spiego tutto nei minimi dettagli e sembra davvero felice per me. Mi piace molto Calum e sono contenta che questo sia accaduto con lui. 

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