20. Secondo Episodio

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«Questo lo mettiamo insieme agli altri?» mi chiede mia madre sollevando il trofeo per la vittoria della Duets Cup.

«Poggialo accanto alla bacheca con le foto delle Regionali, per favore».

«Non dovresti fare una sorta di album con quelle foto?»

«Preferisco tenerle lì e ripercorrere ogni momento di quell'esperienza» rispondo sognando ad occhi aperti mentre fisso la foto di me, Chase, George ed Hailey, una ballerina di hip hop incredibile, che ci esibiamo insieme nella Semifinale; ma c'è anche quella dove solleviamo tutti l'enorme coppa d'oro: bella anche quella.

«D'altronde abbiamo vinto. Siamo i Campioni Regionali di danza e penso che sia relativamente importante, non trovi?»

«Era scontato che vinceste voi» dice ripulendo lo scaffale dalla polvere. «Non avreste nemmeno dovuto competere, secondo me. Si vedeva lontano un miglio che siete i migliori!»

Mi bacia la fronte ed esce dalla stanza continuando a pulire e spolverare quell'appartamento in cui, dopo un anno dal trasferimento, sia io che lei ci sentiamo finalmente a casa.

«Ciao, Jenny!» la sento parlare al piano di sotto.

Ormai, io e la ballerina di danza contemporanea non siamo più solo vicine di casa ma anche migliori amiche. Abbiamo trascorso gran parte del tempo insieme ogni giorno da quando sono arrivata in questa città e ciò fa di noi esperte l'una dell'altra. Sale veloce le scale fino ad arrivare in camera mia, dove sto finendo di riordinare i libri che mi ha inviato Alexander da San Diego.

Ho trovato una sistemazione anche per il computer, con il quale io, mio fratello e mio padre facciamo lunghe conversazioni superando i confini della distanza. I miei genitori tentano di tenere i loro problemi a bada, come ci hanno promesso, ed ora le cose funzionano a meraviglia.

«Sei pronta, Claire?» chiede Jenny sbuffando. «Sei di una lentezza soporifera, lo sai?»

Prende la mia borsa dall'armadio e se la carica in spalla, sperando in questo modo di sollecitarmi ad andare.

«Tu, per quanto mi riguarda, sei troppo veloce!»

«Non ho intenzione di arrivare in ritardo alle audizioni per la squadra di Contemporanea e tu hai quelle di Street Dance! Siamo tutti molto impegnati, ma pare che tu ti sia impostata in modalità tartaruga centenaria!» mi rimprovera bonariamente.

Scendiamo le scale di corsa e ci affrettiamo veloci verso la Tiptoes Dance Academy mentre l'imbocca al lupo di mia madre risuona alle nostre spalle.

«So perfettamente che se non sei il capitano devi combattere ogni anno per il tuo posto in squadra, ma potresti rallentare? Sto per avere un infarto!».

Solo allora mi rendo conto che siamo due ore in anticipo e che l'Accademia probabilmente è ancora chiusa.

«Corri e zitta!» mi ammonisce lei.

Jenny, non siamo nemmeno un pochino in ritardo!

Durante la corsa ingiustificata a cui mi sottopone la mia amica, vado a sbattere contro qualcosa di massiccio. Ma non è un palo; ne qualsiasi cosa possa essere effettivamente massiccia.

«Ahia! Cavolo, Noah!» dico massaggiandomi la testa. «Sei peggio di un muro!»

Io e lui abbiamo trascorso alcuni giorni d'estate insieme prima che io partissi per stare con mio padre ed Alex a San Diego. Non lo vedo da allora.

«Buongiorno anche a te, Claire» dice ridendo. Poi si rivolge alla mia compagna di corsa con un cenno del capo. «Jenny. Si può sapere dove state andando così di fretta? Sono cominciati i saldi, per caso?»

«Dillo a lei!» mi lamento. «Mi ha trascinata per tutta la città a mille chilometri orari perché pensava di arrivare in ritardo!»

«Sono solo previdente!» prova a giustificarsi la ballerina.

All'interno dell'Accademia troviamo tutto come lo avevamo lasciato. Ci fermiamo nella Comfort Hall per qualche minuto ordinando tre caffè americani, belli annacquati.

«Straniera!» esclama Chase spuntando alle mie spalle e lasciandomi un bacio sulla guancia. «Tuto bene? Pronta per il nuovo anno?»

Jenny lo saluta allegramente mentre non succede la stessa cosa con Noah, che invece distoglie lo sguardo.

«Certo. Sempre che quest'anno Maya decida che sono degna di questa scuola» asserisco divertita.

«Non ti darà problemi, tranquilla. Melanie ha scoperto cosa era successo alle prime audizioni e ha preso provvedimenti a riguardo».

La curiosità di sapere come è stata punita Maya per il suo gesto mi stuzzica, ma decido che è un capitolo chiuso e che non voglio indagare.

«Ad ogni modo siamo pronti per cominciare» esclama Chase mimando un inchino e porgendomi la mano.

«Vengo a vedere le vostre audizioni appena ho terminato. Ci vediamo dopo» mi rivolgo a Jenny e Noah.

Scaldo i muscoli con qualche esercizio di preparazione continuando a chiacchierare con gli altri ballerini del più e del meno.

«Pensi di potermi presentare la tua amica di Contemporanea?» mi chiede George avvicinandosi furtivo.

«Chi? Jenny? Non vi siete conosciuti alla mia festa di compleanno?»

«Ci ho scambiato due parole ma non so molto di lei. È carina» ammette.

Il ballerino di break dance è un bravo ragazzo: penso che per Jenny non sarebbe un dispiacere conoscerlo.

«Bentrovati» esclama Melanie e, ripetuto il discorso dell'altr'anno, termina: «Direi che è il momento per dare il via alle audizioni».

Ormai ho imparato che quell'arena non è la peggiore che devo affrontare nella mia carriera, soprattutto dopo le Regionali, il cui palco mette a dir poca soggezione. Senza timore affronto la musica con tutta l'energia a mia disposizione e mi garantisco nuovamente il posto che desidero ardentemente.

«Vai in Aula 6?» mi domanda Chase al termine delle esibizioni.

Slego i capelli e stappo la bottiglietta d'acqua.

«Sì. Il mio amico Noah comincia l'audizione tra poco. Vieni con me?»

«Perché no!» esclama.

Jenny è già lì e dal suo sorriso comprendo che anche lei si è aggiudicata ancora il posto in squadra.

La canzone Bad Dream rimbalza sulle pareti. Noah è a centro pista e sta eseguendo una perfetta sequenza di passi. La sue tecnica è come al solito impeccabile e ogni movimento che compie è pulito e inimitabile. Io e Chase ci posizioniamo vicino a Jenny e agli altri ballerini.

Noah si prepara per eseguire un salto in spaccata, uno dei suoi passi migliori.

Chase mi circonda con un braccio facendomi sorridere.

Noah mi vede.

Vede anche Chase.

Salta. 

Sgrano gli occhi quando, nel delicato momento dell'atterraggio, scivola e cade rovinosamente a terra.

Sento il cuore andare veloce, troppo veloce.

Chase allenta la presa su di me e mi lascia avvicinare a Jenny che è tristemente sorpresa quanto lo sono io.

Al termine delle esibizioni lo aspettiamo fuori dall'Aula; esce segnato dall'amarezza e si allontana senza nemmeno rivolgermi uno sguardo.

«Allora?» domando a Jenny che ci raggiunge dopo averlo accompagnato. Voglio davvero essere ottimista e positiva.

Lei scuote il capo.

Oh, no. Noah non è entrato in squadra.

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