Diciotto|Little bitch...

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E' lunedì mattina, il giorno più odiato da generazioni, ma io oggi non lo trovo infernale come  al solito.
Manca solo una settimana all'inizio delle vacanze di natale.
Io amo il Natale, per me significa, cioccolata calda a letto, il Grinch, cibo ovunque e una montagna di regali.
Purtroppo quest'anno non potrò bere cioccolata calda o guardare il Grinch la mattina di Natale, perché ai miei stupidi genitori è venuta la brillante idea di andare a Cancun con gli Irwin.
Ma seriamente? Con tutta le persone che conoscono proprio Ashton?

Dopo la serata al lago come di routine non ci siamo più rivolti la parola, solo qualche occhiatina, anzi molte occhiatine, ma la cosa non mi suscita nessuna emozione.

Scendo dalla mia auto e vedo subito Calum, oggi andrò da lui, non vedo l'ora di passare un po' di tempo insieme. In questo periodo non ci siamo visti molto, Suzanne invece si è decisa a lasciar perdere una volta per tutte Ashton e ha deciso di tornare di nuovo su i suoi passi dedicandosi a Luke, e la cosa mi rende davvero felice, lui è un ragazzo fantastico e lei si merita il meglio, ed Ashton sicuramente non lo è.

Vado verso Calum e gli stampo un bacio sulla bocca, mentre mi avvolge una mano intorno alle spalle ed entriamo dentro la scuola alla ricerca di Suz della quale non c'è traccia. Sarà in ritardo, come sempre.

"Oggi i miei non saranno a casa."

"Oh bene."No, non va bene per nulla. Se siamo soli a casa significa che faremo delle cose, non necessariamente ovvio.
Ma chi voglio prendere in giro? Certo che faremo delle cose, e io e la mia vagina ancora non siamo pronte psicologicamente per farlo.
Non sarà così male dai... cerco di auto rassicurarmi.

Cal mi accompagna in classe e mi saluta lasciandomi un leggero bacio sulla guancia poi mi fa un occhiolino mentre se ne va sorridendo,ed io non riesco a togliermi dalla faccia quell'espressione da imbecille.

Ci viene comunicato che il professore della prima ora è assente, così decido di approfittare del momento per studiare. Dato che alla prossima ora ho educazione fisica decido di andare in palestra, dove i ragazzi stanno facendo una partita di calcio e le cheerleader si stanno allenando.

Osservo attentamente la partita, tanto di studiare non ne ho voglia.
Di calcio non capisco molto, ma vedere Calum così determinato e impegnato in qualcosa che realmente gli piace oltre alla musica mi eccita parecchio. È davvero molto sexy mentre rincorre la palla imperlato di sudore.
Ashton fa goal, tutti corrono a dargli una pacca sulla spalla mentre Sophia va li e praticamente gli si attacca al collo come un khoala.
Alzo gli occhi al cielo per quel gesto così finto e plateale, mi fa venire il voltastomaco.
Soffermo la mia attenzione solo su Calum, che lo nota avvicinandosi così alle gradinate con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere chiunque.

"Se faccio un goal lo dedico a te amore."Mi fa l'occhiolino e io mi sento avvampare.
Manca poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.

Amore. Quella parola riesce sempre a lasciarmi senza fiato, è una cosa grossa da dire e da sentire.

Vedo Ashton che ci guarda schifato, ma i cavoli suoi se li fa mai o deve essere sempre in modalità Gossip Girl?

"Calum ti vuoi muovere?"Urla il riccio.

Lui sbuffa alzando gli occhi al cielo facendomi in questo sorridere di gusto. So quanto Ashton possa essere fastidioso.

"Adesso devo andare." Mi stampa un bacio casto sulle labbra e torna in campo.

Quasi alla fine della partita Sophia mi si avvicina, e dalla faccia direi che non è molto felice.
Chissà perché la cosa mi fa innervosire.

"Senti un po' sfigata." La simpatia fatta persona, ma soprattutto molto originale.
Non parlo, me ne sto lì a fissarla senza proferire alcuna parola.

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