Telefonata

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-Megan-

"Insignificante ragazzina che non sei altro."

Non so quale sia la natura della cattiveria dell'uomo. So solo che se non esistesse staremmo tutti meglio. Mi sono sentita sempre dire che il maschio a quest'età è idiota, immaturo, insensibile. Vive una tempesta ormonale pazzesca, il cervello gli fuma. Vorrebbe fare trecentomila cose insieme, e alla fine non riesce a farne neanche una in modo decentemente adeguato.

Theodore Parker è la persona più cattiva e bellissima che io abbia mai conosciuto. Dopo aver visto il terrore nei miei occhi a causa delle sue parole, se n'è andato. Probabilmente a cercare qualcosa o qualcuno su cui sfogarsi. Io ora sono nella mia camera, sono corsa fin qui, sto leggendo "Cime Tempestose" di Emily Bronte. Sto piangendo a dirotto da un'ora ormai. Fred ha provato ad entrare, tirando calci alla porta e urlando di aprirla. Ma io gli ho detto che stavo bene, e che doveva andarsene. Poi per sovrastare la sua voce che continuava ad alzarsi, ho acceso lo stereo e ho fatto partire "Rogues and Rascals" di Eoin Duignan. Ora non urla più, se n'è andato. Ha rinunciato. Guardo l'orologio: le 14:15. Ho fame.

Metto il segno alla pagina dove sono arrivata, mi alzo e mi preparo. Non chiamo nessuno, voglio stare da sola. Mi metto una camicia bianca, una gonna nera, le calze pesantissime. Gli stivaletti, chiodo, scaldacollo ed esco. Ho portato dieci euro con me per un pezzo di pizza. Prendo la chiave e apro la porta. Rimango stupita dello spettacolo che vedo. Seduti nel mio corridoio ci sono Fred, Fleur, Ashlee, Manny, Marcus e Chantelle. Appena mi vede, Freddy si alza e mi dice semplicemente:-Vieni. Ti porto a mangiare qualcosa.- Io annuisco e chiedo:-Dov'è Roxanne?- Da lui.- Risponde Fred, avvilito. Gli mimo con le labbra:"Ti stai innamorando, eh?" Lui sorride e annuisce. Ma un sorriso deluso. Saluto gli altri, e dico a Fleury che dopo parliamo con calma. Lei mi sorride e mi dice che è OK. Esco con Fred.

Prendiamo un pezzo di pizza da "Papa John's", e lui si offre per pagarmela. Io ovviamente rifiuto, ma lui me la paga lo stesso. Ci sediamo. Dopo un lungo silenzio, domando:-Come sta David? Si è ripreso?- Lui annuisce:- Sì, sta meglio. Lo hanno dovuto portare in infermeria, ma il dottore dice che non è grave. Una settimana e ricomincerà a seguire i corsi. Nel frattempo puoi andarlo a trovare lì.- Sono molto sollevata, pensavo ci restasse secco:-Oh, sì, certo. Allora, con Rox?- Gli domando. Il suo viso si incupisce e si illumina contemporaneamente:-Mi sto innamorando. Passiamo un sacco di tempo insieme, credo di piacerle. Lei è bellissima, solare, aperta. A volte si intristisce, immagino sia per suo fratello. Tu? Come stai, Meg?- Io non incrocio il suo sguardo:-Bene, me la cavo. Stavo pensando alle nostre famiglie. A volte mi sento in colpa per averti trascinato qui con me. Per me hai fatto più di quattrocento chilometri a piedi, in mezzo ai boschi. Mi hai difesa da tutto. Facevi la guardia mentre dormivo. Mentre camminavamo tu avevi sempre la pistola pronta, in caso servisse. Quando avevo freddo mi coprivi. Quando mi sentivo sola, tu c'eri. Quando ero nervosa tu mi addolcivi. Ci sei sempre stato. Ti ringrazio Freddy, ti voglio tantissimo bene.- Gli prendo la mano e la stringo. Lui mi prende e mi abbraccia, forte. E per un attimo tutto sfoca.

-Fleur-

Sto guardando "Glee" in televisione, quando squilla un telefono. Non è il mio, ha una suoneria diversa. Ma sì, è quello di Megan! Guardo lo schermo: "Theodore Parker."


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