«Stiamo andando a mangiarci una pizza tutti insieme, vieni con noi?» Chase mi raggiunge mentre sto riordinando le mie cose nella borsa.L'idea è allettante ma mi rendo presto conto di non conoscere praticamente nessuno dell'Accademia; la mia presenza risulterebbe senza dubbio superflua.
«Non saprei, forse dovrei tornare a casa...»
«Tu sei in lista per diventare membro della nostra squadra, quindi devi unirti a noi per celebrare questa prima piccola vittoria». Pare che il suo sguardo non ammetta repliche.
«D'accordo...»
Chase mi prende per mano come se avesse paura che potessi scappare e insieme raggiungiamo l'ingresso per incontrare il resto del gruppo.
Noah e Jenny sono lì.
Anche loro.
Per fortuna.«Devo supporre che il provino sia andato bene» sussurro a Noah mentre due ragazzi di Contemporanea litigano per scegliere il locale dove mangiare.
«E' solo il primo passo. Se tutto andrà bene, domani a quest'ora potrò realmente considerarmi soddisfatto».
«A te come è andata, Claire?» mi chiede Jenny curiosa.
«Per un secondo ho creduto di non farcela. Stavo davvero cominciando a temere di dovermi cercare un'altra palestra, ma ancora per un po' posso sperare. Qui dentro è pieno di talenti!»
«Vedrai che andrà tutto bene, hai la stoffa per far parte di questo posto». Noah indica con il pollice il simbolo della Tiptoes ricamato sulla maglia di Jenny.
Più tardi mi ritrovo immersa in conversazioni affiatate con molti dei ballerini dell'intera Accademia. Noah mi racconta la storia di ognuno di loro e c'è subito sintonia fra di noi. Evidentemente la rinomata fama di Chase ha spinto anche i membri delle altre squadre della Tiptoes ad unirsi alla nostra cena. Una cena che ha davvero tutta l'aria di assomigliare a quelle già affrontate in passato, quando la veterana dello palestra ero io e non quella specie di ramoscello secco dal filosofico nome orientale.
Come se riuscisse a leggermi nella mente, Maya esclama improvvisamente: «Claire, ho saputo che vieni da fuori città. Mi domando come mai tu abbia deciso di venire qui; non penso che il tuo colorito sia adatto al nostro clima». Mi squadra da capo a piedi, anche se questi ultimi sono nascosti dal tavolo, poi sorvola l'area da me a Noah ed intuisco che la mia vicinanza al ragazzo deve averla ingelosita parecchio.
«Non ho mai amato troppo essere al centro dell'attenzione. In California non riuscivo a trovare un po' di spazio per me dato il mio ruolo centrale nello Studio» rispondo senza riuscire a contenermi.
Ok, forse ho esagerato un po', ma Maya non merita nulla di meglio che la mia fredda riluttanza. Da quando la conosco, e cioè poche ore, non faccio altro che percepire sacche di veleno pronte a uscire direttamente da quella sua gelida bocca.
Noah tenta di nascondere una risata con il dorso della mano e Maya lo nota indispettita. I suoi occhi tornano a guardarmi famelici, ormai ridotti a due fessure. Intorno a noi tutti gli altri sembrano non accorgersi di nulla.
«Pasticcino, sono stanca. Puoi accompagnarmi a casa?» si rivolge al ragazzo. Istintivamente mi volto a guardarlo ma mi ritraggo subito quando anche lui fa la stessa cosa. Stampa un bacio sulla guancia di Jenny, alzandosi; per quanto riguarda me si limita a stringermi una spalla.
«Ci vediamo domani».
Jenny ed io li guardiamo raggiungere una macchina scura viziatamente parcheggiata proprio davanti al locale, poi spariscono alla nostra vista.
«Non potrebbero mai stare insieme quei due, ne sono certa!» esordisce Jenny senza che io le abbia chiesto nulla.
«Allora qualcuno dovrebbe dirglielo... forse lei ancora non lo sa».
Passano pochi minuti prima che l'ora costringa anche me a tornare a casa.
«Ma come, da sola? Potresti perderti!» dice Chase mentre saluto tutti. Poi mi passa un braccio intorno alle spalle. «Ti accompagno io».
«Non ti preoccupare. Ho capito dove siamo. Fino a casa dovrei essere in grado di tornare».
«Non ci sono dubbi a proposito, ma non permetterò mai che una bella ragazza giri da sola, di sera, per le strade di una città che non conosce».
Non mi da' nemmeno la possibilità di controbattere che ha già salutato tutti i suoi amici e si è incamminato senza sapere nemmeno dove abito.
«Ehi, Chase» lo richiamo con un fischio, «casa mia è da quella parte!» Lui fa retromarcia affermando di saperlo e di aver sbagliato strada apposta.
«Aspettate!» ci ferma qualcuno all'improvviso, «se andate da quella parte vengo con voi. Possiamo fare la strada insieme» ci spiega Jenny.
Sono contenta che si sia unita a noi, mentre Chase non sembra pensarla allo stesso modo.A pochi metri dal portone di casa mia, faccio una scoperta che ancora adesso mi fa sorridere pensando a quanto piccolo può essere il mondo. «Sono arrivata» dico tirando fuori le chiavi.
«Scherzi?!» esclama Jenny inspiegabilmente incredula.
Mi sporgo per controllare che il numero del palazzo sia giusto: non ci sono dubbi. E' lui.
«Temo allora che non impiegherai molto a conoscere la tua vicina» sorride compiaciuta.
«Abiti anche tu qui?»
Sono piacevolmente sorpresa mentre io e la mia nuova amica entriamo nell'ingresso.
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Balla con me
RomanceSe la tua vita si sta smembrando, formando un puzzle incompleto, la cosa migliore che puoi fare è comprarne un altro e ricominciare daccapo. È quello che fa Claire che, accompagnata da sua madre, lascia San Diego per trasferirsi in una nuova città...