-Megan-
-Perchè l'hai fatto- sussurro nel buio, fissando la Luna. -Cosa?- domanda lui, al mio fianco. -Te ne sei andato. Mi hai abbandonata. Insultata. Umiliata. Mi hai fatta stare male, ecco tutto.- Lui sembra soffermarsi e pensare. Tutto tace. Quando ho smesso ormai di sperarci, lui sibila -Sono bipolare. Lo sono sempre stato, ma non con tutti. Con alcune persone in particolare, e non so perché alcuni sì e altri no. Mi dispiace tantissimo Megan, ma sappi che, vada come vada, io ti amo e sempre ti amerò. Anche se fra tre ore magari ti sputerò in faccia, sappi che ti amo, e che è il mostro dentro di me a parlare e a svolgere azioni. Ti amo, Meg. Ti giuro che ci lavoro sopra da un po' e sto continuando a farlo, perché ti amo. Mi disp..iace.- Lo sento tremare dietro di me, così mi volto e vedo che sta piangendo. Così decido di stampargli un bacio sulle labbra per farlo calmare. Leggero, quasi a sfiorarsi. Lui smette di tremare, io mi stacco. -E tu sappi che ti accoglierò sempre con me, perché siamo io e te, e siamo unici. Ti amo.- Quindi... Mi vuoi ancora?- Certo. Non lasciarmi andare più, non farmi fuggire. T-ti prego.- No Meg, ci proverò. Ti giuro che ci proverò. Sei bellissima- Anche tu.- Mi accoccolo sulla sua spalla sinistra, coperta dalle lenzuola. Restiamo così, finché crollo in un sonno senza sogni.
-Fleur-
Merda. Merda ovunque. Merda nei capelli, negli occhi, nella bocca, nelle mani, nelle gambe, nelle ossa, nelle sigarette. Tutta merda. Megan fa la bella vita, e io mi arrangio come posso. Lei ha un migliore amico, un ragazzo. Io c'ho giusto Millicent. Parlando del diavolo...
-'Giorno, Margie- dice lei, ancora non ha imparato il mio nome. -Cazzo, sono le nove di mattina e già sono fatta. Non è che hai una sigaretta, vero?- Io apro la borsa e gliene porgo una. -Oeh, ma che hai fatto? Tutto bene?- Sì, cioè no- rispondo -E' che praticamente...- comincio a raccontarle tutto, ma lei non mi ascolta. Saluta ogni persona che incontra, e poi mi dice -Senti Annie, io vado, mi racconti dopo. Ciao.- E se ne va, con a fianco una ragazza che si chiama come la mia ex migliore amica.
Megan, nel frattempo, ha osservato tutta la scena, facendo finta di leggere quella merda di "Cime Tempestose". Arriva quel coglione di Mark che l'abbraccia e iniziano a parlare. "Stasera alle otto da me, okay?" "Okay, a dopo". Sono riuscita a sentire solo questo. Ed ho intenzione di riferirlo a Parker.
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Essence
RomanceUna foresta. Un omicidio. Un unico vincolo. Megan Clarke è una piccola donna, quando cade sotto il suicidio di sua sorella. Scappa lontano con il suo migliore amico, attraverso la verde e pura foresta scozzese. Ullapool è il suo nuovo habitat, la su...